Viaggio nel mondo della seduzione: Tamara Smordoni, yes i can

Trovare la donna che ti cambia la vita è possibile e questa intervista lo dimostra. Tamara ha 25 anni e vive nella piccola realtà di Piedicolle, un paesino in provincia di Rieti, con la sua famiglia. Sin da bambina è sempre stata una bambina vivace e creativa, dedita a mille attività. Ha ottenuto il diploma come Perito Aziendale corrispondente in Lingue Estere; ed è proprio in questi anni che si è avvicinata al mondo della moda, ancora minorenne, quando sua madre la accompagnò, per la prima volta, a Milano, per un corso di portamento di una settimana presso una famosa agenzia. Mentre si svela, scatto dopo scatto, capisci che Tamara è anche altro ed è difficile orientarsi nel suo mondo misterioso senza le giuste coordinate. Per quanto ci riguarda la troviamo incantevole e affascinante. Più sicura di tante altre Miss, anche se in questo periodo decisamente in auge. Non a caso è più importante essere unica che la copia sbiadita di una bambolina che recita a comando. Quella di Tamara è una fisicità intelligente, sembra la porta di un romanzo dove la protagonista viene dipinta abilmente dallo scrittore non solo bellissima, con un corpo da favola, ma anche sensibile, romantica, piena di passione, capace di cogliere il fascino di un cielo stellato. E poi, osservandola con più attenzione, non possiamo dirle che è una velina: Tamara non guarda la bellezza esteriore dell’uomo o se è un campione del pallone con tanto di Ferrari. Punto dritta al cuore di una persona. Beh, che pretese: ma che cosa si può desiderare di più dalla vita? Nel frattempo, durante gli anni scolastici, Tamara si è cimentata in tutte le attività extra che potessero interessarla, essendo una persona molto creativa,un "vulcano" di idee: lavora come Radiocronista Sportiva per una radio locale, seguendo una squadra di calcio del posto e, nell’Istituto scolastico che frequentava, segue un corso di canto e collabora con le redazioni di due mensili di informazione e cultura a cura dell’Istituto, scrivendo diversi articoli, legati soprattutto al mondo della danza, disciplina che ha praticato per circa tre anni. E sì..perchè lo sport ha sempre fatto parte della sua vita: per i primi 10 anni della sua vita ha praticato nuoto a livello agonistico, passando poi per la danza e l’atletica leggera, arrivando oggi alle discipline di combattimento come il full contact, che pratica da 2 anni. Anche i viaggi fanno parte della sua vita, considerando che, grazie ai suoi genitori, ha avuto l’opportunità di frequentare dei corsi di inglese all’estero dall’età di 15 anni, visitando posti come Inghilterra, Irlanda e Malta. Più tardi si è iscritta alla Facoltà di Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica di Perugia, con sede a Terni, ed ha vissuto qui per tre anni della sua vita, in affitto. Attualmente è laureanda in questa facoltà ed il suo obiettivo è specializzarsi nell’organizzazione di eventi. Ed è proprio in questi anni che Tamara si è avvicinata molto di più al mondo della moda e del cinema: partecipa a diversi concorsi di bellezza, come Miss Castle, Miss Italia, Miss Mondo e ad alcuni quiz televisivi come "La Ruota della Fortuna" e "L’Eredità". Ma non solo… Collaborando come costumista per il cortometraggio "Morte è amore", interamente girato da ragazzi sotto i venticinque anni, riceve poi il ruolo di attrice co- protagonista per corrispondenza di caratteristiche, dopo che l’attrice che doveva interpretarne la parte, causa problemi personali, la rifiutò. Ottenne anche un altro ruolo, sempre come attrice co-protagonista per un altro cortometraggio " Naso Rosso", girato dagli studenti del Griffith a Fiumicino. Ma ciò che realmente segnò di più la sua vita è stata la grande opportunità ricevuta di collaborare come Aiuto Scenografia di V° livello per l’ultimo film di Gabriele Salvatores, "Educazione Siberiana". Un opportunità unica che l’ha portata, prima di tutto, su un vero set cinematografico, collaborando con esperti in diversi settori e con uno dei migliori registi italiani nel raccontare, descrivere la realtà, umile e concreto. E sì, perchè per Tamara le parole "umiltà" e "concretezza" sono alla base della vita quotidiana: "sono la chiave d’accesso per la felicità", e per questo ringrazia suo nonno, che le ha insegnato a pensare "sano", e lo porterà sempre nel cuore. E così anche per i suoi genitori, che l’hanno sempre sostenuta ed hanno fatto mille sacfrici per consentirgli di realizzare i suoi sogni, perchè di questo si tratta; Parte integrante della sua quotidianità è il suo compagno da 9 anni, Massimiliano, sempre presente con la sua semplicità, che l’ha aiutata soprattutto a rimanere salda con i piedi a terra, a rimanere così com’era, a ricordare sempre ciò che è realmente importante nella vita. Partendo dal presupposto che i sogni variano a seconda dell’età, quello di Tamara è realizzarsi come persona nel suo campo e formare una famiglia fortemente unita. Elaborando il tutto siamo piacevolmente spaventati da lei: è perfetta per ogni ruolo perché una modella non deve essere solo bella, la gente si deve poter identificare in lei in tutto e per tutto. E così siamo arrivati alle battute finali: gli occhi sono lo specchio dell’anima e il respiro il termometro del piacere. Perché chi è tutto preso da una donna dimentica persino di respirare. E Tamara toglie il respiro. Ovviamente il nostro è amore platonico!

