Oh, sì, certo: bisogna distinguere… tra modella e modella c’è Il filo della bellezza che però compatta tutto. Come nel caso della nostra Martina Colombatto nativa di Varisella, un paese in provincia di Torino. Martina frequento il quarto anno del Linguistico: bionda, con gli occhi castani, alta 1.79 cm, taglia 40. Intervistarla è stata una di quelle scelte obbligate. “Posso dire di me di essere una ragazza solare, allegra, molto loquace, mi piace tantissimo socializzare, ma sono anche sensibile, a volte fin troppo, testarda, ma soprattutto schietta e diretta”. La musica c’è: si sente in giro un bisogno di realtà, di guardarci allo specchio, di veder riprodotto sotto forma di racconto, di canzone, poesia, romanzo, quello che è il nostro pane quotidiano, la nostra piccola vita di tutti i giorni. Andare oltre non era giusto: ci siamo sentiti una vera platea, tutto il buono di una sfilata. Sia come sia, si tratti di bisogno di identificazione o di semplice curiosità, il fenomeno Martina c’è: “Ho parecchi hobby tra cui andare in palestra quando non sono impegnata con lo studio, perché odio stare ferma e non fare nulla. Mi piace andare in bicicletta, ascoltare musica – ascolto quasi tutti i generi a parte il classico -, cucinare, preparo soprattutto dolci, ma riduco sempre la cucina in uno stato pietoso; viaggiare, mi piacerebbe moltissimo visitare New York, Tokyo e Berlino”. Ecco cosa non si intuisce sfogliando una rivista di faccioni e corpi sensuali: manca spesso l’anima della modella. Che nel caso in questione c’è, eccome e comanda l’istinto della femminilità. Paradossi e pregiudizi che mettono sotto sopra la nostra Martina: “Crescendo ho iniziato a guardare l’ambiente della moda con un’ottica diversa, ho cominciato a interessarmene e ne sono rimasta affascinata. Non so bene dire cosa mi abbia colpito, ogni volta che guardavo una sfilata mi si illuminavano gli occhi e desideravo più di ogni altra cosa sfilare su quelle passerelle. Per me questo non era semplicemente un sogno, ma era un obiettivo da raggiungere! La modella che ammiro di più è Adriana Lima, penso sia perfetta!”. L’io narrante del racconto ha due cuori, la speranza di una carriera e l’occasione di essere testimonial perfetta. “Del mio lavoro come modella e fotomodella posso essere più che soddisfatta, in pochissimo tempo ho realizzato un sacco di cose, per esempio sfilate per negozi noti, eventi importanti a Torino e ho avuto la fortuna di collaborare con grandissimi fotografi. Faccio tutti i generi tranne il nudo o generi troppo volgari. Sicuramente non ho nessuna intenzione di fermarmi qui, anzi sono sempre più motivata a sfondare in questo campo, e spero proprio di farcela. Quando sono salita per la prima volta su una passerella ho provato un’emozione indescrivibile, mi sembrava impossibile! Adesso ormai sono disinvolta, ma ammetto che un po’ di emozione c’è sempre”. L’epopea della bellezza tocca corde umane che finiscono per rappresentare le nostre vite quotidiane. Per stare bene basta gustare la vita con un pizzico di follia. Anche alle otto del mattino non solo a notte fonda.
Martina Colombatto se uno ti dicesse che sei una sex symbol come reagiresti?
Non avrei sicuramente una reazione negativa anzi, essere definiti sex symbol non è una cosa che capita a molti.. Ne sarei molto onorata.
E se la prossima ragazza che buca l’obiettivo fossi tu?
Penso che sarei la ragazza più felice del mondo! Perché oltre a bucare quell’obiettivo, avrei raggiunto anche il mio di obiettivo, per il quale sto lavorando parecchio e sto facendo molti sacrifici.
Quando ti sei resa conto che hai tutte le possibilità per raggiungere questa meta?
