Un nuovo palazzo di 10 piani nel rione Carrubbara? “OMICIDIO” VIARIO E URBANISTICO!

Il progetto per la realizzazione di un nuovo palazzo a 10 piani fuori terra nel rione Carrubbara è da considerarsi assolutamente inopportuno per il contesto viario da “terzo mondo” che grava in tutta la zona a monte dell’Ospedale Piemonte!

Questa la netta posizione del consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni, che presenterà subito un ordine del giorno in Consiglio per chiedere a tutti gli uffici tecnici preposti al rilascio delle necessarie autorizzazioni, di valutare e approfondire meglio l’intero progetto, attraverso un confronto anche con la Circoscrizione che meglio conosce le diverse problematiche nella zona.

Non volendo assolutamente entrare nel merito prettamente urbanistico relativamente ai nuovi carichi che si potrebbero determinare con la nuova costruzione, e nel ribadire che si vuole certamente credere nella bontà e nella trasparenza del progetto circa le incombenze di natura tecnica e amministrativa cui i progettisti hanno dovuto assolvere, Gioveni evidenzia l’assoluta incompatibilità e la palese eterogeneità tra gli eventuali nuovi insediamenti abitativi e la viabilità esistente nella zona, che risultando inserita in un contesto urbanistico fortemente critico, non può essere ulteriormente appesantita con l’innesto di nuovi nuclei e abitazioni.

A supporto di queste legittime considerazioni, il consigliere ricorda come la zona in questione (via salita villa Contino, via Brenta ecc.), oltre ad annoverare la presenza degli ambulatori dell’Ospedale Piemonte che inevitabilmente producono un quotidiano andirivieni di utenti e quindi di auto, rappresenti anche di fatto la parte finale di un “imbuto” stradale nel quale si riversano giornalmente tutte le centinaia di famiglie residenti nel villaggio di Messina Due e dintorni, senza considerare anche il fatto che risulta ancora in itinere il percorso tecnico e amministrativo già avviato fra enti per tentare di abbattere il muro dell’ex lebbrosario che, come è noto, pregiudica ulteriormente la già precaria viabilità determinando sotto il profilo viario il più classico dei “budelli” stradali.

Si consideri, infine, che l’eventuale innesto del nuovo flusso veicolare sul viale Europa proveniente dal rione Carrubbara non potrà che influire negativamente sulla già caotica viabilità nella centralissima arteria (specie in un punto nevralgico come l’ingresso del Pronto Soccorso del Piemonte), con conseguenti rischi per la pubblica sicurezza.

Alla luce di tutto ciò, quindi, e aspettando anche il nulla osta antisismico del Genio Civile, Gioveni ammette di condividere le perplessità già espresse sulla questione dall’ingegnere capo Gaetano Sciacca e auspica che in questo ennesimo caso di espansione edilizia in città prevalga, oltre che la competenza tecnica, anche e soprattutto il buon senso.