Tamara Smordoni, come ci si sente nei panni di una modella?
Sicuramente fare la modella è un lavoro molto appagante e stimolante, che ti da grandi soddisfazioni. Sulla mia pelle posso dire che mi ha aiutato ad acquisire maggiore consapevolezza di me, del mio corpo, delle mie qualità e mi ha aiutato ad accrescere la mia autostima personale. Inoltre, hai la fortuna che ogni scatto ti permette di avere un ricordo di quel momento, come a formare un “album di tanti ricordi diversi” impressi nel tempo e nella memoria.

I mille treni promessi alla fine sono arrivati o sei sempre nell’attesa che…?
I mille treni promessi non sono mai passati… tant’è che ormai ho smesso di aspettarli e stò costruendo una stazione tutta mia! A parte gli scherzi… se devo essere sincera questo è un mondo molto difficile. Sarebbe ipocrita nasconderlo, ma esiste, come ormai in molti ambiti, un certo livello di raccomandazioni, che ti consentono di accedere a delle scorciatoie. Ma ci tengo a sottolineare che esistono anche molte persone invece, che riescono a raggiungere un traguardo dopo anni e anni di sacrifici. Ma, contando solo sulle tue forze, vale un po’ la legge del “trovarsi al posto giusto al momento giusto con la persona giusta”! Non impossibile ma sicuramente parliamo di un gran bel colpo di fortuna,

Strategie di sopravvivenza?
In una società dove continuamente ci propongono l’apparire come la chiave indispensabile per il successo, io voglio credere e sottolineare con forza come invece sia l’essere la parte più importante di ciascuno di noi, quello che ci connota realmente come persone. Quindi la miglior strategia di sopravvivenza sta nel riscoprire o nel non dimenticare l’importanza dei sentimenti, dell’educazione, della cultura. Si sopravvive solo non dimenticando chi si è veramente.

La tua poesia preferita?
“Vivi la vita”, di Madre Teresa di Calcutta. E riporto le frasi più belle: “La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è un sogno, fanne una realtà…La vita è la vita, difendila”

E la tua canzone perfetta per iniziare bene la giornata?
Partendo dal presupposto che la musica è la mia compagna di viaggio di ogni giorno, sono dell’opinione che ognuno di noi ha una canzone preferita che ascolta alla stregua, a seconda del periodo che sta vivendo; ultimamente mi piace iniziare la giornata ascoltando “Fix You” dei Coldplay, canzone che mi ricorda moltissimo mio nonno: il mio pensiero va a lui ora, che possa sempre “prendersi cura di me”, proprio come dice il titolo della canzone.

Che cosa non è stato ancora scritto di te?
Beh,…forse i miei difetti: sono tremendamente testarda e permalosa.

Hai un volto molto espressivo: che personalità nasconde?
Ho una personalità molto enigmatica: sono una persona estremamente orgogliosa e riservata, ma ciò non interferisce col senso d’amicizia e l’innata allegria. Sono molto intuitiva e raramente lascio comprendere ad altri cosa passa per la mia mente, è un regno personale e privato. Molto sensibile ed emotivamente fragile, sò rinchiudermi nel mio guscio di fronte a reazioni negative esterne, ma so essere anche molto ostinata. Vi è schiettezza e generosità verso le persone e le situazioni che lo richiedono. Il rancore lo conosco di rado, anche se non dimentico mai un’offesa o un torto subiti. Nelle questioni affettive sono premurosa, affettuosa e gelosa degli affetti. Non manca una dose di lunaticità che spesso invade le mie giornate.

