Giornata cittadina per il diritto alla Mobilità

Lunedi 30 Gennaio dalle 9 alle 19 verranno organizzati banchetti informativi negli snodi principali della città (nel cuore della città il banchetto principale alla fermata del tram di Piazza Cairoli ed altri in Stazione Centrale, Stazione Marittima, imbarcaderi Caronte, nei pressi delle fermate ATM di Villa Dante, Capolinea Viale Annunziata, Coin v.le S.Martino per coinvolgere da nord a sud tutta la cittadinanza) nei quali comuni cittadini, lavoratori, pendolari e disoccupati riuunitisi nell’unica volontà di sensibilizzare la cittadinanza sulla problematica dei trasporti continueranno a raccogliere le firme per il ripristino di un servizio ferroviario dignitoso ed inoltre tenteranno di sensibilizzare i cittadini cercando di raccogliere, sottoponendo loro specifici questionari, umori, dati e proposte non solo per il miglioramento del sistema di trasporto cittadino, ma per individuare insieme strumenti efficaci e una piattaforma condivisa di proposte concrete che vengano dalle esperienze reali di chi il trasporto lo vive o ci lavora quotidianamente e che siano serio viatico da cui partire per la costruzione di una mobilitazione generale e trasversale di tutte le forza sociali, datoriali , istituzionali e politiche basata su proposte concrete e condivise da lavoratori e utenti dei servizi a difesa del diritto alla mobilità che ci stanno strappando. Il Trasporto è un diritto, non fartelo strappare!

GIORNATA CITTADINA PER IL DIRITTO ALLA MOBILITA’
Sull’onda delle varie vertenze che hanno attraversato la nostra città, Lavoratori, Disoccupati e liberi Cittadini lanciano la “Giornata per il Diritto alla Mobilità”. I vari Governi che si sono succeduti per far fronte alla crisi hanno tagliato i trasferimenti agli Enti Locali che in mancanza di risorse economiche adeguate comprimono quantità e qualità dei servizi. In perfetta continuità con queste politiche la decisione delle Ferrovie dello Stato di sopprimere il 10 Dicembre scorso l’ultimo treno notte a lunga percorrenza, rappresenta la negazione di un diritto inalienabile sancito dalla Costituzione, quello di spostarsi liberamente sul territorio nazionale.
La conseguenza drammatica di questo ennesimo affondo è il licenziamento dei lavoratori legati ai servizi dei Treni Notte, 800 in tutta Italia di cui ben 85 nella sola città di Messina. La disoccupazione totale nella nostra provincia tocca il 13,5% contro l’8,4% nazionale e nella fascia 25-34 anni supera il 22% e come servizi e ambiente conquistiamo il triste primato, collocandoci tra gli ultimi posti in Italia. Questi dati allarmanti e questa situazione economica e sociale precaria accelerano inevitabilmente la parabola discendente di questa città. Quando un servizio pubblico è gestito secondo false logiche di pseudo mercato finalizzate solo alla dismissione – e viene a mancare ogni spirito di servizio sociale in settori nevralgici come il trasporto di cose e persone accade come in questi anni che con l’alibi falso dell’improduttività, si tagliano servizi essenziali e a pagarne lo scotto è la cittadinanza e i ceti più deboli già colpite dalle continue manovre economiche . In questo periodo di crisi e di frammentazione sociale, in cui tendono a prevalere sentimenti egoistici, è necessario che i cittadini comuni solidarizzino con i lavoratori per rivendicare un bene comune . Senza l’apporto attivo di tutta la cittadinanza, infatti, la combattività di alcuni lavoratori coinvolti nelle vertenze occupazionali rischia di finire in cul de sac fallendo quello che resta un obbiettivo comune.
E’ nostro fermo convincimento che spostarsi sia un diritto reale per tutti e non un privilegio per pochi e che il servizio offerto dall’Azienda Trasporti Municipalizzata come dalle Ferrovie di mare e di terra sia inadeguato alle esigenze di pendolari e cittadini dell’area dello Stretto.

Per tali motivi vogliamo:

• Un trasporto pubblico realmente efficiente, dignitoso e puntuale;
• Un collegamento sullo Stretto che risponda in maniera adeguata alle necessità dei pendolari;
• La possibilità di raggiungere qualsiasi parte dell’Italia, da Sud a Nord in maniera comoda e dignitosa;
• Un paese che non sia a due velocità, dove le differenze reali tra il Meridione e il Settentrione si allargano in maniera perpetua anziché assottigliarsi, soprattutto nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

FIRMATO
Giuseppe Maimone (Licenziato Servirail)

Gianluca Pini (Studente)
Daniele Saffioti (Ferroviere)
Francesco Urdì ( Lavoratore ATM
AntonioCurrò (Lavoratore Precario)

Antonio Ciccolo (Lavoratore ATM)

Gianmarco Sposito (Ferroviere)
Aurora Vazzana (Studentessa Pendolare)