Alla qualità dei Servizi sociali Messina ha dedicato speso più di una mission: il sentimento a mano armata, potrebbe essere il titolo del "dramma". Quasi si trattasse di un ciclo di film che segna la storia della burocrazia nello Stretto. Ogni stagione ha i suoi alti e bassi: i servizi sociali però – da queste parti – regalano solo dati allarmanti nonostante oggi ci sia uno capace come Dario Caroniti. Ma soprattutto, vittime indifese. Le cronache raccontano di barboni scomparsi nell’ombra; di anziani abbandonati al loro triste destino; di minori sempre più a rischio. Eppure le risorse destinate ai servizi sociali ci sono, eccome. E allora, di chi è la colpa – se c’è una responsabilità da ricercare – se la mission quasi sempre fallisce? Sarà forse colpa dell’indifferenza che avvolge la società tra una crisi e l’altra? O magari chi amministra pensa davvero che le vittorie elettorali diano il diritto di confezionare una Giunta di nani? E pazienza se ogni tanto si scopre che il Sistema ha fallito nella sua opera di tutela e salvaguardia delle fasce deboli e dunque indifese. E qui nasce il vero cruccio perché mai come in queste occasioni si scopre che la politica è orfana di amministratori capaci. Le nobiltà d’animo nel Sistema Messina nascono da furiose mischie di mignatte attorno alla carne fresca di un grosso business sia esso sanitario che di recupero sociale. In tutta onestà dubitiamo che a molti di loro interessi sul serio il destino di barboni, drogati, prostitute, sbandati, altrimenti quotidianamente non prenderebbero a pedate impiegati, precari, studenti, pazienti, regole e Codici. Per una città come Messina finita in ostaggio di lobby e potentati, liberarsi degli scheletri nascosti nei loro cimiteri con l’aiuto di solidarietà e cultura, rappresenta l’ennesima bugia da regalare ai posteri. Vogliono farci credere che sono tutte persone civili e timorate di Dio. Ma la verità è che i reati contro la pubblica amminstrazione sono spesso perseguitati poco e male. Gli arricchimenti illeciti, la corruzione e gli abusi dei potenti messinesi sono un Sistema di comportamento, non un’eccezione. E non basta un Dario Caroniti a salvare le Istituzioni.