"E’ lontana da me l’idea di dare lezioni di moralita’ a Buzzanca, anche perche’ sarebbe certamente una causa persa, vista la nota sensibilità politica e istituzionale del sindaco di Messina. Il mio e’ un invito alla serietà e alla trasparenza. Non si può ignorare una decisione della Corte costituzionale che dispone il divieto di cumulo di più incarichi elettivi". Lo dice il presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore siciliano, Gianpiero D’Alia.
"Se Buzzanca ha un minimo di rispetto per chi lo ha votato e per i partiti che lo hanno sostenuto – prosegue il parlamentare centrista – dovrebbe dire se vuole continuare a fare il sindaco o il deputato, visto che entrambi gli incarichi non li può ricoprire. Nel resto della Sicilia, altri esponenti politici che si sono trovati nella stessa situazione, hanno con serietà e correttezza fatto una scelta. Cito i casi del senatore Stancanelli; dell’onorevole Nicotra; dell’onorevole Federico; dell’onorevole Ardizzone, che non hanno traccheggiato un secondo, adeguandosi alla decisione della Corte".
"Sarebbe grave – conclude D’Alia – che, come già è avvenuto in passato, Buzzanca tenga sotto scopa le pubbliche istituzioni nella speranza di trarne un vantaggio politico. Certi comportamenti non sono più sopportabili e pregiudicano eventuali rapporti futuri con il partito che egli dice di voler rappresentare".