Mitzi Simonetti: Attraverso l’arte manifesto il miglioramento interiore che volge verso la bontà

Mitzi Simonetti nasce a Roma dove vive e lavora. Approda alla pittura nel 2000, fino a quel tempo aveva sperimentato altre forme d’arte. Autodidatta approfondisce la tecnica nel 2022 con il Maestro Alessandro Marziano. La pittura diventa parte del suo lavoro integrandosi alla sua attività di albergatrice. 

Mitzi ti definisci una che esplora la femminilità, dando vita alle sfumature del mondo interiore femminile attraverso la mia poetica visiva. Se c’è una cosa che resiste al tempo è l’amore: svelaci la fonte di tanta energia…

L’amore è come una sorgente inesauribile di energia, una forza che permea ogni aspetto della vita. La sua fonte risiede nella capacità di connettersi con gli altri, nell’empatia, nella compassione e nella volontà di condividere momenti ed esperienze con coloro che amiamo.

Descriviti in tre aggettivi?

Creativa, intuitiva, appassionata.

Parliamo della tua indole, e quindi delle tue radici… Da cosa nasce la passione per la pittura?

La passione per la pittura nasce per caso a 30 anni, inconsapevole di saper disegnare. Autodidatta ho fatto la mia prima mostra personale“ Donne Fatali” segnalata da Vittorio Sgarbi e promossa da IncontrArte a cura di Maurizio Caprara e Francesco Libè a Piacenza nella sede La Casa dell’arte al Teatro – Palazzo Scotti di San Giorgio. Ho scoperto nella pittura il modo per scappare da questa dimensione in cui non ti nascondo mi sento di appartenere poco. Con la musica  non mi succedeva, ho studiato pianoforte e componevo musica fin da bambina, ma non perdevo il senso del tempo  ed era più un passatempo. Con la pittura invece scendo in un mondo meraviglioso e di speranza. La passione è dettata dalla missione che sento dentro cioè trasmettere emozioni positive attraverso un’arte figurativa semplice senza troppi concetti complessi e contorti a ritroso.

Chi sono le donne che tu immortali? Tutti bellissime o ti piace la diversità dei corpi e dei volti?

Le donne che immortalo sono una variegata rappresentazione della femminilità. Oggi la femminilità in una donna viene sovente riconosciuta nella capacità di sedurre. Per quanto mi riguarda andrebbe riconosciuta nella gentilezza, l’accoglienza, la bontà di animo. Ormai sono poche le donne gentili; una grande componente maschile permea la figura femminile e io voglio ripristinare nelle mie donne dipinte  quella parte gentile, pura, fragile andata perduta e ritenuta ‘antica’. È un processo che sto facendo ed è in divenire, cerco di  resistere all’influenza della società e ai concetti che ne derivano, non è facile!

L’arte aiuta a capire la propria indole. Hai mai sentito la pressione di raggiungere determinate tappe nella vita personale?

La mia indole la capisco attraverso il percorso spirituale che intraprendo da anni, un antico Qi gong che insegna a vivere allineandosi ai tre principi fondamentali dell’universo: Verità, Compassione e Tolleranza. Attraverso l’arte invece manifesto il mio miglioramento interiore che volge verso la bontà. Il mio obiettivo è imprimere sulla tela qualcosa che trasmetta positività. La materia è anche energia e quando si hanno pensieri puliti e benevolenti le immagini impresse sulla tela porteranno un’energia positiva e benefica. La pressione di raggiungere determinate tappe nella vita personale può essere presente, ma cerco di canalizzare questa energia in modo creativo e positivo attraverso la mia arte.

La libertà è un concetto molto complesso: la tua idea di libertà in cosa consiste?

La mia idea di libertà consiste nell’esprimere pienamente se stessi, seguendo  il proprio cuore, e vivendo in maniera autentica.

Che fine hanno fatto i tuoi desideri di bambina e che cosa desideri per il futuro?

I desideri di bambina sono sempre presenti dentro di me, anche se trasformati e arricchiti dalle esperienze maturate nel corso degli anni. Per il futuro, desidero continuare a crescere artisticamente, ispirare gli altri e contribuire positivamente al mondo che mi circonda.

 

L’obiettivo più importante da centrare, adesso qual è?

L’obiettivo più importante al momento è approfondire la mia ricerca artistica e raggiungere una maggiore consapevolezza di me stessa e del mio lavoro, per poter comunicare in modo ancora più autentico e empatico attraverso la mia arte.