‘Il governatore Raffaele Lombardo ha il dovere di riferire in aula in merito alla questione Ponte sullo Stretto di Messina. In tale sede istituzionale dovrà chiarire quanto è a sua conoscenza, in ordine al presunto ‘definanziamento’ da parte del Cipe della fantomatica mega opera’. Lo dichiara l’onorevole Giovanni Ardizzone, deputato regionale dell’Udc e presidente dei questori all’Assemblea regionale siciliana. All’Ars – continua – dovrà spiegare se effettivamente c’è mai stato un finanziamento e a quando risale la sua soppressione. Poichè lo stesso Lombardo ha paventato il pericolo del pagamento di una penale in favore degli ‘aggiudicatari della gara’, è opportuno che egli stesso smetta i panni del piagnisteo e, come richiesto dal Wwf, intervenga presso il Cipe, affinchè venga respinto il progetto definitivo per evitare che lo Stato, e quindi i cittadini, paghino penali scandalose al general contractor. In aula – conclude Ardizzone – il governatore dovra’ chiarire come mai nell’ottobre scorso il governo regionale non ha protestato quando la Commissione Europea ha eliminato il Ponte sullo Stretto tra le opere prioritarie, in cambio del collegamento ferroviario che da Messina porta a Palermo, attraverso Catania’.