La seduzione? E’ una donna bruna che canta. Nel video che la ritrae si muove bene, mimando persino un qualche piccolo impaccio, una timidezza piena di grazia che si esprime anche nella debolezza vistosa del nascondersi spesso dietro sorrisi peraltro bellissimi. In un mondo di donne e Madonne in carriera, Michela Maridati, in arte Mikym ha sempre saputo di non essere normale, o meglio di non essere una di quelle persone fatte con lo stampino, uguale a tutte le altre. E questa non è presunzione, ma solo realismo. “Chi mi conosce da una vita o chi mi ha conosciuto anche solo per pochi secondi ha detto sempre la stessa cosa: “Mikym lascia il segno”. Ora, non so bene cosa significhi questa cosa, sono una persona abbastanza modesta, che arrossisce ancora per un complimento e che il più delle volte osserva, in silenzio, ma sono sicura che un fondo di verità c’è. C’è chi nasce per fare l’impiegato, chi per salvare vite, chi per insegnare e chi per rubare, io credo di essere nata per l’arte…”. Che ragazza questa Mikym: è la seduzione… Qual è la prima cosa, la prima immagine, che ci suggerisce una parola come questa? La seduzione è una cosa che a pensarci bene fa sorridere… Quando si è sedotti, si fermano il tempo, la pesantezza della vita. Perché la seduzione è quella cosa che fa di una modella, un essere umano. Mikym ama la musica. “Il primo impatto che ho avuto con essa è stato tramite mio papà, quando nelle sere d’estate mi cantava De Andrè suonando la chitarra. Avevo 4 anni e figurati cosa ne può capire una bambina di cantautori a quell’età, eppure, la musica mi entrò dentro. Iniziai a suonare il pianoforte e poi il violino, la chitarra da autodidatta, fino a che un giorno, per una punizione a scuola (alle scuole medie ero davvero una peste) mi costrinsero a rimanere al laboratorio di coro al pomeriggio. All’inizio ero disgustata, cantavo canzoni di chiesa e canti popolari africani. La professoressa si accorse che la mia voce spiccava e fece tacere tutti, quello che provai in quel momento, non lo so spiegare, ma credo che “ESPLOSIONE” sia la parola giusta. Non avevo mai sentito la mia voce, o meglio non l’avevo mai sentita così bella come quel giorno. E da lì inizio la mia avventura, iniziai a prendere lezioni private, iniziai a sognare e a fare piccoli concerti. Sono una cantautrice e mi sono autoprodotta un cd che si intitola “CHISSENEFREGA”, ed è composto da 12 brani, tutti scritti da me, sia testo che musica. A vent’anni la vita è spensierata, vivi a 360 gradi tutto quello che vuoi e spingi sull’acceleratore delle emozioni e non importa se ti fanno multe, sai benissimo che il prezzo sarà comunque basso rispetto a quello che vivrai. In questo cd ho raccontato di amiche, amori, amori finiti e storie a distanza, e argomenti più importanti come per esempio “l’aborto”. Il singolo “CHISSENEFREGA” è un po’ la ribellione alle persone normali, quelle che ti vogliono sempre perfetta, con i capelli in ordine e il trucco giusto, beh sapete che c’è? QUI NON C’è NIENTE CHE MI FACCIA DIRE NE VALE LA PENA! QUASI QUASI PRENDO UN TRENO E VADO VIA, DOMANI MI ALZO A MEZZOGIORNO E PRENDO UN TRENO SENZA RITORNO. DESTINAZIONE MUSICA, DESTINAZIONE VITA… Perché finisce bene altrimenti non è finita”. A Mikym non piace la banalità di un corpo senza anima. Lei è la bellezza, la voce, l’intelligenza e la dolcezza. La bellezza di questa ragazza è nello sguardo, nell’audacia, nell’indipendenza di giudizio. La seduzione è la dolcezza, e la dolcezza è il mistero di quelli che sono capaci di addolcirti la vita senza darti lezioni… Così non sarò io, a darle lezioni, tanto meno in materia di seduzione: quasi quasi prendo un treno… chissenefrega! Prendo un treno: destinazione Mikym!
Michela tu sei una ragazza molto esplosiva, creativamente parlando, l’arte ha una parte fondamentale nella tua esistenza e ti piace metterti in gioco: come ti rapporti con molti dei tuoi coetanei che trovano conforto nella mediocrità, perchè abbassa la media delle pretese e dei bisogni?
Io non giudico nessuno di loro, anche perché viviamo in un periodo molto difficile. Già un po’ di anni fa, la vita era vita, c’era qualcosa in cui sperare, c’era un futuro che assaporavi già, che riuscivi a toccare. Ora devi solo andare avanti per la tua strada senza preoccuparti di quello che dice la gente, perchè non hai alternative. Oggi I sogni costano troppo e non tutti se li possono permettere. Io sono una persona testarda, e credo di essere portata a diventare ciò che ho sempre fatto, ci credo con tutta me stessa, ma molte volte mi faccio prendere dallo sconforto e mi verrebbe voglia di lasciare tutto, e credo che i giovani di cui parli tu siano solo persone fragili, con sogni, abbattute dal periodo no che stiamo passando. Nella mia vita mi sono però sempre circondata di persone forti per fortuna, persone che come me hanno saputo portare avanti un obiettivo anche a costo di rimanere a dormire sotto un ponte o mangiare "pane nero" per 6 mesi. Se ti abbatti al primo ostacolo, basta un soffio di vento e voli via, per questo devi crederci fino a farti male e ti devi circondare di persone vere, e se non le trovi, beh fa niente credici comunque, andando contro tutti.
