Viaggio nel mondo della seduzione: Silvia Lorenti, tutto in un giro d’Italia

Altro che Miss Italia! Neppure il tempo di festeggiare la bella Giulia Arena che da Spoleto arriva Miss Silvia Lorenti. Silvia in questi giorni è una delle protagoniste del concorso nazionale di bellezza Miss Ciclismo. Dopo la Miss Dante, ecco la Miss Leopardi: “Silvia, ricordi ancora quel tempo della tua vita quando risplendeva la tua bellezza negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi ad evitare lo sguardo altrui, e lieta e pensierosa cominciavi a vivere la tua giovinezza? Per le stanze della casa e le vie intorno si sentiva il tuo continuo canto, mentre eri intenta alle faccende femminili, contenta del futuro felice che ti immaginavi…”. Cultura e bellezza a braccetto, il segnale che l’embargo – Boldrini è finito! Tra Giulia e Silvia, tra Dante e Leopardi, chi votate? Persino questo cronista non sa chi prendere… non resta che guardare, in silenzio. Insoma, i giochi sono chiari, le miss possono di nuovo esibire senza finti pudori il loro patrimonio. Silvia tira la volata da Miss Ciclismo… era il maggio odoroso e tu così solevi trascorrere le tue giornate. Io ogni tanto lasciavo i miei piacevoli studi e i libri su cui mi affaticavo e dove ho passato la mia giovinezza e ascoltavo la tua voce e il suono delle tue mani veloci che tessevano e guardavano il cielo azzurro, le vie dorate dalla luce del tramonto, gli orti e da una parte il mare e l’altra il monte, ma le parole mortali non possono esprimere le sensazioni, i pensieri, le speranze che provavo con te Silvia! Tra sogno e realtà: “Dopo aver vinto le regionali e aver superato la fase web del concorso, sabato 26 ottobre, ho preso parte alle prefinali nazionali del concorso a Riese Pio X, in Veneto, e mi sono classificata tra le prime sette per la finale che si terrà a Dicembre. Sono davvero felice e speranzosa che questa bella esperienza si possa trasformare in una vera e propria opportunità di lavoro per me, che mi consenta di rendermi indipendente dalla mia famiglia e che mi offra la possibilità di andare via dall’Umbria, una regione ricca e stupenda per la sua natura, ma al contempo povera di opportunità da offrire alle nuove generazioni. Prima che intraprendessi l’avventura con il concorso, lavoravo come commessa e magazziniera presso un negozio di abbigliamento. Facendo un part-time, molto spesso facevo anche dei lavori secondari come fotomodella, ragazza immagine per feste ed eventi, modella per sfilate a livello locale. Non avrei mai pensato però di iscrivermi a un concorso di bellezza”. Silvia è anche calore malizioso e prepotente. Non solo poesia e bellezza. Non solo cultura per zittire le paranoie della Presidente della Camera che una volta di più ha dimostrato il suo limite nell’aprirsi ai giovani: la libertà delle donne è altrove. La libertà è dentro di te, vero Silvia? Ragazza bella con tanto calore e ancora calore. In posa ammicca interpretare il pensiero non si può. Vivi nel brivido di un sogno e poi che altro potresti chiedere alla vita? Magari Silvia: modella contemporanea che nel contempo somiglia alla Silvia del passato … Che bei pensieri, che speranze, che cuori, o Silvia mia! “Il mio sogno è quello di realizzarmi nella vita: mi piacerebbe studiare dizione e recitazione, visto che in Umbria non c’è al momento una scuola di questo tipo. Se non dovessi realizzare questo sogno desidererei molto fare l’insegnante d’asilo. Adoro infatti i bambini e spero di formarmi in futuro una splendida famiglia”. Ecco la prossima battaglia per la nostra Miss Leopardi. Perché le misure fisiche sono importanti, ma il senso della vita, anche:

Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?

Non c’è poesia al mondo che esprima una energia d’amore simile. Il resto è bigottismo allo stato preistorico! In quanto alla sfida tra Miss Giulia e Miss Silvia? Sono così diverse che si incastrano perfettamente!

Silvia a te certamente non si possono fare domande banali: la prima volta (in foto!) che si prova?
La prima volta che ho scattato è stato per un mio amico in una zona di Spoleto dove c’è un belvedere mozzafiato! E’ stato un gioco…. Da un lato provi timore di non riuscire magari a esprimere quello che hai dentro, questi i primi 10/20 scatti! Poi diventa una liberazione dalle maschere che porti tutti i giorni… e tiri fuori quello che sei, quello che non dici, quello che non puoi spiegare… le tante sfaccettature di una persona.

