Per quanto si possa leggere è solo conoscendola dal vivo che uno comprende il reale valore di Sarah. Altrimenti si resta solo a metà dell’opera. Perché Sarah è tante piccole cose che unite creano un disegno. Rivela: “faccio la tatuatrice; da due anni e mezzo ormai lavoro in uno studio a Castelfranco Veneto: Living Colors 6. Ciò mi da davvero tanta soddisfazione, è una passione, prima che un lavoro. Punto ad arrivare sempre più in alto, migliorare sempre di più, per un giorno diventare davvero qualcuno in questo mondo. Disegno sin da piccina, è sempre stata una mia passione…”. Piccoli indizi per arrivare al suo cuore: “altre mie passioni sono il canto, il Giappone, anime e manga. Mi diverto anche a posare per fotografie, infatti sono stata anche sulla copertina di Negative, rivista di abbigliamento alternativo, dall’omonimo spaccio e vendita per corrispondenza. Adoro andare a concerti e di tanto in tanto buttarmi nel pogo, uscendo piena di botte ma felice. Mi piace scrivere e pensare, formulare teorie sull’infinito, i mondi paralleli, vite non visibili e quant’altro”. Sarah è facile da riconoscere anche in una stanza priva di luce: “adoro i contrasti, in tutti i sensi: vestiti, personalità, disegni etc… Posso mettermi una giacca elegante con gli anfibi, od un vestito elegante con il collare borchiato. Anche i miei tatuaggi sono coloratissimi per meglio risaltare sulla pelle bianca. Mi piace apparire in mezzo alla massa grigia. Mi sento differente dalla maggior parte delle persone, non sono di quelle ragazze sempre ritardatarie, non sono di quelle ragazze che parlano sempre delle borse viste da Luis Vuitton. Non sono di quelle persone che tornano indietro e parlano solo d’amore”. Le ragazze come Sarah sono una libertà di scelta sul proprio corpo sul quale dipingono le proprie opinioni.
Sarah Bergamin l’arte può trasformare un sogno in realtà?
Un disegno, una canzone, un dipinto o un ballo possono farti entrare in un’altra realtà. Ogni forma d’arte può rappresentare ciò che desideri, ciò che sogni. Ci si può perdere in un quadro che rappresenta nel modo più vero possibile una scena impossibile. Si può credere quasi realtà una foto abilmente scattata e modificata, rappresentante una scena inesistente. Quindi direi di sì, l’arte può fare ‘miracoli’, può trasformare un sogno in realtà, basta crederci.
Modella per gioco o per vanità?
Posare mi diverte, mi fa sentire bene. Mi piace vedere il risultato dei miei ‘sforzi’ alla fine. Amo vedere la mia personalità trasparire dalle foto. Mi piace avere delle belle foto, ma più per me stessa che per gli altri. Non pretendo e non voglio piacere agli altri, la mia priorità è piacere a me stessa. Quindi direi un po’ e un po’.
I tuoi tatuaggi sono coloratissimi per meglio risaltare sulla pelle bianca. Scrivi: mi piace apparire in mezzo alla massa grigia. Mi sento differente dalla maggior parte delle persone… perché come sono in verità i compagni di viaggio della tua generazione?
Noto che tutti seguono lo stesso stile di vita, le mode che dettano alla tv o sui giornali. Anche nel mondo dei tatuaggi se vanno di moda i tribali la maggior parte della gente si fa quelli. Se vanno le stelline la popolazione diventa automaticamente un cielo stellato… e così via. Io invece penso che ognuno debba pensare di testa propria, cercando di farsi influenzare il meno possibile dal resto del mondo. Dicono che una giacca elegante va portata con i tacchi? Io l’indosso con gli anfibi. Dicono che le braccia tatuate non sono adatte per una signorina? Bene, mi tatuerò anche il petto… perchè tutto ciò? Perchè a me piace. Per arrivare da qualche parte non bisogna essere come tutti gli altri.
