In merito alla necessità di adottare le misure correttive dettate con deliberazione della Sezione di Controllo della Corte dei Conti della Regione Siciliana, n.247/2011 del Prsp del 29.11.2011, relativa la Bilancio 2011, i tre Consiglieri Comunali tornano a esprimere le proprie preoccupazioni, già manifestate a suo tempo in occasione dell’approvazione della delibera inerente il Bilancio di Previsione 2011 e il Consuntivo 2010 e, successivamente, anche con una serie di sedute di Commissione, convocate ad hoc per sentire in audizione i rappresentanti dell’Amministrazione a tutti i livelli interessati, in merito alla situazione finanziaria dell’Ente. Altresì, consapevoli dell’evoluzione normativa dettata dal decreto legislativo n.149 del 6 settembre 2011, avente per oggetto premi e sanzioni, in guisa che l’accertamento sul versante finanziario demandato alla Corte in sede di controllo vede accresciuto di molto il principio della responsabilità nell’ambito della pubblica amministrazione, evidenziano di aver più e più volte sollecitato l’Amministrazione a tutti i livelli Istituzionali, a valutare con attenzione i rilievi critici formulati dalla Corte dei Conti.
Purtroppo poiché nessuna proposta concreta è pervenuta alla valutazione del Consiglio, nonostante gli annunci di esponenti dell’Amministrazione, abbiamo ritenuto opportuno predisporre una proposta di atto deliberativo, con cui il Consiglio Comunale in ipotesi di approvazione avrebbe deliberato di richiedere al Ragioniere Generale ed al Collegio dei Revisori dei Conti, una relazione dettagliata sullo stato economico e finanziario dell’ente, entro dieci giorni dall’approvazione, essendo necessario, alla luce della nota della Corte dei Conti, e di quanto emerso dagli approfondimenti in sede di commissione consiliare e di approvazione di bilancio e di riequilibrio, di valutare ogni eventuale azione ed iniziativa da intraprendere, anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 244, 245, 246, 247 e 248 del TUEL. (norma inerente la procedura di DISSESTO). Purtroppo è mancata questa volontà da parte della maggioranza del Consiglio Comunale.
A distanza di pochi giorni la corte dei Conti con nota del 31/1/2012 ridomandando notizie e chiarimenti al Comune di Messina, in relazione al Rendiconto della gestione 2010, ha richiesto:
1. di fornire chiarimenti in circa le principali cause che hanno determinato un persistente disavanzo di gestione di competenza per il triennio 2008/2010 (punto1.1);
2. verificare le incongruenze riscontrate nelle singole voci dei prospetti 1.1,1.4,1.5,1.7,1.11 e 10.2 in confronto con quanto riportato nei quadri contabili SIRTEL per cui si rappresenta la necessità di provvedere alle necessarie rettifiche;
3. in riferimento alle società partecipate:
– se è stato verificato il corretto allineamento delle scritture contabili dell’ente e delle società partecipate relativamente ai crediti vantati da queste ultime nei confronti dell’ente, ovvero se sussiste corrispondenza, nei rispettivi documenti di bilancio, tra i suddetti crediti e l’ammontare dei debiti contabilizzati tra i residui passivi alla data del 31.12.2010, il riferimento è in particolare alla società di gestione del servizio raccolta smaltimento rifiuti, ATO ME3 s.p.a.;
– chiarire, le ragioni che hanno determinato le perdite di esercizio 2010 e valori negativi del patrimonio netto, indicando le azioni intraprese ai fini del ripiano delle stesse e le relative ripercussioni sul bilancio dell’Ente;
– fornire dettagliate informazioni circa la quota dei debiti fuori bilancio non riconosciuti al 31.12.2010 relativa alle transazioni con società partecipate pari a (euro 14.650.248,72);
– relativamente all’azienda trasporti Messina (ATM), comunicare se sono stati approvati i bilancio dagli anni 2004 al 2010;
– motivare la mancata deliberazione da parte dell’assemblea in ordine agli interventi previsti ai sensi degli artt.2446 o 2447 c.c.;
4. di specificare in dettaglio la tipologia di spese la cui copertura è stata effettuata attraverso l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione ai sensi dell’art.187, co.2, lett.c), del d.lgs.267/2000;
