Prologo – Sai quanta gente ci vive coi cani
E ci parla come agli esseri umani
Intanto i giorni che passano accanto li vedi partire come treni
Che non hanno i binari, ma ali di carta
E quanti inutili scemi per strada o su Facebook
Che si credono geni, ma parlano a caso
Mentre noi ci lasciamo di notte, piangiamo
E poi dormiamo coi cani
Ti sei accorta anche tu, che siamo tutti più soli?
Tutti col numero dieci sulla schiena, e poi sbagliamo i rigori
Ti sei accorta anche tu, che in questo mondo di eroi
Nessuno vuole essere Robin
Cesare Cremonini / Davide Petrella
Il giorno che abbiamo deciso di intervistare Maria Laura Gui abbiamo dovuto fare i conti con il passato. Storie d’amore finite che i versi di questa canzone hanno riportato dolorosamente in superficie. Ma niente accade per caso. Neppure una telefonata. L’amore come il dolore, si può esprimere solo in versi. Se le canzoni come i video sono metafore, a che cosa rimandano nello specifico certi appuntamenti? L’intervista con Maria Laura aiuta a esplorare questi dettagli. A iniziare dall’anima.
Maria Laura dice che il viaggio che ha intrapreso dall’età di 20 anni, nel mondo della moda, le ha permesso di vincere la timidezza che aveva fin da bambina: “Mi ha insegnato nel tempo ad andare oltre le insicurezze e ad accettarmi con pregi e difetti. A un certo momento del mio percorso lavorativo ho avuto l’occasione di fare delle esperienze che mi hanno avvicinata al mondo dell’arte e mi hanno totalmente conquistata“.
Le foto che immortalano Maria Laura sono piccoli estratti di una storia: Trieste, Padova, Milano. Università, sfilate, fiere, cataloghi, presentazioni, eventi, moda, viaggi, video cult con Cesare Cremonini. Questo e molto altro.
“La verità è che per riuscire a crearsi il proprio spazio, non occorre per forza fuggire dalla propria terra, anche se ammetto che spesso lo straniero viene apprezzato comunque di più, ma unendo impegno e determinazione si possono avere belle soddisfazioni nel proprio paese. Di sicuro, bisogna avere delle caratteristiche fisiche richieste, ma anche capacità di non abbattersi davanti ai no e riuscire a essere un po’ manager di se stesse”.
D’accordo, anche se la moda spesso ci ha riservato brutte sorprese e storie poco nobili. Abbiamo visto fotografie banali, in cui tutti i valori si svalutano che se li avesse dovuti commentare Friedrich Hölderlin in termini poetici avrebbe scritto: “I valori non sono, semplicemente valgono”. Ma ci sarà stato qualcosa che ti emoziona? “La fotografia che più mi piace è quella che in cui si interpreta, una storia, una scena o un personaggio, mettendo in atto una sorta di recitazione statica. Certamente questo tipo di fotografia, unita all’esperienza del video musicale, mi hanno aperto gli occhi verso il mondo della recitazione“.
E nella vita privata Maria Laura è più cervello o cuore? “Sono sempre stata decisamente più cuore, il quale ci fa prendere decisioni in maniera più istintiva, portandoci però a commettere anche dolorosi sbagli. Poi, di sicuro, l’esperienza e il passare degli anni d’età, aiutano molto a imparare a far entrare in gioco anche la ragione… nel mio caso, però, non proprio sempre: la natura di una persona è difficile cambiarla del tutto“.
Lezione di stile? “Essere se stessi, non vestire i panni di altri, non atteggiarsi, meglio rimanere umili“.
Ma quali sono le priorità di Maria Laura? “Stare bene con se stessi, che comporta volersi bene, e dedicarsi con costanza e impegno alle proprie passioni; cosi facendo si ottengono relazioni e affetti più sani e un lavoro che porta soddisfazioni. Il mio sogno è sempre stato quello di esprimere ciò che sentivo e pensavo: da bambina ho cominciato con la danza, per poi passare alle sfilate, arrivando a innamorarmi dell’interpretazione, grazie al lavoro di modella e all’esperienza del video musicale“.
Ma non solo. Il suo impegno per migliorare le sue competenze artistiche ha fatto sì che iniziasse a studiare recitazione. E presto la vedremo in azione.
Ci piace questa sua energia perché i sogni vanno nutriti come una piantina verde sperando possa nascere un giorno una rosa rossa, avrebbe detto Lucio Battisti. Mai arrendersi. Maria Laura da questo punto di vista è fortunata: non tutti hanno le idee chiare su quello che si vuol fare da grande. Lei, invece, lo sa molto bene. E questo è già la metà del lavoro. Ma per essere completa, perfetta, quanto è distante? “Ancora un po’… desidero una famiglia e dei bambini e ricevere soddisfazioni dalla prossima avventura lavorativa che sto per iniziare!“