“Gravissimo. Non solo il sindaco non riesce ad affrontare e a risolvere i problemi veri della città ma continua a far propaganda politica stravolgendo nelle sue ricostruzioni, fatti e verità”.
Il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano, interviene a margine delle dichiarazioni fatte dal sindaco Buzzanca sul Tram a Messina e, preliminarmente, ricorda come a differenza della ricostruzione fatta dal sindaco, a definanziare il TPL – il Fondo per il trasporto pubblico locale- non sia stato il governo Monti ma il governo “amico” Berlusconi con le manovre di Luglio e Agosto. “Di fronte a una ricostruzione così imprecisa, occorre ricordare che l’TPL è stato svuotato dalle manovre estive di Tremonti. Anzi, ad onor del vero – puntualizza Oceano- il governo Monti, riconoscendo l’importanza del Trasporto pubblico locale, ha già avviato il rifinanziamento del TPL. Un’importanza che il sindaco evidentemente non riconosce al trasporto pubblico locale, visto il tenone delle dichiarazioni rilasciate e vista la mancanza di programmazione che ha prodotto i problemi che conosciamo”. Oggi, secondo i dati della stessa ATM, la media giornaliera dei passeggeri paganti si attesta sulle 10mila unità per 6 tram che compiono, dalle 5.30 del mattino fino alle 22.30, una corsa ogni ¼ d’ora. Un dato che fino a tutto il 2010, quando viaggiavano 9 tram, superava i 15mila utenti al giorno. “Mentre tutta la città, oltre che il buon senso, continua a chiedere un potenziamento del servizio di trasporto pubblico, il sindaco non solo non affronta e risolve il nodo ATM ma non trova di meglio per nascondere la propria incapacità gestionale oltre che la totale assenza di programmazione che lamentare i costi di un servizio che potrebbe, come più volte proposto dalla Cgil, essere migliorato anche sotto il profilo economico-gestionale. Un servizio, quello del tram, che oggi serve quotidianamente migliaia di cittadini e che, nonostante tutti i limiti e i difetti noti, avvicina Messina a una città moderna”, osserva Oceano. Buzzanca continua a vivere in splendida solitudine i problemi veri della città evitando accuratamente il confronto e la concertazione con i normali interlocutori, dagli alleati di governo fino alle forze sociali, continuando a non affrontarli e risolverli. E non è certo lanciando boutade come quella sul tram che dimostra di sapere governare e guidare la città”.