Su richiesta dell’On. Giovanni Ardizzone, il governatore Lombardo martedì 31 gennaio dovrà riferire in aula sulla questione Ponte.
Per Ardizzone troppa confusione si è voluta ingenerare su quest’opera, per cui Lombardo, indipendentemente dalle sue contraddittorie dichiarazione dovrà, con documenti alla mano, precisare lo stato progettuale dell’opera e la questione del finanziamento.
Lombardo, incalzato dall’UDC, ha testualmente dichiarato " Il governo nazionale sostiene che il definanziamento- dobbiamo fare una verifica, ce ne saremmo potuti accorgere da noi piuttosto che lanciare l’allarme una decina di giorni fa è – avvenuto in una seduta del Cipe del settembre scorso, nel senso che in una seduta del CIPE si è visto quali fossero le opere che non erano cantierabil nell’arco di uno o due mesi e il Ponte sullo stretto non lo è !……".
Per Ardizzone, alla luce di questa dichiarazione non esistono più margini di manovra per salvare l’opera, anzi se non si blocca l’approvazione definitiva del progetto la classe dirigente siciliana si renderà complice del pagamento della mega penale in favore del General Contractor.
Chi continua a volere contrapporre i messinesi tra i favorevoli e i contrari al Ponte fa il gioco di chi vuole arricchirsi senza che l’opera venga costruita.
Finalmente- continua Ardizzone – tutti sono chiamati a condividere un modello di sviluppo per Messina basato su cultura, turismo e salvaguardia dell’ambiente e non sul falso mito del Ponte sullo Stretto.