Dall’obiettivo alla tela. TD’21. è una visual artist contemporanea ha iniziato il suo percorso creativo come fotografa e spesso la macchina fotografica è ancora la sua fonte di ispirazione. Autodidatta, ha affinato le sue capacità attraverso la sperimentazione sviluppando uno stile unico, riconoscibile e altamente emotivo.
Humour e satira sono gli strumenti con cui commenta la cultura in maniera irriverente e inaspettata, prendendo immagini note e trasportandole in contesti inusuali per sfidare le nostre concezioni su ciò che è normale e universalmente accettato. La sua cifra stilistica si contraddistingue per l’uso di colori brillanti, spesso in contrasto con immagini in bianco e nero e questa combinazione rende i suoi lavori visivamente impattanti ed emotivamente dirompenti.
Dalle sue opere si evince il profondo interesse che TD’21 nutre per la commistione di arte, cultura e società.
Ti definisci una visual artist contemporanea che ha iniziato il suo percorso come fotografa e spesso la fotografia la tua fonte di ispirazione. Se c’è una cosa che resiste al tempo è l’amore: lo ritrovo nelle tue opere. Svelaci la fonte di tanta energia…
Si, è vero che la fotografia mi ha dato un input importante per la mia arte, anzi mi ha aperto le porte in questo mondo magico. Senza aver fatto nessun studio dedicato all’arte o alla pittura a queste cose mi ha insegnato la fotografia: non vedevo più le cose come le vedevo prima, ma guardavo come cambiavano i colori con la luce, dove cadevano le ombre e si comparivano i reflessi. A parte di questo, ho preso tanta ispirazione dai fotografi della vecchia scuola come Henri Bresson, Eliott Erwitt, Robert Doisneau con loro sensibilità di catturare i momenti pieni delle emozioni vere (che purtroppo adesso nell’epoca digitale tutto sta diventando troppo artificiale e privo di anima), eccentrico e provocante Helmut Newton, il fotografo di moda, mi ha ispirato per creare un’opera “Sunny Bunny” … E per quanto riguarda l’amore… eh l’amore è tutto… Senza amore è impossibile coltivare una cosa bella…
Descriviti in tre aggettivi?
Solo in tre? Non riuscirò mai a racchiudere la mia personalità solo in tre aggettivi. Ma ok se devo proprio distinguere le mie tre più importanti caratteristiche direi: ironica, diretta e sensibile, penso che si notino anche nelle mie creazioni.
Parliamo della tua indole, e quindi delle tue radici… Da cosa nasce la passione per la pittura?
Bella domanda, visto che questo percorso ho iniziato non così tanto tempo fa, cioè in 2021 (ecco perché 21 appare nel mio nome artistico). Mi ricordo solo che ero capace a disegnare sin da piccola e che mi facevano sempre complimenti ma non riesco a ricordare cosa mi piaceva dipingere, non ho neanche un piccolo archivio dei miei disegni, non ho mai sognato o pensato di scegliere questa strada. Dieci anni fa la mia amica dopo aver visto il mio disegno di leone sul mio Instagram che gli è piaciuto molto mi ha regalato un mini set per pittura che non l’ho neanche spacchettato e ovviamente tutte le vernici si sono seccate, una volta anche il mio fratello mi ha detto la frase: “Tanya riprendi a disegnare”, ho pensato “perché me lo dice?” che non l’ho presa sul serio, forse sapevano già qualcosa. Comunque questa passione era nata solo 3 anni fa quando il mio amico fotografo mi ha chiesto di dargli la mano che doveva fare delle foto delle opere d’arte di uno noto collezionista milanese. Era li che è nato l’amore per l’arte, quando ho visto tutte le opere dal vivo, dei grandi maestri come Warhol, Basquiat, Hirst e tanti altri. Cosi ispirata ho trovato nel mio armadio un gilet denim e ho deciso di pasticciarlo, così era nata la mia prima pop art creazione (Snoopy seduto sulla scatola di zuppa di Andy Warhol). Io sono fatalista, penso che tutto quello che deve succedere succederà. Tutto arriva nel tempo giusto. Dovevo fare la mia esperienza per capire cosa voglio fare davvero nella vita, dovevo fare gli errori, lavori che non mi piacevano, maturarmi per iniziare bene questo percorso, evitando delusioni e burning out.
Chi sono i personaggi che tu immortali? Tutti bellissime o ti piace la diversità dei corpi e dei volti?
Ammiro tanto le persone con una forte personalità, con carattere, che hanno il carisma insieme a questo mi piace anche l’estetica del corpo femminile e questo che cerco di rappresentare nelle mie creazioni. Per me anche importante di raccontare una piccola storia, fornire qualche messaggio, o almeno una interazione del personaggio con un altro oggetto. Per esempio non riesco a dipingere solo un cavallo, si è un animale bellissimo ma per me deve avere qualche caratteristica particolare che lo distingue dagli altri e cosi con tutti gli altri personaggi. In effetti tutti i personaggi che ho dipinto come se fossero i miei bambini li amo tutti.
L’arte aiuta a capire la propria indole. Ha mai sentito la pressione di raggiungere determinate tappe nella vita personale?
No, per fortuna non ho sentito la pressione. Ma non sto dicendo che non c’era mai la pressione, per me ho preferito di ignorarla. Volevo sentire soddisfatta me stessa in primis, ma non gli altri.
Per me nella vita è bene alzarsi con la fame, e non solo a tavola: non bisogna esaurire le nostre passioni. Le priorità nella tua quotidianità?
