Il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, potrà mantenere anche l’incarico di deputato regionale. Lo ha deciso la commissione del Parlamento siciliano; nonostante la Consulta in precedenza aveva espresso parere contrario. L’astensione dal voto del presidente dell’Ars, Francesco Cascio, ha impedito alla Commissione di sancire l’incompatibilità del doppio incarico per il primo cittadino del capoluogo peloritano.
Siamo davanti all’ennesima dimostrazione di come anche i politici locali non abbiano nessuna intenzione di rinunciare di privilegi e doppi stipendi; nonostante la crisi economica abbia messo in ginocchio l’intera Nazione. Oltretutto Messina è una città con talmente tanti problemi irrisolti che sembra assurdo come il sindaco abbia pure il tempo per dedicarsi anche alla carica di deputato regionale. Si tratta di un paradosso in grado di spiazzare qualunque osservatore.
Proprio mentre il Governo di Roma continua a chiedere cruenti sacrifici economici ai contribuenti, siamo costretti ad assistere nostro malgrado, a una nuova magra figura dell’Ars. Era infatti di circa una settima fa la notizia che l’Assemblea siciliana consentiva anche agli assessori il mantenimento della carica di parlamentari regionali. Personalmente ritengo che le valutazioni del parlamento siculo siano totalmente in controtendenza rispetto alle linee guida nazionali, che chiedono anche ai politici di rispettare il clima di austerità, che la recessione ha prodotto.
Fabrizio Vinci, vinci@usa.com