Lei è Martina Ramundo, vive in un piccolo comune della provincia di Torino e frequenta il liceo artistico Passoni: indirizzo moda e design. Il suo più grande desiderio sarebbe poter terminare gli studi e affermarsi nel campo della moda come fashion designer. C’è sempre un filo diretto tra sogno e realtà. Martina però sa sempre cosa le accade intorno, cosa intende realizzare: la fotografia è la palestra più libera che ci sia. E’ un’occasione unica per testare le reazioni al nostro estro, alla nostra seduzione. Soprattutto se hai talento, occhi magnetici e uno sguardo accattivante, mettersi in luce non è difficile. “Sono una ragazza molto determinata, solare e creativa. Ho una passione sfrenata, che coltivo fin da bambina, per tutto ciò che è moda e glamour. Come gran parte delle mie coetanee, adoro lo shopping, e quando non ho disponibilità economica, non mi accontento comunque solo di guardare le vetrine… devo irrinunciabilmente entrare nel camerino e provare tutto ciò che mi ha colpito: non è un grosso sacrificio per me provare continuamente abiti o scarpe!”. Martina ha iniziato ad avvicinarsi a questo ambiente un po’ per gioco: qualche concorso di bellezza, le prime soddisfazioni, poi le prime collaborazioni con fotografi, stilisti emergenti. Quindi la partecipazione ad alcuni eventi: ora vedremo che cosa le riserva il futuro. “Sono fortunata perché posso contare sul sostegno della mia famiglia, in particolare della mamma, che è praticamente il mio agente/ufficio stampa e mi segue ovunque. Loro comprendono quanto sia importante per me inseguire le mie passioni e i miei sogni e, nonostante i pregiudizi della gente (ignorante in materia), mi incoraggiano a coltivare i miei interessi. Grazie alla sana educazione che ho ricevuto, posso affermare di essere una persona leale, scrupolosa e corretta. Mi irritano particolarmente l’impertinenza e la mancanza di educazione”. Nell’universo di Martina però non c’è solo il lato glamour. Anche il cuore ha preteso il suo spazio: “Da circa un anno sono innamorata di Cristian, anche lui modello. Ci siamo conosciuti durante un concorso. Ammetto di essere un po’ peperina, ma sono consapevole che per fare questo tipo di lavoro è necessario mettersi continuamente in gioco, perciò spesso, a malincuore, devo anche accettare le critiche (del resto dicono che siano costruttive no?)”. Come darle torto: quello che più conta nella quotidianità è la personalità. La dote numero uno è la capacità di interagire con le persone: saper crescere con gli altri è diventato cruciale per il successo. Ma nel caso di Martina ciò che una è ciò che la distingue dalle altre. E nel suo essere ce n’è abbastanza per vedere le stelle.
Martina tu sei una ragazza molto esplosiva, creativamente parlando, l’arte ha una parte fondamentale nella tua esistenza e ti piace metterti in gioco: come ti rapporti con molti dei tuoi coetanei che trovano conforto nella mediocrità, perchè abbassa la media delle pretese e dei bisogni?
L’arte è sicuramente il modo più appassionante di esprimermi. Solo chi crede fermamente nelle proprie intuizioni ha la possibilità di comprendere come rendere realizzabili i potenziali sogni. La moda per me è un canale privilegiato per mettermi in gioco, in quanto offre un contesto stimolante e competitivo nel quale l’intraprendenza e la determinazione sono indispensabili per affermarsi ed avere successo.
Pregi e difetti di Martina nel privato?
Sono determinata, corretta, vanitosa quanto basta, coraggiosa, caparbia e leale. Tra i miei difetti purtroppo spiccano il mio egocentrismo, e la mia distrazione, ma il fatto stesso di riuscire ad ammetterlo, mi fa onore ….. inoltre sono testarda e particolarmente emotiva, ma chi mi vuole realmente bene dice anche che sono dolcissima!
In pubblico cosa ti condiziona maggiormente?
