Non spesso condivido qui i miei traguardi, ma questo non riguarda solo me, riguarda un progetto più ampio, riguarda tante donne valorose, riguarda la mia città, e la mia amata Sicilia, riguarda una storia bella che vale la pena leggere e conoscere.
Giorgia Tarascio
Giorgia sui social e non solo sei diventata la protagonista del riscatto delle donne, quasi fosse un film: come ti vedi?
Non mi definirei la protagonista, quanto più la portavoce. Come la frontman di una band. Al momento sembra che io abbia i riflettori puntati, ma in verità insieme a me coloro che producono tanta musica, le vere protagoniste, sono le tantissime donne, dai mille talenti, che si fanno strada per portare avanti progetti personali o coprire ruoli di rilievo nel mondo del lavoro, e che, soprattutto, hanno deciso di investire sul territorio Siciliano e su se stesse.
Sicule Will, una community di Donne Valorose?
Ci piace definirci così, il valore è qualcosa che ognuna di noi ha già dentro, un dono inestricabile dalla persona, e ciò che con Sicule Will ci proponiamo di fare è di tirare fuori il valore intrinseco di ogni donna e farlo brillare. Come un diamante, se lo si tiene al buio non si può apprezzare la sua brillantezza, bisogna portarlo alla luce per vederlo risplendere, e così con le nostre donne, tanti diamanti nell’ombra di una terra ricca di sole ma anche di tenebre. Ci proponiamo di portare alla luce i nostri talenti e farli risplendere.
Come è stata la ricerca del percorso ma soprattutto delle compagne di viaggio?
Sicule Will è nata organicamente da una conversazione tra donne nei corridoi di isola, il coworking che ho contribuito a lanciare. Da quella conversazione ho creato il primo gruppo whatsapp con la promessa fatta insieme alle altre ragazze, di usare il gruppo per confrontarsi, aiutarsi e realizzare insieme progetti culturali. Le ragazze si sono appassionate subito all’idea coinvolgendo altre amiche che condividono con noi lo stesso sogno. A oggi, siamo 5 ragazze che lavorano attivamente alla crescita del progetto: Giuliana Santoro (Events Planner, proprietaria di Villa Rigoletto il mio braccio destro), Grazia Giuffrida (Office Manager e consulente d’immagine, nel ruolo di tesoriera), Sara Cutrufelli (Social Media Manager freelance, è lei che cura l’identità social di Sicule Will) ed Anna Stellari (Psicologa e Mindfulness trainer, che gestisce le attività incentrate sulla crescita personale). La tribù a oggi conta 58 membri attivi, donne valorose che contribuiscono con i loro mille talenti a nutrire la Tribù e a farla vivere.
In questo territorio devi crescere in fretta, poi da donna è ancora più faticoso: lungo il percorso quale momenti vissuti hanno fatto la differenza?
Ho avuto la fortuna di studiare e formarmi professionalmente (ed umanamente) all’estero, il che mi ha portato a vedere il mondo con delle lenti più rosee e ottimistiche rispetto a quelle di molte altre mie coetanee.
L’esperienza di 4 anni in Olanda mi ha sicuramente insegnato che la parità di genere non è un premio ma un diritto incontestabile; che il duro lavoro ed il merito portano a raggiungere grandi risultati; che il successo non viene misurato ad ore lavorative ma a qualità di prestazione; che il work-life balance è un diritto del lavoratore che porta a grandi risultati soprattutto in termini di rendimento; che lavorare in un ambiente stimolante e creativo corrisponde ad una prestazione altrettanto vivace e creativa; che un leader insegna e trasferisce la sua conoscenza agli altri; che il “genere” (maschile o femminile) è solo uno stato mentale in cui ci si identifica, e che non ha niente a che fare con la genetica; che non siamo in competizione le une con altre donne, ma possiamo crescere insieme, come in una vera tribù. Ho portato con me questi insegnamenti ma mi sono scontrata con una realtà molto diversa da quella che avevo vissuto negli ultimi 12 anni. Ho preso molte batoste e delusioni, mi sono ritrovata a dialogare spesso con uomini di potere per cui l’idea di donna (soprattutto giovane, e del Sud) in carriera corrisponde all’immaginario di segretaria; dove la parola data non ha alcun valore, e dove i commenti sessisti ti seguono come un eco nel corridoio. Nonostante tutto questo, ciò che veramente ha fatto la differenza è stato il supporto delle altre donne, il confronto e la consapevolezza che di donne veramente in gamba ce ne sono tantissime; che molte di loro lavorano nell’ombra, ma lavorano sodo e portano a casa grandi risultati. Ho avuto l’onore di partecipare ad un pranzo per presentare il progetto di Sicule Will, alle Donne dell’associazione AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda). Un’occasione di grande confronto e crescita che ha nutrito la mia mente e riempito l’anima di coraggio dove ho avuto il piacere di conoscere donne di successo, che scrivono la storia ed il futuro dell’imprenditoria in Sicilia. Un’occasione di grande confronto e crescita, che ha nutrito la mia mente e riempito l’anima di coraggio. Ed è grazie all’esempio di queste donne che la voglia di restare al momento (a mia grandissima sorpresa) supera quella di ripartire.
