Mi trovo ancora una volta costretto dagli eventi a precisare cose che di precisazioni non avrebbero alcun bisogno. In merito al suo articolo su Francesco Repici e alle sue dimissioni da coordinatore della Giovane Italia voglio segnalare alcuni passaggi del tutto errati. Dall’articolo sembrerebbe emergere che il movimento non sia operativo da un anno cosa del tutto destituita di ogni fondamento, ricordo che dal 21 al 23 ottobre 2011 si è tenuto un campo di formazione politica il Meridiano che ha visto la partecipazione di oltre 150 ragazzi provenienti da tutta la sicilia, sfiderei a trovare in provincia un altro movimento giovanile impegnato in attività formative così importanti e impegnative. Inoltre le faccio presente che il nostro movimento risulta radicato all’università attraverso Azione Universitaria con diversi rappresentanti, nelle scuole attraverso il Movimento Studentesco Nazionale il cui rappresentante è Gabriele Sajia di Milazzo, già candidato alla presidenza della Consulta Giovanile delle scuole superiori. Potrei citare mille altre figure e occasioni in cui il nostro movimento genuinamente esprime il motore del nostro impegno, l’amore per la collettività e per la politica intesa come gestione della cosa pubblica per il bene dei cittadini. Capisco che sia molto più facile e più divertente porre in luce ciò che non va in un momento come quello attuale dove l’antipolitica la fa da padrone, ahimè ne capisco spesso i motivi. Sento l’esigenza nella mia figura di presidente provinciale del movimento che ha raccolto l’eredità di Azione Giovani, del Fronte della Gioventù e della prima e gloriosa Giovane Italia di rivendicare una storia di impegno, testimonianza, orgoglio e senso della patria che non ha eguali nella storia della nostra cara Italia. Invitandovi per il futuro a fare le dovute differenze tra le persone e le storie colgo l’occasione di porgerVi i miei più distinti saluti, in alto i cuori.
Nino Munafò
Caro Munafò si metta d’accordo con il suo ex coordinatore Francesco Repici e poi magari informate pure i Media… a noi pare che la faccenda puzzi un po’ di strettamente privato. L’ennesima lite per la visibilità (per quel che vale, però contenti voi…) in un momento di grande confusione politica. Giovane Italia è viva, ne siamo lieti ma sarà poi la verità? Beh, rispondetevi da soli. Ma non stupitevi se i cittadini non vi credono più, se i Palazzi tremano e se i debiti vi travolgono… ci travolgono. Mentre fate pari e dispari per chi ha ragione ci permettiamo di ricordare ai lettori che l’economia messinese soffre tantissimo… il Comune è sull’orlo del dissesto e i vostri padrini politici fanno – metaforicamente – a botte per garantirsi un posto al sole. E il cittadino? Chissenefrega!