5. per quanto riguarda le anticipazioni di tesoreria:
– chiarire le ragioni del frequente ricorso, motivando il mancato utilizzo dei fondi aventi specifica destinazione, di cui all’art.195 del d.lgs. 267/2000;
– verificare la congruenza tra i dati indicati al punto 1.5 ed il valore della consistenza finale al 31.12 risultante dal conto del patrimonio tra le poste del passivo;
6. motivare il mancato rispetto della percentuale massima prevista per la destinazione del contributo permesso di costruire al finanziamento della spesa corrente (punto 1.6.1);
7. in merito ai servizi conto terzi:
– fornire tabulati, sottoscritti dal responsabile del servizio finanziario, riportanti gli accertamenti e gli impegni riguardante la voce “altre per servizi per conto terzi”;
– specificare la tipologie di spese incluse nelle voci “pagamenti diversi” (euro 2.199.853,20) e “somme disponibili da accertamenti” (euro 3.172.836,36);
– far conoscere se sono state effettuate le verifiche circa la corretta allocazione delle poste in entrata e di spesa tra le partite di giro in relazione al principio contabile 2.25;
8. fornire chiarimenti circa la mancata adozione da parte dell’Ente delle misure inerenti la tempestività dei pagamenti così come previsto dall’art.9 del D.L. 78/2009 conv. In L. 102/2009;
9. far conoscere lo stato delle riscossioni dell’attività di recupero dell’evasione tributaria alla data 31.12.2011 (accertamento ICI e Tarsu nonché delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al codice della strada – rimasti da riscuotere) di cui ai prospetti 1.6.4 e 1.8.4;
10. fornire dettagliate informazioni in ordine alla permanenza in bilancio di residui attivi costituiti in anni precedenti il 2005 di entrate correnti, in particolare il titolo I e III (euro 20.411.389,27 ed euro 26.629.824,56) specificando l’eventuale adozione di atti interruttivi della prescrizione dei suddetti crediti. In merito, poi, al provvedimento di riaccertamento dei residui, conoscere se lo stesso è stato adottato ai sensi dell’art.228, comma 3 del Tuel;
11. in merito ai debiti fuori bilancio comunicare:
– se i relativi provvedimenti di riconoscimento posti in essere dall’Ente sono stati trasmessi alla competente Procura della Corte dei conti, ai sensi dell’art.23 comma 5 della Legge 289/2002;
– relativamente alle passività di cui all’art.194 lett.e) del Tuel (euro 659.542,66), se è stata verificata la sussistenza dei presupposti previsti dalla suddetta disposizione, ossia l’utilità ed arricchimento per l’Ente nell’ambito dell’espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza;
– per quanto riguarda le passività non riconosciute al 31.12.2010 (euro 50.005.620,04), se si è provveduto al relativo riconoscimento da parte del Consiglio Comunale;
12. fornire un elenco dettagliato, con i relativi importi, delle componenti escluse dalla spesa per il personale relativamente al biennio 2009 2010;
13. in riferimento al conto patrimonio verificare l’incongruenze riscontrate in merito alla mancata corrispondenza fra i debiti di funzionamento riportati nel conto patrimonio e quanto risulta dal prospetto 1.8.4 analisi “anzianità” residui.
Tali chiarimenti vengono richiesti al fine di consentire alla Sezione di Controllo i necessari approfondimenti istruttori, che dovranno essere forniti con urgenza comunque entro il termine di 15 giorni. In merito alla gravissima situazione sopra descritta durante la seduta del Consiglio Comunale, su indicazione della I^ Commissione Consiliare, è stata richiesta la convocazione di un Consiglio comunale straordinario e urgente. Non è più tempo di tergiversare da nessuna parte, amministrazione, Uffici, Consiglio Comunale, tutti insieme devono attivarsi nella medesima direzione nell’estremo tentativo di verificare, una volta esposti con chiarezza e onestà tutti i numeri reali del bilancio comunale e delle partecipate, se vi sia la possibilità o meno di poter evitare l’avvio della procedura di dissesto finanziario, dovuta per legge in presenza di determinati presupposti.
I Consiglieri Comunali
Giuseppe Melazzo – Ivano Cantello – Nello Pergolizzi