Nella tua presentazione hai scritto: le mie passioni sono il canto, il Giappone, anime e manga… spiegaci cosa ti lega a loro
Sin da piccola ho avuto queste passioni. Ho sempre amato cantare, e ancora ricordo che quand’ero bambina organizzavo spettacolini dove io e i miei vicini cantavamo, ballavamo e recitavamo. L’arte è sempre stata una mia passione, che con gli anni si è evoluta. Stessa cosa per il Giappone, gli anime e i manga. Ho sempre adorato i cartoni animati giapponesi, e il mio sogno alle medie era diventare una fumettista. Ho saputo che i cartoon che tanto amavo arrivavano dal Giappone, così ho scoperto anche i manga e tutto il fantastico mondo relativo all’animazione giapponese. Anche visitare il Giappone è un sogno che ho sin da bambina, che spero un giorno realizzerò.
Avrai una tua vita privata?
Ovviamente, ma quella resta privata.
Come può il disegno migliorare il mondo?
Migliorare il mondo è difficile con i fatti, figuriamoci coi disegni… certo, può solamente farti entrare in un’altra realtà, magnifica paurosa o trasgressiva. Può farti star bene nel momento in cui la sua magia entra in te. Ma il mondo regredisce e si ammala piano piano, l’arte può solo dare una speranza e un sorriso.
Nonostante l’apparenza trasgressiva e per taluni un po’ aggressiva, dichiari di essere una persona dolce e che ama la solitudine…
Sono sempre stata una persona amante della solitudine, che ama godersi il silenzio e pensare senza distrazioni. Amo conoscere persone nuove, ma allo stesso tempo adoro stare sola. La maggior parte delle persone giudica solamente dall’aspetto esteriore. Se una persona ha un braccio tatuato non per forza è un delinquente freddo e aggressivo. Io, con le persone che meritano, sono anche dolce e premurosa. Secondo me una persona prima di poter anche solo pensare di giudicare qualcun altro dovrebbe conoscere bene questa persona sia esteriormente che interiormente. Sarò pur trasgressiva, ma fino a prova contraria sono fatta di carne anch’io.
Le foto che parte della tua anima mettono in luce?
Io cerco di mettere in risalto ogni parte, alcune risaltano più evidentemente, altre in modo più sottile…
I tuoi oggetti di culto?
Non c’è, secondo me, un modo di essere od un modo di vestire standard e fondamentale. Io sono in continua evoluzione e spero continuerà così.
I tuoi programmi televisivi preferiti?
Non amo molto guardare la tv, a eccezione del tg e qualche anime…
Un libro che ti ha fatto piangere?
Sono una che si immerge completamente quando legge un libro, quindi piango anche molto facilmente, anche su cose che non farebbero piangere gli altri… eheh… per dire, ho pianto in Harry Potter come con i libri di Patrick Rothfuss e così via…
Un’occasione da non perdere per Sarah…
Qualunque occasione non va mai persa. Sono del parere che è meglio stancarsi e fare una cosa in più, che farne una in meno e riposarsi. Ogni lasciata, probabilmente, è persa.
Sotto sotto a chi ti paragoni?
Sinceramente non amo paragonarmi, preferisco pensare di essere unica, e puntare ad arrivare sempre più in alto.
Il futuro come lo immagini?
Più che immaginarlo lo spero. Vorrei diventare una famosa e brava tatuatrice, apparire sulla copertina di qualche nota rivista di tatuaggi, girare il mondo facendo esperienze e facendomi conoscere.
Che cosa ti ha lasciato questa intervista?
Avevo smesso da un po’ di ‘filosofeggiare’ sulla mia vita. Sicuramente mi ha fatto riflettere un po’ sulle origini di ciò che amo e che voglio. E spero possa far piacere anche agli altri la lettura di quest’intervista… Grazie a tutti!