Pregi e difetti nel privato?
Bella domanda… Ho sempre saputo di non essere normale, o meglio di non essere una di quelle persone fatte con lo stampino, uguale a tutte le altre, e questa non la chiamo presunzione, ma solo realismo. Chi mi conosce da una vita o chi mi ha conosciuto anche solo per pochi secondi ha detto sempre la stessa cosa: “MIKYM lascia il segno”. Ora, non so bene cosa significhi questa cosa, sono una persona abbastanza modesta, che arrossisce ancora per un complimento e che il più delle volte osserva, in silenzio, ma sono sicura che un fondo di verità c’è. C’è chi nasce per fare l’impiegato, chi per salvare vite, chi per insegnare e chi per rubare, io credo di essere nata per l’arte, perché è l’unica cosa che so mangiare…inizialmente sono molto timida, osservo e sto in silenzio, sondo il territorio diciamo. Sono molto dolce e a volte anche isterica, egocentrica, ma leale. Sono sensibile e lunatica da morire, e occhio a farmi una critica non costruttiva o ad insultarmi, perché sono molto permalosa e vendicativa. Qualcuno dice che brillo, ho un’energia potente che molte volte non so controllare.
In pubblico cosa ti condiziona maggiormente?
Tutto e niente… Mi condizionano le idee e gli sguardi di persone che stimo, ma comunque difficilmente cambio idea. Mi condiziona l’indifferenza delle persone, e la paura di sbagliare.
Sei una modella, una cantante, una ragazza che ha tante ambizioni: quale dei tre ruoli ti sta un po’ stretto?
Stretto? Posso rispondere nessuno? Sono ruoli che hanno una loro storia e mi calzano perfettamente a pennello tutti e tre. Tutti e tre li amo e li odio. Tutti e tre molte volte mi stanno larghi e altre volte si restingono. Ognuna di queste ambizioni è collegata all’altra.
Cosa vuoi fare da grande?
La CantAttrice Modella. No scherzi a parte, spero di diventare un’attrice di cinema.
Cosa ti attrae di più nella quotidianità?
Fare cose diverse ogni giorno, oppure fare le stesse cose ma in modo diverso senza annoiarmi mai.
Cosa in questo momento storico ti dà più fastidio?
La politica. I pagliacci che ci “governano” e ci rubano soldi e le persone che non fanno niente per combattere questa ipocrisia.
C’è qualcuno a cui vorresti dire qualcosa?
A te: Il tempo che abbiamo perso nessuno ce lo ridarà indietro, ma voglio che tu sappia che nello stesso tempo non ti ho mai dimenticato.
Quali sono i diritti e doveri di Michela?
Essere Felice felice e fare del bene, credo molto nel Karma, tutto ciò che fai prima o poi ti ritorna. Essere in pace con le persone e con la natura, essere ricordata e anche odiata perché no, ma mai dimenticata.
Una ferita ancora non rimarginata?
Non aver lottato abbastanza per alcune persone. Quando si è piccoli molte volte si fanno le cose senza pensare alle conseguenze, beh ho fatto un errore e ho perso una cara amica.
Per essere felici, bisogna per forza prima soffrire?
Assolutamente sì! In ogni percorso c’è una crisi, ma è quella che genera cambiamento ed evoluzione. Quindi se vuoi evolvere e cambiare, devi soffrire, se vuoi essere felice devi aver conosciuto il dolore.
La tua felicità in percentuale?
70%!
Da noi la libertà d’espressione è in pericolo: che cosa bisognerebbe fare per sensibilizzare l’opinione pubblica?
Non si può fare niente per adesso. Siamo un popolo strano, un popolo che parla bene e razzola male. Giudica qualcosa a prescindere, solo perché è “diverso” o non piace agli amici. Per fortuna non tutti siamo così, ma se non iniziamo ad aprire di più gli orizzonti e la mente, andrà sempre peggio, e magari qualche genio rimarrà incompreso o addirittura nascosto, solo perché timoroso di parlare. “Sono necessarie nuove forme, nuove forme sono necessarie” diceva Cechov, ma se non iniziamo ad avere rispetto di idee diverse dalle nostre, allora saremo sempre piccole persone.
Che effetto fa stare nell’epoca dell’immagine e del glamour più sfrenato?
Io mi trovo benissimo, sono un’esteta, mi piace vedere il bello, mi piace lo stile e l’esibizionismo, mi piace la classe e l’esuberanza. L’unica cosa che non mi va giù è quando “l’apparenza” sostituisce il talento.
Una lezione che dovremmo tutti noi imparare?
Finisce sempre bene, SEMPRE, altrimenti vuol dire che non è finita.
E’ necessario fare qualche volta un patto con il diavolo?
Penso di sì, se ne hai il coraggio.
L’ultima provocazione: ti sei pentita di aver accettato l’intervista?
Abbastanza ahahahahha!!! No, sono molto contenta e vi ringrazio.