Studenti o lavoratori? questo è il problema. Si sintetizza in queste due parole la massiccia mobilitazione che anche gli specializzandi, dottorandi, assegnisti di Messina stanno portando avanti per affermare diritti e far sentire la loro voce, attraverso le associazioni Sigm, Segretariato italiano giovani medici e Agm Federspecializzandi. La pietra dello scandalo è l’emendamento 3143 del disegno di legge in materia di semplificazione fiscale 3184, recentemente approvato dal Senato della Repubblica . Se non fosse abrogato nell’iter successivo parlamentare alla Camera dei deputati, ci sarebbe l’obbligo di tassare borse di studio, assegni, sussidi per studio ed addestramento personale da chiunque corrisposti, superiori a 11.500 euro annui, considerando l’eccedenza una equiparazione al lavoro dipendente. Situazione questa molto preoccupante perché gli specializzandi, oltre a pagare le tasse universitarie sarebbero subissati da altri oneri che peraltro non sono compatibili con i loro contratti. Ne sarebbero assoggettati medici in formazione specialistica, giovani dottorandi ed assegnisti di ricerca, borsisti di tutti i settori scientifici disciplinari. In poche parole, lo specializzando dovrà essere tassato come un lavoratore dipendente pur non essendo un lavoratore dipendente, visto che non usufruisce di determinati diritti, dovrà lavorare il doppio delle ore previste dal contratto, ma senza percepire straordinario, con reperibilità non pagate, notti e week end non pagati, non avere la tredicesima e fare il lavoro amministrativo che di fatto spetterebbe ad altri, sborsando soldi a Inps, Enpam, Ordine dei medici, assicurazioni e così via. E al danno potrebbe aggiungersi la beffa, perché qualora passasse l’emendamento potrebbe avere anche effetto retroattivo. La situazione è dunque al collasso, i giovani medici non ci stanno più e hanno deciso di prendere in mano la situazione protestando attivamente.
Da oggi a Messina, presso la torre biologica, al Policlinico, si svolge un’assemblea permanente che serve a confrontarsi e a gestire la mobilitazione in maniera da renderla il più possibile efficace e incisiva. Si chiede in particolare un chiarimento in merito all’ipotesi del nuovo prelievo fiscale aggiuntivo a carico di alcune componenti la categoria dei giovani medici, Disegno di legge A.S. 3184 “conversione in legge del Decreto-legge 2 marzo 2012 n 16 recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento”, e si farà il punto sulla situazione per organizzare manifestazioni di astensione lavorativa e proteste nazionali e locali in vista appunto dell’approvazione alla Camera prevista per il prossimo 18 aprile. Ma parliamo di numeri. Soltanto a Messina sono interessati circa 1000 giovani medici, che troppo spesso sono sottopagati e sempre reperibili in orari assurdi oltre che nelle festività. A rafforzare l’indignazione c’è poi il perenne problema che i nostri specializzandi sono i meno pagati d’Europa, e questo aggrava la già spinosa situazione.
Domani la protesta continua con una delegazione che parteciperà al sit-in che si svolgerà a Montecitorio dalle 11 alle 13.
Emanuela De Domenico