In una città in cui accade CHE:
• manca da 1 anno e mezzo un bando per la manutenzione ordinaria delle strade che, tra le altre cose, ha prodotto e continua a produrre ripercussioni occupazionali sugli ex lavoratori della ditta “CEA”;
• si faccia emigrare presso altri lidi il massimo Dirigente responsabile dell’Area Tecnica, l’ing. Pizzino (che ha già preso servizio al CAS da una settimana), lasciando scoperto un ruolo fondamentale per la programmazione e l’esecuzione degli interventi di manutenzione stradale;
• l’emergenza strade sia ormai ben diffusa in buona parte del territorio comunale ridotto ai minimi termini;
• si abbia già a disposizione un congruo bottino da impiegare per la riqualificazione di molte arterie cittadine (alla data del 18 novembre scorso erano già 600.000 euro le somme disponibili ma che ora, dopo 1 mese e mezzo, saranno certamente di più);
non si riesce a comprendere come ancora Palazzo Zanca non si esprima su tempi, luoghi e modalità di esecuzione dei prossimi necessari interventi!
Il preziosissimo ticket d’attraversamento, infatti, che continua la sua “missione” risarcitoria per la città da decenni “violentata” dal traffico gommato pesante, è rimasto ormai l’unica fonte economica che può consentire all’Amministrazione di rendere più sicure e decorose le nostre strade.
Il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni, perplesso per il recente “modus operandi” di Palazzo Zanca nella scelta delle strade da riqualificare, chiede già da tempo di conoscere quando, dove e come verranno effettuati i prossimi interventi.
Gioveni, infatti aveva giudicato del tutto improprie le ultime scelte di intervenire in via Santa Maria Alemanna, via Giordano Bruno, via Trieste e via Industriale che, oltre a non apparire così palesemente deteriorate, non sembravano essere affatto delle strade soggette al transito di mezzi pesanti (requisito che giustificasse l’utilizzo dell’ecopass). Ecco perché il consigliere, ritenendo tuttavia assolutamente ingiustificati questi ritardi, chiede che venga al più presto redatto e reso pubblico il prossimo cronoprogramma degli interventi, auspicando che in questo rientrino prioritariamente anche le seguenti arterie:
1. la corsia mare-monte del viale Europa, lasciato come è noto scandalosamente a metà anche per effetto del dirottamento delle somme verso il percorso interessato dal Giro d’Italia;
2. la via Baglio, la lunga e trafficatissima arteria che costeggia il perimetro del Gran Camposanto, ridotta a un “colabrodo”;
3. il tratto della via Comunale Camaro compreso fra l’incrocio con la via Santa Marta e il bivio per Bisconte, la cui carreggiata fa invidia alle più classiche “montagne russe”.
4. la via Gerobino Pilli, sempre più martoriata dal passaggio dei Tir di una ditta di trasporti che, avendo sede a Messina Due, utilizza la via principale di Camaro S. Paolo come servitù di passaggio.