Gli organi istituzionali del Comune di Messina hanno ricevuto la notifica della delibera n. 247 /2011/PRSP del 18.11.2011 della Sezione di controllo della Corte dei Conti, con la quale è stato accertato che sussiste nei bilanci del Comune una criticità strutturale che può provocarne il dissesto; che, inoltre, è stato richiesto all’Ente di adottare le necessarie misure correttive;
che, in particolare, se verrà accertato il perdurare dell’inadempimento, il Prefetto sarà costretto a chiedere al Consiglio Comunale di deliberare lo stato di dissesto e, in mancanza, sarà un commissario scelto dallo stesso Prefetto a procedere alla deliberazione;
che la deliberazione, a firma del sig. Sindaco e condivisa dall’intera Giunta, sottoposta alla valutazione del Consiglio Comunale non affronta in concreto le problematiche evidenziate, infatti nessuna reale misura correttiva è contenuta nel detto atto, se non promesse e propositi;
che di fronte a questa drammatica situazione, gli scriventi rilevano la fondatezza delle opinioni più volte manifestate circa l’incapacità amministrativa dimostrata dal Sindaco e dalla sua squadra.
Ciò premesso, chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale, di modificare con urgenza l’ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale già convocata per lunedì 27 marzo 2012, affinché il Civico Consesso analizzi la situazione economica del Comune, e attraverso questa analisi, possa valutare se sia possibile assumere ulteriori misure correttive per evitare la dichiarazione di dissesto, ovvero, alternativamente, la possibilità di dichiarare autonomamente il dissesto del Comune. Tale scelta, oltre a evitare che il perfezionamento della procedura amministrativa in corso porti alla vergogna dello scioglimento degli organi istituzionali del Comune e alla loro sostituzione con un commissario prefettizio, dimostrerebbe la volontà del Consiglio Comunale di osservare scrupolosamente le norme che reggono la vita degli enti locali, dal momento che la dichiarazione di una situazione di dissesto, qualora esistente, è elevata ad obbligo del Consiglio Comunale. Ebbene, stando ai fatti e ai provvedimenti proposti, sarebbe onesto, o meglio doveroso, che nella seduta del Consiglio del 27 febbraio 2012 il Sindaco si presenti in Consiglio Comunale per fornire valutazioni e soluzioni ben diverse dalle esternazioni, del tutto inappropriate, quando non abnormi, in cui si è esibito durante e dopo l’ultimo Consiglio c.a., poiché in difetto sarebbe il caso che il primo cittadino e la sua giunta – in primis l’assessore al bilancio – rimetta le proprie dimissioni, liberando la città dall’ingombrante presenza/assenza.
IL COORDINATORE CITTADINO FLI
Nello Pergolizzi