L’avventura per Tamara è?
So che secondo la definizione più comune l’avventura implica un emozione d’ eccitamento, rischi e pericoli inattesi, come ad esempio penzolare da una corda da un lato all’altro della montagna. Ma, secondo la mia opinione, questo concetto va ben oltre il suo significato apparente: l’avventura è il mettersi in gioco, esplorare e vivere al di fuori della nostra realtà quotidiana, senza che questo voglia dire cimentarsi in chissà quale viaggio. L’avventura è un atteggiamento che dovremmo applicare agli ostacoli della vita di tutti i giorni: affrontando nuove sfide, catturando nuove opportunità, mettendo alla prova le nostre risorse contro l’ignoto e, nel farlo,scoprire il nostro proprio ed unico potenziale. La vita stessa è un’avventura.

Ogni volta che parli con il tuo corpo, che ti sussurra?
Il corpo, a mio parere, è come un libro bianco da scrivere: basta osservarlo e su di esso vediamo la nostra storia riflessa. Basti pensare ad una cicatrice che ci siamo procurati in passato: guardandola rivivremo sempre quel momento. Il corpo ha molto da dire. Nel mio caso, sicuramente varia a seconda dei periodi. In generale però, il mio corpo tende a somatizzare ogni tensione, mal sopporta lo stress, la competizione. Quando mi trovo in un periodo negativo il primo a risentirne è proprio lui. Quando invece va tutto bene, è in uno stato di equilibrio, ci si sente forti, vivaci e brillanti, come in una sorta di armonia temporanea. Basta non trascurare nessun messaggio che ci invia, sia che gridi il suo dolore o la sua felicità.

Quali sono le parti che ami di più?
I miei occhi e le mie labbra.

Cosa modificheresti chirurgicamente?
Questo è un tasto dolente… Parto subito dicendo che forse interverrei sul mio seno, per un fatto di armonia..dico forse perché questo è un pensiero che è passato per la mia mente diverse volte, in diversi periodi della mia vita. E da un lato sono davvero contenta di non aver preso una decisione così importante in passato. Perché non è affatto una scelta da prendere alla leggera. L’invecchiamento è diventato una delle più grandi paure della nostra cultura, e nascondere la propria età sotto la maschera di una levigatezza chirurgica non fa che alimentare il mito dell’eterna giovinezza. Si generano così anche forme di disorientamento e insicurezza, come se improvvisamente, soprattutto per le donne, fosse “vietato invecchiare” e si crea il “mito della perfezione” da un punto di vista estetico, soprattutto per le nuove generazioni. E da qui chiunque interverrebbe almeno su una parte di se. Cito una frase di Kim Ki-duk che spero possa far riflettere: “ Cambia un corpo e cancellerai una biografia”.

Hai un’ossessione?
Sono la regina delle ossessioni. Ma a parte quelle più banali e comuni, come il dentista e la cura maniacale del proprio aspetto, diciamo che quella maggiore è l’ipocondria: sono ossessionata dalla cura della mia salute ed ho sempre la convinzione che qualsiasi visita medica rivelerà qualche patologia particolare. Ovviamente così non è…

Il rimpianto che ti tormenta in una storia d’amore?
In amore, non devono esserci rimpianti, semplicemente perché ormai è troppo tardi, non servono più a niente. Sprecheremmo solo il tempo presente per un passato che non ci appartiene più. “ Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi" qualcuno un giorno disse..e certamente non si sbagliava!

E quello professionale?
Non ho un rimpianto in particolare: sono fiera di ogni scelta e rinuncia che ho fatto. Ogni esperienza ha contribuito a rendermi la persona che sono oggi.

Il capriccio che ti sei tolta?
Una vacanza a Ibiza con il mio compagno Massimiliano

La tua parte più fragile?
La mia natura emotiva, complicata, lunare mi rende spesso sibillina, Sono sempre in bilico tra razionalità e irrazionalità. Mi immedesimo nei problemi umani con profonda psicologia, e questa condizione mi rende vulnerabile di fronte alla crudezza della vita. Istintivamente e per questi motivi, proteggo la mia intimità, i miei pensieri, le aspirazioni dietro una barriera invalicabile. Proprio perché dono tutta me stessa e riservo grande devozione per la famiglia, gli amici e il mio partner, sono sensibile alle piccole attenzioni ed è molto facile ferirmi con una parola o uno sgarbo.

La soddisfazione maggiore?
Da un punto di vista professionale, sicuramente lavorare come aiuto scenografia per il film “Educazione Siberiana” del grandissimo regista quale è Gabriele Salvatores. Da un punto di vista personale, la mia più grande soddisfazione è stata quella di riuscire a costruire e a mantenere salda e veritiera una storia d’amore di 9 anni, che tutt’ora va avanti.

Hai una sfida da vincere per il 2014?
Sicuramente laurearmi. Ma la più grande sfida è quella di riuscire finalmente ad affermarmi professionalmente e avere una mia indipendenza economica.