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Ilaria, 33 anni, originaria di Genova oggi vive a Venezia per seguire il compagno anche lui genovese. La sua è una storia particolare che ci riconcilia con la poesia, con il romanticismo. Un anno e mezzo fa ha comprato una Reflex, da allora ne ha fatto di scatti e ne ha percorso di strada con l’obiettivo. Perché essere un fotografo è l’insieme di tante piccole anime. Vedere la luce, la bellezza nel volto sofferente di un malato di Aids, negli occhi di un barbone, di un bisognoso, di un qualsiasi povero: è fin troppo facile fotografare sempre il volto di una Miss. Ilaria si "confessa" al nostro giornale, parlando del suo amore per la fotografia: “Ho frequentato un workshop che ha dato la svolta al mio modo di fotografare .. facendomi fare un bel passo avanti. Dopo 6 mesi di attività ho capito che quello che più mi gratificava era fotografare le persone”.
Ilaria che cos’è un fotografo?
Il riuscire a raccontare un qualcosa attraverso delle immagine e riuscire a creare delle emozioni per chi le guarda.
Un ritratto di Ilaria?
Sono una persona un po’ introversa, ho molte idee che solo in parte riesco a portare a termine: mi piace molto viaggiare e visitare posti nuovi.
Esserlo in Italia nell’epoca delle veline e dei tronisti cosa vuol dire?
Penso che ci siano uomini molto più curati delle donne c’è sempre più il bisogno e desiderio di apparire belli e perfetti.
Il continuo confronto con altri tuoi colleghi ti lusinga o ti annoia?
Mi lusinga e mi da anche la spinta a migliorarmi sempre …
Chi è senza ipocrisia il più bravo?
Penso che più si è umile più si possa andare avanti nella fotografia.
C’è ancora poesia in una fotografia oppure la tecnologia ha fatto perdere di vista l’obiettivo?
Penso che ancora ci sia poesia, ci sono ancora fotografi che riescono a creare immagini davvero poetiche.
Il tuo è un lavoro o un bisogno di esprimersi?
Non è un lavoro ma una forte passione, mi piace realizzare sempre scatti nuovi con ambientazioni sempre diverse
Chi è per te una Icona tra le modelle?
Non ho icone, ma ci sono persone che mi piacciono molto come Agata Serge, Jovana Rikalo, Dani Dinamond.
Come scegli le persone che fotografi?
Scelgo le ragazze che mi colpiscono è indubbiamente belle … di solito le contatto tramite Instragram.
Le regole per svestire una donna?
Non faccio scatti glamour, quindi non saprei…
La più magnetica?
Quella più magnetica forse per lo sguardo è Francesca Toffanin
Quale, tra i tuoi tanti lavori, ti ha regalato le maggiori soddisfazioni?
Uno dei miei ultimi shooting che ho realizzato s Treviso con Francesca Carrain, ne sono rimasta davvero entusiasta, tanto che anche una foto è stata selezionata da Vogue.
Una leggenda metropolitana nella tua professione?
Che il vero fotografo scatto solo in manuale.
La pubblicità più originale?
Guardo poco, anzi non guardo la tv.