SCATENO & FEDERICO: CHE BELLEZZA QUESTA POLITICA UN PO’ COME GIUDA NELL’ORTO

A proposito di siccità e “stress idrico” a Messina. Ad aprile 2024, è stata stipulata una convenzione fra Palazzo dei Giurati, l’Amam, la società pubblica che gestisce il servizio idrico a Messina, e Siciliacque, l’azienda che gestisce l’acquedotto Alcantara. Per garantire 60 litri di acqua al secondo in più a Taormina per il periodo estivo, andando a soddisfare i bisogni di residenti e turisti che, caso contrario resterebbero a secco.

L’acqua bypassata al Comune di Taormina, verrebbe in seguito restituita da Siciliacque ad Amam attraverso la condotta dell’Alcantara.
Tutto ciò, si è detto, non avrebbe intaccato le risorse idriche destinate alla città di Messina, garantendo un approvvigionamento idrico extra a Taormina. Ma è proprio così, visto il razionamento dell’acqua imposto ai cittadini messinesi, imputato alla “siccità e allo stress idrico”? E’ estate anche a Messina ed è “normale” (come lo è per Taormina), che i consumi d’acqua aumentino, quindi sarebbe opportuno che l’amministrazione Comunale di Messina e l’Amam sul punto facessero chiarezza.
L’Amam, in questa situazione di “stress idrico”, sta continuando a dare acqua a Taormina, togliendola a Messina? Se si, Siciliacque sta “restituendo” l’acqua bypassata a Taormina? La presidente dell’Amam aveva detto, tra l’altro, che anche grazie a questo accordo, si sarebbe potuto fare affidamento sulla “costante operatività della condotta di Siciliacque che assicurerà all’Azienda una pronta disponibilità d’acqua in caso di necessità, garantendo un approvvigionamento idrico tempestivo”. Ciò, sta avvenendo?
bilgiu