Ha studiato fotografia a Parigi e poi ha iniziato a sperimentare cosa potesse diventare la fotografia per lei. Giulia Bertaglia è una ragazza che vive in un paesino sperduto sulla collina torinese. Diplomata in turismo, a 17 anni ha scoperto la fotografia e ha capito, fin da subito, che era quello che voleva fare “da grande”. Racconta: “Ho fatto diversi corsi amatoriali/workshop qui in Italia, un corso breve di fashion photography alla Central Saint Martin di Londra e mi sono poi specializzata alla Spèos di Parigi in fotografia di studio”. Dal 2011 lavora come fotografa, facendolo nei ritagli di tempo. “Oggi ha deciso di abbandonare il lavoro e dedicarmi alla fotografia al 100% per farlo diventare definitivamente il mio mestiere”.
Le donne sono cambiate più volte in questi anni. In direzioni diverse, forse anche contraddittorie. Hanno abbandonato il focolare domestico e l’hanno rivalutato. Hanno invaso il settore pubblico e riscoperto, esaltato il privato: ma insomma, gli uomini cambiano nel tempo o sono sempre gli stessi? La risposta è difficile, forse impossibile. Ma un barlume di verità si comincia a intravedere anche attraverso la storia di Giulia. Gli uomini sono sempre gli stessi; ma le donne cambiano, altroché…
“Oggi fotografare per me significa respirare. Con la fotografia provo a suscitare emozioni, ma anche a immortalare la bellezza nascosta che si trova in ogni soggetto inconsapevole. Ciò che ricerco in ogni mio scatto è un’emozione, non per forza positiva. Definisco la mia fotografia “di pancia”: nasce dalle sensazioni del momento per poi svilupparsi ed evolversi”.
NATURA?
E’ un elemento che ricorre spesso nei mie scatti. Mi lascio affascinare e trasportare dalla sua bellezza. Ricerco nella natura la mia ragion d’essere.
FINE ART?
Amo il messaggio e lo studio che c’è dietro ad ogni scatto che diventa arte nella sua essenza più pura.
NUDITY?
Studio il corpo femminile in ogni sua forma e imperfezione, giocando tra luci e ombre, ricercando la femminilità e mai la volgarità.
Giulia il tuo “obiettivo” cosa riflette?
La bellezza. Vado sempre alla ricerca del bello, che non necessariamente è una ragazza oggettivamente bella. Mi catturano spesso i dettagli.
La fotografia è fatta di fatica, non di scandali. I talent creano illusioni e fanno danni. Cosa ne pensi?
Non guardo talent e, in generale, la televisione, quindi non posso esprimermi in merito.
L’odissea di un fotografo dell’anima?
Ci va tanta costanza, pazienza, perseveranza, determinazione. Che io non ho sempre avuto.
I segreti della creatività?
Ci fosse il segreto sarebbe fantastico e gli artisti non avrebbero i blocchi di creatività. Sicuramente bisogna cercare sempre stimoli e ispirazioni, che possono arrivare da ogni cosa. Per me la cosa fondamentale è guardare milioni di fotografie.
I centimetri di pelle, le curve, gli sguardi trasformano una ragazza in sex symbol: basta solo questo per sedurre attraverso l’obiettivo?
Direi di no.
Hai mai incontrato qualcuno/a che per una fotografia (o un selfie,) è disposto/a a fare pazzie?
Me stessa. Nel mio periodo di autoritratti, ho fatto diverse “follie” pur di portarmi a casa lo scatto. Come ad esempio, quella volta che alle 7.30 di una mattina di ottobre sono andata in un bosco, mi sono posizionata in mezzo a un piccolo ruscello e ho scattato solo con un lenzuolo addosso.
In cima ai tuoi desideri che cosa c’è?
Ovviamente la fotografia.
La tua lista delle 10 cose per cui vale la pena vivere?
Gli spettacoli che la Natura ci regala, fare quello che ci appassiona, viaggiare e vedere posti nuovi, i nostri affetti. A me basta questo.
Il piano B ce l’hai?
Sarò incosciente ma no. Non credo ne avrò bisogno.
Pregiudizi?
Una fotografa donna e giovane…
Cosa apprezzi di più nella quotidianità?
Le piccole cose.
Oggi noi siamo quello che fotografiamo?
Spero di no!
Che cosa non sopporti del momento storico che viviamo?
La mancanza di rispetto e gentilezza.
Una sconfitta che brucia?
Non mi sento di aver avuto sconfitte.
Cosa ti dà la carica?
Uno shooting che mi piace!
Il posto magico?
Casa mia!
Cosa ti emoziona fino alle lacrime?
Le Alpi innevate, un cielo stellato, l’amore. Ci sono tantissime cose per cui mi commuovo.