Essendo una persona che si annoia abbastanza velocemente, ogni tanto mi vengono nella testa queste paure e dubbi: “e se un giorno mi sveglierò e capirò che quello che mi piaceva fare che amavo non mi piace più…” Sarà una tragedia? Purtroppo non sono quel genere dell’artista che appena vede la tela gli vengono spontaneamente delle idee. Devo essere ispirata, poi analizzo tutto, faccio un mini brainstorming con me stessa e poi parto se mi sento convinta. Per qui bisogna staccarsi a volte anche se sei impaziente di iniziare un nuovo progetto, finché non sono sicura preferisco ad aspettare. E a dire la verità questi momenti di attesa possono essere abbastanza ansiosi: “e se ho già esaurito tutte le mie idee?”
La libertà è un concetto molto complesso: la tua idea di libertà in cosa consiste?
La Liberta … è la mia parola preferita… ero sempre un po’ anticonformista. Per me tutte le regole e le norme esistono per essere infrante (nei limiti della legge ovviamente). La liberta per me è prima di tutto la possibilità di permettersi di essere se stessi, di fare quello che ci piace e che sentiamo di fare ma non quello ci che imporre la società, i genitori, parenti, amici etc etc Per quello mi piace arte. Arte non ha mai dei limiti. Arte non ci dice mai cosa dobbiamo/possiamo fare.
In quest’epoca la violenza sulle donne compare sempre di più nei notiziari: dal tuo punto di vista è dovuto alla mancanza di regole? All’educazione della famiglia? Alla percezione del corpo femminile nell’immaginario odierno?
Stiamo toccando un argomento molto delicato che, insieme con la politica, preferivo sempre di evitare. Comunque secondo me sta crescendo la violenza in generale e non solo sulle donne. Per me il mondo sta peggiorando, stanno cambiando i valori, l’alcol e la droga sono ad accesso libero, la gente sta diventando più cattiva, insoddisfatta con tutto e invece di costruire qualcosa o almeno salvare, distrugge; c’è un mix un po’ di tutto che può influenzare. Io non conosco la statistica su questa violenza, bisogna vedere caso per caso perché, nn voglio offendere nessuna, ma parliamoci chiaro, anche la donna a volte può agire come un provocatore.
La moda come la politica oggi dipende molto dai social media. Che cosa pensi di questa rivoluzione digitale?
Io non seguivo mai la moda e le tendenze, e se seguivo giusto per capire cosa indosseranno tutti ed evitare a comprarmelo))) è vero che social media ha un enorme impatto, soprattutto con la crescita cosiddette “influencer” e a volte le persone cercando di essere in trend perdono le loro personalità indossando un determinato capo, anche se non le sta bene il colore, o questo stivale rende la gamba più corta, e si nota che non si sentono a loro agio, ma tutto questo non importa perché è di moda. Infatti questo tema mi ha ispirato per creare l’illustrazione “Consumer or a Slave?”, rappresentando tutti questi “prigionieri della moda”. Per me è più importante trovare il proprio stile, quello che vuole la tua anima, il tuo corpo, che valorizza la tua personalità e il tuo carattere. Forse questo mi ha coltivato mia mamma che mi cuciva i vestiti quando ero più piccola. Io sceglievo un modello, poi andavamo insieme a scegliere i tessuti ed ero una bambina più felice al mondo perché nessuna non ha avuto un vestito uguale al mio.
Che fine hanno fatto i tuoi desideri di bambina e che cosa desideri per il futuro?
Da bambina mi immaginavo sempre sul palco, e mia mamma mi ha mandato a fare la danza. Cosi ho dedicato quasi 9 anni a un’altra forma d’arte, che poi ho dovuto di smettere perché con la mia altezza è diventato scomodo e traumatico. Poi ho deciso che voglio diventare una giornalista e ho trovato lavoro come stagista in un locale giornale poiché ero seriamente intenzionata a frequentare la facoltà di giornalismo, ma dopo aver scritto 5 o 6 articoli ho capito che mi mancava un po’ di avventurismo, una sorta di rischio cosi come immaginavo sempre questo mestiere nella mia testa. Anche vedendo i miei testi tanto modificati dall’editore il mio entusiasmo se n’è andato. Adesso per fortuna sono più stabile e sicura con i miei desideri. Con l’arte ho ritrovato la pace dentro di me che non l’ho avuto da tanto tempo per qui rimango fedele a questa mia scelta.
L’obiettivo più importante da centrare, adesso qual è?
Tutti l’obiettivi come i sogni: li devi tenere per sé. Preferisco parlare solo di quelli obiettivi che sono già riuscita a raggiungere. Ma la cosa più importante che ho capito è che dobbiamo essere persistenti in ciò che ci piace, che ci rende felici anche nei momenti quando ti sembra che non funzioni nulla, quando tutto quello che fai ti sembra inutile, – questi momenti è una vera prova per te e per le tue passioni. Bisogna imparare ad amare anche i tuoi fallimenti, senza di loro non crescerai mai, se non stai fallendo non stai innovando. E sono veramente grata a tutte le persone che in qualche modo partecipano e mi danno la mano in questa fase iniziale del mio percorso artistico, – il momento più difficile e sfidante, non do niente per scontato. Detto ciò, sicuramente continuerò a studiare me stessa e conoscermi meglio tramite arte, questo obbiettivo rimarrà sempre più importante, continuerò a cercare i nuovi modi per liberare la mia creatività.