Non ho grosse difficoltà ad affrontare il pubblico: la passerella e gli scatti dei fotografi non mi imbarazzano affatto, anzi direi che mi elettrizzano e mi danno sicurezza, ma ammetto di essere un po’ impacciata e, talvolta, a disagio nel confronto verbale improvvisato.
Cosa vuoi fare da grande?
Sogno di affermarmi nel campo della moda come fashion designer, ma ammetto che fare la fotomodella non mi dispiacerebbe.
Cosa ti attrae di più nella quotidianità?
Sono curiosa, ma non troppo trasgressiva… direi che sono attratta dal “bello” in generale: dall’arte, alla moda, dai paesaggi ai sentimenti.
Essendo una ragazza, cosa in questo momento storico ti dà più fastidio?
In questo particolare e drammatico momento storico ciò che mi preoccupa maggiormente e mi irrita è la mancanza di certezze in merito al futuro della nostra generazione. La corruzione e l’indifferenza delle istituzioni mi destabilizza.
C’è qualcuno a cui vorresti dire qualcosa?
Vorrei dire a tutto il mondo di credere e amare la bellezza della vita!
Quali sono i diritti e doveri di Martina?
Domanda complicata, ma proverò ugualmente a rispondere… Penso di avere diritto alla mia integrità fisica e morale, diritto alla libera espressione, diritto allo studio e non da ultimo, irrinunciabile diritto a un futuro. Tra i miei doveri, senza dubbio il rispetto delle regole e la responsabilità civile.
Una ferita ancora non rimarginata?
Se avessi avuto delle ferite da rimarginare non avrei riflettuto così a lungo prima di rispondere a questa domanda, pertanto ritengo di essere una ragazza serena e fortunata e per questo devo anche ringraziare la mia famiglia che mi sostiene e mi dà conforto nelle situazioni più delicate.
La tua felicità in percentuale?
Al momento penso di essere felice all’80%… sono cresciuta in un ambiente famigliare sano e sereno, sono innamorata, amo la vita e studio per realizzarmi professionalmente. (il 20% mancante, pur rischiando di essere venale, riguarda innegabilmente l’indipendenza e la sicurezza economica)
Da noi la libertà d’espressione è in pericolo: che cosa bisognerebbe fare per sensibilizzare l’opinione pubblica?
Secondo me, per garantire una maggiore trasparenza e proteggere il diritto alla libertà di opinione e di espressione, sarebbe opportuno che ognuno di noi potesse avere libero accesso agli atti/ informazioni riguardanti le pubbliche istituzioni, purtroppo è pura utopia!
Che effetto fa stare nell’epoca dell’immagine e del glamour più sfrenato?
Non sono una persona che medita di servirsi unicamente della propria immagine per raggiungere il successo. In realtà detesto chi sconfina nella volgarità usando il proprio corpo con atteggiamento di sfida, per raggiungere i propri obiettivi; io generalmente cerco di divincolarmi dalle situazioni ambigue, in cui l’esposizione del corpo potrebbe dar luogo a equivoci. Ammetto di compiacermi di fronte ai complimenti, ma non attribuisco un eccessivo valore alla bellezza in sè, in quanto sono convinta che da sola non sia sufficiente. Sono ben altri i valori importanti che dovrebbero essere associati alla bellezza: armonia, equilibrio e soprattutto eleganza.
La bellezza può aprire tante porte: ma nel lavoro come nella politica non dovrebbe essere scelto chi è più bravo e magari onesto?
Condivido pienamente. La bellezza può aprire tante porte, ma raramente … senza scendere a compromessi. Personalmente, ritengo sia più dignitoso che “le porte” si aprano senza ricorrere a espedienti: è troppo appagante camminare a “testa alta”!
Una lezione che dovremmo tutti noi imparare?
La perseveranza non ha prezzo! Non mi sento sufficientemente all’altezza per poter impartire lezioni di vita, ma mi hanno insegnato che è fondamentale lottare per ottenere ciò che si desidera.
L’ultima provocazione: ti sei pentita di aver accettato l’intervista?
Assolutamente, no. Difficilmente mi pento di ciò che decido di fare. Qualora dovessi trarne un esito negativo… sarà stata comunque un’esperienza di vita!