Alessia Clementi è un’artista poliedrica: illustratrice, ritrattista e decoratrice di interni. Ha lavorato inizialmente come grafica pubblicitaria presso una nota azienda romana portando a termine numerosi lavori per l’atelier Gucci, Autostrade s.p.a., Agip Petroli e Croce Rossa Italiana. Esce allo scoperto come pittrice, con una mostra personale nella ex sala consiliare del Comune di Soriano nel Cimino che la porta alla conoscenza del pubblico e della critica.
E da qui arriva l’esplosione come artista con la partecipazione e l’ottenimento di importanti riconoscimenti in ambito sia nazionale che internazionale.
Alessia, le persone semplici ispirate dalla poesia e dalla sfida creativa dell’immagine hanno sempre qualcosa da dire. Raccontaci i tuoi inizi nel mondo dell’Arte
Fin da bambina, avendo molto tempo a disposizione per ragioni che non sto a spiegare ora, ho spesso sperimentato quel senso di noia che mi ha spinta a cercare una via d’uscita. Da qui è nata in me la necessità di inventare continuamente nuovi giochi creativi, utilizzando carta, colori, pennelli, forbici, colla e matite colorate.
Si dice che l’arte a che fare con i nostri limiti e le nostre debolezze umane: la distanza tra noi e le nostre fragilità… Il tuo pensiero in proposito?
Al contrario, credo che l’arte abbia il potere di elevarci, allontanandoci dai limiti e dalle debolezze umane, mentre le nostre fragilità svaniscono, trasformandoci in esseri molto più vicini a Dio.
Che cosa hai imparato dai tuoi progetti artistici?
Dai miei progetti artistici ho imparato a dare sempre di più e a non pormi limiti.
Quali sono le sfide da vincere per una donna?
Preferirei non rispondere in quanto donna, ma come artista, alla pari di un uomo. Non vedo alcuna differenza: le sfide sono le stesse, indipendentemente dal fatto che tu sia uomo o donna.
I sogni si avverano se solo lo desideriamo abbastanza: è una delle citazioni più famose di Peter Pan…che cosa è rimasto de tuoi sogni adolescenziali? Com’eri a quell’età?
Dei miei sogni adolescenziali è rimasto tutto, del mio tempo per metterli in pratica, meno.
Qual è ora il tuo più grande desiderio?
Il mio desiderio è vivere in un mondo di pace, dove le persone siano in grado di percepire la grandezza del creato e di goderne, prendendosene cura e preservandolo per le future generazioni, invece di creare problemi inesistenti.
In che cosa senti di essere cresciuta?
Sento di essere maturata, cresciuta mai.
Qual è stata la parte più difficile da sostenere fino a qui?
Non ci sono mai state parti difficili, molto impegno e poi… sono stata fortunata.
Bellezza, moda, corpo, social: che rapporto hai con il giudizio degli altri?
Come per tutti, mi piacerebbe “piacere”, ma mantenersi sempre al meglio è un’impresa faticosa, direi un vero e proprio lavoro, stancante e logorante. Quindi, mi limito al minimo indispensabile per essere presentabile.
Perché l’amore non spacca più il cuore?
L’amore è qualcosa da condividere con una o più persone, ma spesso siamo travolti dalla frenesia della vita e dal nostro egoismo. Solo dopo ci rendiamo conto, spesso tardivamente che, quanto più diamo, tanto più riceviamo.
Quali sono le tre cose che preferisci in assoluto?
Tre sono veramente poche, ci sono tante cose che amo. Dovendo fare una cernita, direi la serenità, la mia famiglia e la libertà
La tua serata perfetta?
Sono una persona molto abitudinaria: mi piace accoccolarmi sulla spalla di mio marito e, immancabilmente, addormentarmi mentre lui rimane sveglio a guardare il programma che ho scelto io.
Che cosa ti suggerisce la parola “futuro”? Che cosa vedi davanti a te?
Vorrei vedere di più davanti a me ma la prospettiva ha un punto di fuga che si avvicina sempre di più. Quindi mi godo il momento.