MINISTRO CANCELLIERI AIUTI I CITTADINI ONESTI. IL SISTEMA MESSINA LI PERSEGUITA!

Corruzione e mafia sono i temi sui quali il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, interviene oggi con un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica. "Sicuramente – dice la Cancellieri – esiste un problema nel nostro Paese, ma esiste anche altrove. Dobbiamo tenerlo ben presente, altrimenti c’è il rischio di interpretare i fatti cadendo nel solito luogo comune che l’Italia è il posto peggiore del mondo". Questa tesi però non è una tesi che possiamo metabolizzare come se nulla fosse. Almeno con la convinzione che non bastano sterili parole per combattere il crimine nella pubblica amministrazione. Contano i fatti. Le svolte. Le rivoluzioni nel modo di gestire i Palazzi istituzionali. Tutti i fatti a nostra conoscenza che accadono per esempio nella docile Messina ci fanno ritenere una volta di più, che al governo non interessa minimamente scalfire l’ordine costituito che altri non è che la Lobby dello Stretto. Il famelico Sistema Messina. Quando nella vita di ciascuno di noi diciamo che tutto è possibile, con questo affermiamo che niente è impossibile. A esempio, non è impossibile che la classe dirigente al potere politico oggi in Italia riceva una lezione che più chiara non potrebbe essere: gli impegni si rispettano, i doveri assunti verso la collettività non possono essere trascurati a vantaggio di interessi personali e mercanteggiati nel chiuso di una cabina elettorale con manipolazioni di nomi sulle schede, Non è dunque impossibile che un sussulto di dignità faccia capire a chi ha sbagliato che non è il momento di scherzare con i giochini sulle poltrone, anche perché le poltrone possono non esserci più molto presto. Non è il momento di scherzare, perché la cronaca è spietata, dura e incancellabile. Come si muove intanto la mafia? . La magistratura sana è preoccupata, ma nessuno prova a spiegare all’opinione pubblica del perché ci siano inchieste a Messina e a Reggio Calabria che vengono sempre o archiviate o tenute in un cassetto. Complicità istituzionali? A leggere quegli incartamenti non c’è da esser orgogliosi ad avere come giudici e politici certi galantuomini… già, ecco cos’era. Più di uno dei protagonisti della vita pubblica messinese sente caldo sul petto dove troppo in fretta, qualcuno poco accorto, gli ha appeso una medaglia. Non sappiamo cosa occorre aspettare da gente così se solo si prova a denunciare il marcio: rabbia? Forse. Vendetta? Magari. Il ministro Anna Maria Cancellieri invoca l’aiuto dei cittadini, ma chi aiuta i cittadini che coraggiosamente raccontano ai magistrati le porcherie? Qui nello Stretto le persone vengono educate a non parlare. A tacere per non vedersi perseguitati dal SISTEMA. Il ministro Cancellieri sarà pure animata da buoni propositi – ne siamo più che convinti – ma se non è a conoscenza di ciò che accade nella periferia dell’IMPERO, il suo monito resta solo uno slogan che mette a rischio le persone oneste. Ministro, dalle nostre parti la gente così invischiata con il crimine organizzato ordina a killer della mafia di ammazzare chi rompe le scatole. Uomini che uccidono altri uomini solo per il gusto di farlo. Assassini che normalmente premono il grilletto senza pensare al dolore che provocano con quel gesto meccanico. Il carcere è pieno di gente simile, nei corridoi del dolore, le celle raccolgono i silenzi delle assenze mal interpretate, i lamenti delle speranze usurate, dove al più è consentito di sopravvivere, ma non di imparare a rispettare la vita, perciò il prossimo: non c’è insegnamento a riesaminare il proprio vissuto, a mutare interiormente, a scegliere se non esigere una nuova condotta sociale, con la quale ritornare a essere persone con un valore e un futuro da condividere insieme agli altri. Non ci crederà, ma da queste parti, nei palazzi che decidono Prg e appalti, accadono cose poco nobili; si finisce nella lista dei buoni e in quella dei cattivi. Forse Messina sarà pure una città scartata dalle Istituzioni romane, ma, ci creda, è una meta molto ambita per i mafiosi. Se già nascere – per chi si sente libero – in un luogo come questo è il peccato più grave, che cosa volete che conti il resto? Ma intanto il teatrino della politica continua nella sua recita. Il governo – assicura la Cancellieri – è impegnato sul tema della legalità che svilupperà in diversi settori. Con il Guardasigilli Severino stiamo monitorando la funzionalità delle norme antimafia in vigore da pochi mesi. Con il collega della Funzione pubblica Patroni Griffi lavoriamo sulla corruzione. Stiamo cercando di recuperare e rendere operative ed efficaci le funzioni del disciolto alto commissario per la lotta alla corruzione. Il progetto prende corpo e sostanza in questi giorni e prevede un’analisi del fenomeno e iniziative di carattere ispettivo. E per scongiurare il pericolo d’infiltrazioni mafiose negli appalti, il ministro ribadisce che "servono gare più trasparenti, in cui premiare la qualità del progetto, senza lasciarsi irretire dal meccanismo dei ribassi". E infatti con buona pace di tutti, il Sistema Messina si dimostra con più attributi della Giustizia. Si mette all’opera per chiudere ogni sussulto di giustizia nello Stretto. Il disagio aumenta, ma chissenefrega!