Come sei arrivata nel pianeta fotografia?
L’approccio lavorativo alla fotografia è iniziato per caso. Ero a una festa e lavoravo come ragazza immagine; i due fotografi che scattavano per la serata mi hanno vista e mi hanno proposto di posare per loro.

La passione è solo arte?
Per me la passione è uno stato d’animo che diventa arte quando si manifesta negli atteggiamenti, nel modo di fare di una persona. La passione però è qualcosa che viene da dentro, o la si ha o non la si ha. Non ci sono vie di mezzo.

Per te cosa è l’amore?
Ci sono mille definizioni volte a schematizzare il concetto di amore…. secondo me qualunque definizione sarebbe riduttiva e limitativa. Quindi dico che amore è potenza all’infinito, sia in modo positivo che negativo, poichè influisce sulla nostra vita in modo molto più significativo di tutto il resto.

Una delle poesia più belle che parlano d’amore è “A Silvia” di Giacomo Leopardi… quante volte te la senti recitare?
Mi hanno recitato i primi due o tre versi qualche volta quando mi presentavo!…. Ma sempre per gioco e in modo scherzoso!

L’amore ha un limite d’età o di spazio?
L’amore non ha limiti di nessun genere! Eccetto quelli mentali che possiamo imporre solo noi.

A chi faresti la corte?
Ahahah… davvero non saprei! Al momento a nessuno!

L’ansia da prestazione è maschio o femmina?
L’ansia da prestazione non ha sesso!

Ti consideri una femminista o una velina?
Sicuramente una femminista! Ritengo che le donne abbiano lo stesso identico diritto degli uomini di esprimere la propria opinione e meritino la stessa considerazione. Anzi, a volte l’aspetto fisico può diventare limitativo per una donna ed essere causa di pregiudizio. Bisognerebbe quindi combattere l’ipocrisia.

Che cosa è sbagliato nel raccontare le debolezze dei giovani?
Secondo me è vero quando si dice che la generazione dei giovani d’oggi è molto più fragile rispetto a quelle del passato. Però credo che bisognerebbe contestualizzare questa condizione di debolezza nel panorama socio economico attuale, che è alquanto instabile. Sono i genitori, per primi, che incutono nei loro figli la paura per il domani, l’incertezza verso il futuro, la precarietà di una stabilità nell’avvenire. Questo è causato dalla crisi che il nostro Paese sta vivendo e si manifesta poi nelle insicurezze e fragilità dei ragazzi di oggi.

Silvia che infanzia hai vissuto?
Ho vissuto un’infanzia stupenda. Il più bel ricordo sono le vacanze estive da mia nonna, che abitava al mare. Con lei ho vissuto momenti indimenticabili, di allegria, di gioia e di insegnamento. Da lei ho appreso infatti i valori del rispetto, della serietà e dell’integrità, che sono alla base di quello che sono oggi, che sono adulta. Non posso poi non ripensare alla fantasia e all’entusiasmo che avevo con le amiche nell’inventare nuovi giochi e nel vedere nelle cose ovvie qualcosa di straordinario, qualcosa di sempre nuovo da scoprire.

La tua seconda pelle?
Non c’è un’altra Silvia. Può sembrare paradossale. Ma quello che penso mi si legge sempre in faccia.

Perché una ragazza generalmente finisce per spogliarsi davanti a qualcuno?
Penso che se una ragazza arrivi a spogliarsi per conquistare un obiettivo le ragioni possano essere due. Ci sono ragazze a cui non importa nulla e vivono bene così. Ci sono ragazze che pur di non essere escluse da determinati tipi di ambienti, alienano il loro essere e scendono a compromessi. Purtroppo per questa seconda categoria secondo me, il gioco non vale la candela. In quanto quando fai qualcosa che non ti appartiene… prima o poi ti risputa sempre fuori.

Oggi ha sempre una logica cercare il principe azzurro?
Io sono romantica e quindi certo, penso che oggi più che mai, con la crisi di valori che abbiamo, ogni ragazza debba cercare il suo principe azzurro. Non si tratta del ragazzo perfetto… ma di quello che ti fa sentire speciale.

Cosa speri di fare nel prossimo futuro?
Nel prossimo futuro spero di realizzarmi professionalmente. Vorrei fare un lavoro che mi consenta di viaggiare e di conoscere realtà diverse da quella dell’Umbria.

Noi ti vediamo come una protagonista in un romanzo: quanto siamo vicini?
Mi sento di dire solo che sono una ragazza con delle idee ben salde. In molte situazioni ho preferito rimanere me stessa pur sapendo che un atteggiamento più vacillante e meno di posizione mi avrebbe portato sicuramente meno svantaggi. In un concetto: ho sempre scelto di rimanere me stessa. Il fine non giustifica sempre i mezzi!