Io non penso di avere raggiunto già tutte le possibilità, ho ancora molto lavoro da fare, infatti punto sempre a migliorarmi. Ho intrapreso questa strada nella speranza di fare carriera, e diciamo che per il momento non mi posso lamentare per come stanno andando le cose, ma ribadisco che si può sempre migliorare.
C’è un filo che lega le nostre speranze, le nostre ambizioni con la quotidianità?
Secondo me sì. Non si spera e non si punta alle proprie ambizioni solo in determinati momenti, non si smette mai di sperare se a una cosa si tiene veramente, nel mio caso a volte si trasforma in un obiettivo fisso da raggiungere a tutti i costi.
Le ragazze che strumento musicale potrebbero essere?
A parer mio lo strumento che si addice di più alle ragazze è l’arpa, perché è uno strumento dalla forma sinuosa e dal suono armonioso.
E i ragazzi?
I ragazzi potrebbero essere una chitarra rock.
Che cosa sono secondo te le “porte chiuse”?
Per me le porte chiuse sono la fine di un sogno, un sogno per il quale si è lavorato molto e vedi infrangersi all’improvviso. Ma non bisogna farne un dramma perché tanto non migliorerebbe la situazione, ma bisogna cercare di essere positivi e non demordere perché magari potrebbero presentarsi altre possibilità anche migliori… Come dice il detto: chiusa una porta si apre un portone.
Vivere in Italia è una palestra che forma?
Dipende dal contesto… Nell’ambito lavorativo che interessa a me, cioè la moda, Milano è il top. Lì vi sono alcune delle agenzie di moda migliori al mondo dalle quali sono uscite famosissime top model.
Meglio ricercatrice che Miss Italia?
Bella domanda. Il titolo di Miss Italia è sicuramente una cosa molto gratificante e un grande trampolino di lancio nel modo dello spettacolo, ma se devo essere in questo momento preferirei la ricercatrice perché, tramite lo studio, lo vedo molto più attendibile come lavoro.
Una spesa di cui ti sei pentita?
Un paio di orecchini pagati abbastanza cari. Gli ho utilizzati solamente per una settimana, perché poi sfortunatamente li ho persi.
C’è sempre bisogno di una grande energia per superare gli ostacoli, la tua fonte si chiama?
In verità ne ho due di fonti: una si chiama speranza e l’altra tenacia. E’ grazie a queste due qualità che io nonostante tutto non mi abbatto, qualsiasi cosa succeda, e continuo a guardare avanti.
Al di là delle battute: quanto è difficile per una bella ragazza superare i luoghi comuni…?
Per me esattamente come per tutte le altre ragazze, non mi sento sicuramente superiore. Certamente facendo la modella, c’è chi ha un occhio di riguardo in più, ma non ci presto molta attenzione, infatti io tendo sempre a separare la vita professionale da quella privata.
Ci sono cose che hai deciso che non farai mai?
Le cose che sicuramente non farò mai sarà drogarmi e tradire. Penso che il tradimento, in tutti sensi, sia una delle cose peggiori che esista.
Credi che esista un’anima in ognuno di noi?
Si. E credo anche che non esista nessuna anima del tutto cattiva, e nessuna anima del tutto buona, vi sono entrambe le qualità e sta a noi decidere quale manifestare. Secondo me senz’anima saremmo vuoti, non proveremmo nessun sentimento, cosa davvero brutta, perché che senso avrebbe la vita così?
Ricordi l’ultima volta che hai pianto?
Non molto tempo fa, l’ultima volta che ho litigato con un mio grande amico.
E l’ultima volta che hai riso fino a piangere?
Non saprei, mi succede praticamente tutti i giorni a scuola insieme ai miei compagni.
Cosa non ti basta mai?
L’affetto delle persone.
Ci sarà una seconda volta per Noi?
Per un’intervista? Certamente, con piacere!