Provo a immaginare la tua giornata: ti svegli, fuori tanta umidità. Ti lavi, una colazione veloce, il cellulare che vibra e che logora i pensieri: ma dove ho messo gli auricolari?. Poi finalmente tra una imprecazione e l’altra zigzagando nel traffico cittadino, finalmente arrivi all’entrata di un ufficio. Il tuo… Che bello, l’incubo è finito e ora puoi liberare la creatività. Cosa abbiamo tralasciato?
Mi vien da sorridere, questa si poteva essere la mia giornata tipo, nel mio immaginario circa due anni fa, quando vivevo ancora ad Amsterdam. Oggi ho fatto la scelta di tornare in Sicilia e dividere la mia vita in due binari paralleli, da un lato lavorare come freelance project manager e dall’altro insegnare yoga, Sicule Will è tutto ciò che succede in mezzo.
La mia giornata tipo: mi sveglio, bicchierone d’acqua, srotolo il tappetino e per circa un ora, un ora e mezza mi dedico alla pratica dello yoga. Doccia, caffè e via in terrazza (il mio ufficio) dove lavoro ai diversi progetti, tra cui anche Sicule Will. Fino al tardo pomeriggio, quando salto in macchina per recarmi in diversi spazi dove insegno yoga. La creatività ed il movimento sono parte integrante della mia giornata.
Tutte voi intorno al tavolo, si discute, si propone: come circolano le idee? Per stimolare la creatività che soluzione avete trovato?
Ho la fortuna di vivere da sola, in un piccolo appartamento vicino al mare, che è diventato il nostro headquarter. Sicule Will è un progetto che si scalda all’ora dell’aperitivo, tra un bicchiere di vino o una tazza di tè, dopo il lavoro tradizionale, ci riuniamo da me per confrontarci, creiamo delle bacheche visuali, facciamo ricerche ma soprattutto ascoltiamo tanto anche le idee proposte dalle ragazze della tribù. Leggiamo di attualità. Ci confrontiamo anche tantissimo con le altre realtà associative nate qui a Catania più o meno parallelamente a noi, ed è incredibile vedere tanto fermento in Sicilia.
Nelle storie che ho raccontato mi hanno confidato che per il proprio benessere c’è chi coltiva l’orto, chi dipinge, chi fa arrampicata, chi si lancia con il paracadute, chi esce in barca, chi ascolta la musica e chi, semplicemente, fa un riposino nella sala meditazione. Insomma, non è che si può sempre lavorare come schiavi…
La bellezza di Sicule Will è proprio la sua anima duale, serietà e impegno, allegria e leggerezza.
Se da un lato per noi Sicule Will sta diventato un vero e proprio lavoro con un impegno di ore settimanali degno di un part-time, dall’altro però le attività che proponiamo alla community e a cui prendiamo parte in prima persona sono sempre un mix tra formazione, crescita e divertimento. Come dicevo prima, uno dei nostri valori cardine è il work-life balance, l’equilibrio appunto tra lavoro e divertimento, cura di se stessi, crescita personale, ma anche coltivazione degli affetti (famiglia e amici).
Sei soddisfatta del risultato?
Dire che sono soddisfatta del risultato sottintende che siamo arrivate, e che stiamo raccogliendo i frutti, ancora la strada da fare per vedere un risultato concreto credo sia molto lunga. Posso tuttavia definirmi molto soddisfatta della direzione e del riscontro che stiamo riscuotendo, ma senza perdere di vista il vero obiettivo: dare ai progetti femminili ed alle donne Siciliane la luce che meritano, indirizzare le nuove generazioni verso la crescita culturale e portare innovazione in una terra meravigliosa e ricchissima ma che vive anni indietro rispetto al mondo contemporaneo.
