BASILE & DE LUCA: LO STATO DELLA RETE IDRICA IN CITTÀ …

Messina – L’attuale situazione della rete idrica cittadina, com’era prima del 2018, ovvero prima che si insediasse l’amministrazione De Luca e com’è oggi.

L’opera di risanamento dell’AMAM avviata, i progetti finanziati e quelli in fase di approvazione, e ancora le responsabilità dei Governi regionali.

La conferenza stampa congiunta del sindaco di Messina Federico Basile e di quello di Taormina Cateno De Luca convocata per chiarire ancora una volta i termini della convenzione tra Taormina e Siciliacque ha toccato diversi argomenti e ha rappresentato l’occasione per fotografare lo stato delle reti idriche in città.

“In questo momento complicato per tutta la Sicilia, che vede anche una parte della città di Messina in sofferenza a causa delle crisi idrica, ha detto in apertura De Luca, ci tocca dover rispondere ad accuse e tentativi di mascariamento. Ma siamo abituati a rispondere senza timore… E oggi ancora una volta vogliamo anche ricordare cosa ha fatto l’amministrazione De Luca prima e quella Basile dopo. Sul tema dell’acqua non accettiamo speculazioni. Ho promesso l’acqua h24? Ho fatto di più. Ho preso un impegno avviando un processo che è passato dal risanamento dell’azienda.  Quando sono diventato sindaco a giugno 2018 il quadro ereditato era disastroso.

 

  • L’EROGAZIONE MEDIA DELL’ACQUA ERA LIMITATA A 12/13 ORE AL GIORNO;
  • L’AMAM ERA PROSSIMA AL FALLIMENTO CON OLTRE 50 MILIONI DI EURO DI DEBITI, DI CUI 39 MILIONI GIÀ SOGGETTI A PIGNORAMENTI ESECUTIVI DA PARTE DELLE SOCIETÀ FORNITRICI DI ENERGIA ELETTRICA;
  • NON ESISTEVA ALCUN PROGETTO PER L’INDIVIDUAZIONE DI FONTI ALTERNATIVE DI APPROVVIGIONAMENTO IDRICO;
  • NON C’ERA NESSUN PROGETTO PER IL COMPLETAMENTO DEI SERBATOI;
  • NON ERA STATO PREVISTO ALCUN PIANO PER LA RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE IDRICA;
  • NON ESISTEVANO PROGETTI PER LA MESSA IN SICUREZZA E LA RIQUALIFICAZIONE DELLE GALLERIE E DEI POZZI DI APPROVVIGIONAMENTO.”

 

” In questi anni, ha spiegato il sindaco Basile, noi abbiamo messo mano a tutto questo risanando i conti e avviando una programmazione che oggi  ha consentito di avere un parco progetti già finanziati e in fase di  realizzazione pari a oltre 35 milioni di euro.

 

Abbiamo quindi avviato un percorso guardando a quell’obiettivo e mettendo in campo interventi e risorse che nessuno per oltre 30 anni aveva mai fatto, è ovvio che sono necessarie le risorse economiche. Ci servono altri 50-60 milioni e non possiamo ignorare le scelte del governo regionale e nazionale che hanno dimostrato di avere altre priorità.”

Rispetto alla convenzione tra Taormina e Siciliacque e al ruolo di vettoriamento di AMAM il sindaco di Taormina De Luca ha voluto chiarire ancora una volta i termini della convenzione.

 

” Taormina, ha affermato De Luca, non prende l’acqua a Messina. L’acqua che Siciliacque fornisce è di Taormina. Non è mai stata destinata a Messina. Amam svolge, lo ripetiamo per l’ennesima volta, ruolo di vettoriamento. Basta leggere la convenzione per comprendere anche perché.

Siciliacque effettua il servizio di fornitura idrica all’ingrosso a favore del Comune di Taormina tramite l’acquedotto Alcantara ed al punto di consegna sito in c.da Cuculunazzo.

Il suddetto sistema, tecnicamente, non consente un incremento della fornitura idrica che soddisfi le esigenze del Comune ed ecco perché si è trovata questa soluzione tecnica.

Una soluzione tecnica che ci ha consentito anche di risparmiare risorse idriche potendo contare su un punto di approvvigionamento più vicino al centro abitato di Taormina che per effetto di “caduta” dell’acqua arriva ad una pressione tale da soddisfare il fabbisogno cittadino. Con questa strategia di vettoriamento abbiamo attuato un’efficace strategia di gestione delle risorse idriche da parte del Comune di Taormina, che con soli 15 l/s dall’acquedotto di Fiumefreddo riesce a evitare carenze idriche e a far risparmiare oltre 35 l/s a Siciliacque.

Tuttavia, la crisi climatica limita la capacità di Siciliacque di fornire acqua in eccesso ai comuni, incluso Messina, che potrebbe trarre vantaggio da questa disponibilità extra. La crisi climatica, quindi, ha un impatto diretto sulla gestione e distribuzione delle risorse idriche, rendendo la situazione ancora più complessa.

Oggi abbiamo ancora una volta voluto chiarire questi aspetti mostrando anche i numeri perché non possiamo accettare strumentalizzazioni politiche. Ci aspettavamo i detrattori e anche gli autori di questo ennesimo sciacallaggio politico, ma hanno preferito stare sotto l’ombrellone”.