La Commissione Verifica poteri dell’Assemblea regionale siciliana ha nei fatti detto no alla dichiarazione di incompatibilità nei confronti del deputato del Pdl Giuseppe Buzzanca, sindaco di Messina. L’esponente politico, quindi, può mantenere la carica di parlamentare regionale, nonostante la decisione della Consulta contraria al doppio incarico. Nell’organismo, in realtà, la tesi dell’incompatibilità è stata sostenuta da cinque deputati – quattro del Pd e uno del Mpa – ha avuto il voto contrario dei quattro del Pdl e del Pid e l’astensione del presidente dell’organismo, il numero uno dell’Ars Francesco Cascio. Non e’ stato raggiunto, dunque, il quorum necessario della maggioranza dei presenti e il procedimento si è concluso. Adesso occorrerà attendere la decisione del tribunale cui ha fatto ricorso il primo dei non eletti Antonio D’Aquino. Il giudice dovrebbe pronunciarsi il 9 marzo. Critico il componente della commissione del Pd Baldo Gucciardi: "L’organismo avrebbe potuto e dovuto votare per l’incompatibilita’ in ossequio al promunciamento della Corte costituzionale". "Quanto si e’ verificato in Commissione verifica poteri all’Ars e’ semplicemente scandaloso e lascia allibiti", dice il deputato nazionale del Pd Tonino Russo, per il quale "e’ del tutto evidente che in certi partiti non c’e’ limite all’indecenza".
