Che grande democrazia sono i blog: tutti possono comunicare con tutti e perché no, dare sfoggio di grande senso di civiltà. A iniziare dalla libertà d’opinione. Sì, nell’epoca più buia per la libertà di informare ecco arrivare in soccorso i politici che, nonostante in Parlamento si dimostrano poco propensi alla pubblicazione di certi atti, poi nella quotidianità comunicano tramite i blog e non solo, con i cittadini. Questa svolta epocale sarebbe straordinaria se poi davvero molti di questi politici così emancipati in favore della trasparenza, dello scambio di opinione, lo fossero davvero con i fatti. Ma così spesso non è. Uno dei più autorevoli fruitori della rete è l’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano. L’attuale segretario del Pdl usa Twitter per dialogare con i cittadini. Lo stesso fa il sindaco onorevole di Messina, Peppino Buzzanca, peccato che poi Alfano, Buzzanca e purtroppo non solamente loro, si ricordino di essere democratici, liberi pensatori, illuminati informatori a secondo i casi. Buzzanca per esempio, è uno che quando il pensiero del suo interlocutore non gli garba, risponde con toni da osteria. Il fatto più grave è – come successo recentemente – che lo faccia in presenza pure di autorevoli parlamentari i quali, invece di aiutare Buzzanca a ragionare e non comportarsi con le persone che non la pensano come lui, con quei toni non consoni per una persona che si dichiara civile, restano in silenzio. Muti come pesci, quasi impauriti, per evitare di dover litigare anche loro con l’onorevole sindaco. E componenti della Giunta Buzzanca ci hanno confermato che il sindaco durante le riunioni, spesso si comporta così pure con loro. Direte, non è possibile? Invece, accade sul serio. Il democratico Buzzanca, quello che usa Fb o Twitter per dirsi emancipato in maniera di libertà di pensiero è una sorta di tiranno verso quelli che non la pensano come lui: a conferma di ciò, la famosa censura verso IMG Press da parte dell’Ufficio Stampa del Comune. Una censura che si commenta da sola! Insomma, in mancanza di grandi svolte o bellissimi progetti cittadini talvolta capita di doversi confezionare le buone notizie. Il Comune di Buzzanca ha deciso di mettere ordine nell’informazione: chi la pensa in maniera diversa deve restare oscurato. Lo stesso ha fatto l’emancipato Angelino Alfano: buon sangue non mente! No, non siamo personalmente incavolati con Alfano e Buzzanca e neppure con i loro fedeli uomini, credeteci non è così. Non possiamo avercela con loro per un semplice motivo: chi non è trasparente, democratico, può cercare di recitare un ruolo, ma presto o tardi comincia a comportarsi come suggerisce la sua vera natura. La libertà d’opinione, la democrazia sono qualcosa di più che una presenza pressante su Fb o Twitter, infatti dovrebbero essere una mappa che indica percorsi diversi, una bussola per orientarsi. Soprattutto una grande educazione. Tenere in giusta considerazione l’opinione altrui non significa soltanto rispettare l’avversario ma anche valorizzare la propria immagine di politico, di amministratore. E ripetiamo, Buzzanca, può fare ciò che crede e comportarsi in maniera poco consona al suo ruolo con chi vuole (la vergogna è un sentimento privato!), è più grave che un deputato che si ritiene educato e civile e sicuramente lo è, non dica una parola al sindaco per riprenderlo e riportarlo alla ragione. Se questa è la democrazia che propagandate, la civiltà che volete regalare ai cittadini, beh, su, coraggio!