A volte le cose partono bene e arrivano in modo semplice alla loro meta, altre invece richiedono tempo per capire dove vogliono veramente andare. In questi casi non penso mai che qualcosa sia davvero finito, li guardo e non sono soddisfatta. In questo caso invece penso che manchi solo una mano di grigio nella cornice esterna per rendere il tutto omogeneo.
by Eleonora Colomboni
Per Eleonora l’arte è il riflesso dell’anima che mostra la sua essenza attraverso i colori e le forme. Quando dipinge – confessa – esprime tutte le emozioni, il dolore, la rabbia, la passione, l’amore che ha nel cuore: ed è come affrontare tutte le paure e mettere davanti a sé, i limiti. Di più, scava nel suo intimo e a volte si rilassa. Altre volte si arrabbia. Altre ancora sogna. Ma dove trova le energie per fare così tante cose?
Magari la risposta è nella sua routine, in ciò che pazientemente ha costruito pazientemente. Le passioni più profonde hanno bisogno di gesti ma soprattutto di tanto amore.
La vita per una donna è un po’ come camminare sulla fune: il primo passo è più difficile e gli ultimi tre sono quelli in cui si rischia di più, perché pensa di essere già arrivata e non è ancora vero. Ci sono giorni in cui si ricorda il vuoto, il rumore del proprio respiro più forte della città. Non può esserci equilibrio senza l’unione del corpo e della mente. Alcune donne mettono i tacchi per essere autorevoli anche se dopo poco le gambe non reggono più.
Ma fa parte della femminilità. La femminilità è uno sguardo, un modo di porsi, è far uscire la propria essenza, femminilità è magnetismo e intelligenza. Ho sempre pensato che le tappe del percorso di una donna sono: lo sguardo incantato della bambina; la rivalità dell’adolescente; la pacificazione dell’età adulta…
Eleonora, che anima hanno le donne che dipingi?
Sono donne che hanno vissuto una vita piena. Piena di esperienze, di gioie ma anche di grandi dolori. Hanno un’anima inquieta, sfuggente che fatica a fidarsi delle persone. La maggior parte delle mie donne infatti guarda altrove, lontano e pensa a un passato o a un futuro che dovrà ancora arrivare. Hanno però anche una speranza, un brillare negli occhi che le rende vive e piene di voglia di fare e amare.
Che rapporto hai con il gruppo di donne che ritroviamo nei tuoi lavori artistici?
Ogni donna che dipingo porta con lei una parte di me, racconta una storia, vissuta, immaginata o sognata.
Ci puoi fare l’identikit di ognuna di loro e perché le hai scelte?
Sì, potrei ma sarebbe un lavoro lungo e anche piuttosto personale. Preferisco lasciare agli osservatori il piacere di pensare da soli quello che vedono loro nelle mie donne, vorrei che si immedesimassero loro in ognuna di loro. Sono solo la loro creatrice poi, dal momento che sono esposte diventano di tutti, è una cosa bellissima.
Che cos’è per te svelarsi?
Dipingere per me è svelarsi. La mia anima con i miei dipinti è messa a nudo. Tutto ciò che riporto su tela, in un modo o in un altro, parla di me.
Qual è il senso di essere un’artista oggi?
Premettendo che non mi reputo un’artista, ma una semplice amante della pittura. I miei dipinti non riportano nulla a livello politico o sociale ma sono più intimi e introspettivi. Non parlo del mondo in cui viviamo ma molto di più del mondo interiore. Ovviamente, però, i problemi che ci circondano non mi sono indifferenti, tutt’altro, cerco nel mio piccolo di lottare per la parità di genere, contro il patriarcato e contro tutto ciò che mina la libertà della donna e delle persone in generale.
Dalla pittura alla quotidianità: come reagisci davanti alle sofferenze che molte donne vivono in famiglia e nel mondo del lavoro?
Vorrei poter fare qualcosa di più: sono temi che mi toccano molto da vicino. Sono mamma di una bambina di undici anni e vorrei per lei un mondo migliore di quello che abbiamo e del quale spesso mi vergono. Credo che bisognerebbe educare i bambini nelle scuole all’empatia, al non giudizio, al rispetto per l’altro. Siamo ancora molto lontani dalla parità di diritti, le donne dovranno fare ancora molta strada prima di considerarsi davvero libere. C’è tanta ipocrisia nella nostra società.