Con la presente le scriventi OOSS chiedono un urgente incontro atto a porre le basi per una definitiva risoluzione del problema “Ente Fiera di Messina”. Usiamo il termine “problema “ perché di questo in realtà si tratta, lo dimostra di fatto il disinteresse (soprattutto della Deputazione messinese) con il quale si è evitato di affrontarlo nell’Assemblea Regionale Siciliana all’atto dell’approvazione della legge 30 dicembre 2011, n. 26, che giustamente provvede all’erogazione di somme per il pagamento dei dipendenti della Fiera del Mediterraneo di Palermo.
Di certo noi non vogliamo alimentare guerre tra poveri e riteniamo giusto e doveroso che il Governo Siciliano si sia fatto carico di una propria responsabilità. Allo stesso modo però riteniamo doveroso che lo stesso governo si muova ed agisca con “equità”: i lavoratori della Fiera di Messina non hanno niente di più dei colleghi palermitani, ma neanche niente in meno (rappresentanza politica a parte). Come i colleghi di Palermo sono accomunati da una sorte ingrata, zeppa di errori e compromessi che ha portato al naufragio di queste due realtà produttive e di rappresentanza, e come loro non hanno alcuna colpa, essendo solo attori passivi delle decisioni e delle strategie e di personaggi che nulla hanno a che fare con il “fare fiere”.
Riteniamo che i tempi ormai siano maturi per decidere cosa fare, riteniamo che sia ormai giunta l’ora di finirla con commissariamenti e pannicelli caldi per cercare di tenere in vita (facendo pagare lo scotto alle maestranze) un Ente svuotato ormai di tutto. Ricordiamo che solo i lavoratori non sono pignorati ma solo perché non possono esserlo, mentre tutto il resto lo è, e che l’area della cittadella è di competenza dell’Autorità Portuale. Riteniamo quindi sia giunto il tempo delle decisioni, il tempo di comprendere se far continuare una tradizione cinquantennale che tanto lustro ha portato a Messina, o se viceversa si vuole porre il capitolo fine.
Pertanto se si optasse per il proseguo dell’attività fieristica. occorrono congrui finanziamenti finalizzati alla totale estinzione dei debiti contratti negli anni, al fine di permettere il ripristino delle fatiscenti strutture e permettere un forte rilancio e competitività.
Viceversa, chiediamo la ricollocazione e la salvaguardia occupazionale di tutti i 13 lavoratori attualmente impiegati presso la Fiera di Messina.
Nell’attesa di un Suo sollecito riscontro, fiduciosi che assieme si possano trovare le soluzioni più idonee per porre fine alle continue umiliazioni fin oggi subite dai nostri rappresentati