Sei stata una bambina felice?
Moltissimo! Ho avuto la fortuna di avere due genitori che mi hanno amata tantissimo, che mi hanno educata al femminismo e all’indipendenza, che mi hanno fatto scoprire le meraviglie della Sicilia e che non mi hanno mai tappato le ali quando invece ho preferito andare via e cavarmela da sola.
I miei fratelli (siamo 4 due sorelle e due fratelli) sono stati per me i miei punti cardinali, dei pilastri da cui ho imparato tantissimo, con cui mi sono confrontata e con cui ho scoperto il mondo.
Essere la terza di 4 fratelli mi ha insegnato che niente è dovuto, che va bene accontentarsi, e che quello che desidero me lo devo guadagnare da sola, un grande insegnamento di vita!
Tuttavia, a sorpresa di come posso apparire oggi, ero una bambina molto timida ed introversa, che viveva molto nel suo mondo, ma credo sia stata questo profondo desiderio di inclusione che mi ha spinta a fondare Sicule Will, per dare ad ogni bambina la possibilità di essere inclusa, accettata nella sua unicità, gareggiare e vincere.
Sei una donna ambiziosa?
Non si era capito? Il mio segno zodiacale è il Capricorno, penso che questo dica tantissimo di me, qualcosa da cui sono sempre fuggita ma che oggi, da donna matura, ho compreso ed imparato ad accettare.
Come tutti i segni di terra sono legatissima alla mia, ma sono anche molto ambiziosa e miro dritta alla cima più alta, instancabile ed inesorabile.
Adesso passiamo alla domanda urticante: sei molto attraente. La tua bellezza ti ha aiutato?
Grazie per il complimento. Personalmente non ho mai pensato di essere così attraente da poter in qualche modo utilizzare il mio aspetto a mio vantaggio.
Purtroppo però mi è capitato di essere stata presa poco sul serio come professionista perché sembro più giovane dei miei appena compiuti 32 anni. Sicuramente il progetto di Sicule Will non ha niente a che fare con la bellezza esteriore, quanto più con il valore interiore.
Non puoi negare che hai fin qui vissuto di cultura, viaggi e relazioni sociali: di queste esperienze umane cosa conservi e cosa hai resettato?
Assolutamente! la Giorgia di oggi è il frutto di tutti i viaggi, culture e persone che ho incontrato nel mio cammino, tutte mi hanno insegnato molto ed oggi, non mi riesco più ad identificare solo con la cultura Siciliana/Italiana, c’è moltissimo altro dentro di me. Ogni paese in cui ho vissuto mi ha lasciato un pezzo di cultura, ed ogni persona un pezzettino di anima. Credo che il fuoco che arde dentro di me sia alimentato da tutte queste esperienze, a cui si sommeranno in futuro tante altre per mantenere viva la fiamma ho un fortissimo bisogno di cultura, viaggi e persone. Penso che uno dei miei pregi sia quello di saper dar valore alle relazioni umane e saperle coltivare nel tempo, cerco così di mantenere i rapporti anche a distanza, e di visitare una volta l’anno gli amici sparsi per il mondo. Certamente nei miei viaggi ho anche avuto esperienze controverse, ho incontrato persone che mi hanno ferita, ho perso amicizie, ho avuto degli scontri, ma non mi sento di resettare niente, perché le esperienze ed i momenti difficili sono quelli che mi hanno spinta a guardarmi dentro, a mettere in discussione i miei comportamenti, a rafforzare i miei valori e a crescere.
Mi sono fatto l’idea che Giorgia non balla mai da sola: che idea intrigante raccontarti in un romanzo. Non sei un po’ curiosa su cosa pensano gli altri di te?
E’ vero, mi piace circondarmi di persone ma non per vivere di attenzioni, quanto più per dar voce a chi da solo non riesce o parla piano. Al contrario di quello che può emergere da questa intervista, non mi piace molto parlare di me, preferisco raccontare le storie degli altri. Sono in realtà molto insicura, in passato cercavo sempre l’approvazione degli altri, spingendomi a dimenticare i miei bisogni pur di non scontentare il prossimo. Oggi preferisco non pensare a cosa pensano gli altri di me. Per me l’importante è cosa penso io di me, cosa vedo quando mi guardo allo specchio, se la mia bambina interiore guarda alla me adulta con ammirazione e orgoglio.
Per me la cosa più importante è non deludere la piccola Giorgia, che ha tantissimo bisogno di riscatto.