I recenti scandali sulla gestione dei "rimborsi elettorali", che hanno investito l`Api di Rutelli e la Lega Nord, hanno contribuito ad accrescere il discredito delle forze politiche agli occhi dell`opinione pubblica. Secondo un’indagine realizzata dall`Istituto demoscopico Demopolis, diretto da Pietro Vento, l`80% degli italiani appare insofferente alle enormi somme destinate ai partiti, ben superiori alle effettive spese elettorali.
Per una larga maggioranza dei cittadini i rimborsi elettorali ai partiti sono del tutto sbagliati: poco più di un terzo ritiene invece giusto il principio, ma solo a condizione che ne venga ridotta drasticamente l`entità e sia imposta una assoluta trasparenza nei bilanci e nella rendicontazione delle spese.
Il 93% dei cittadini, intervistati dall`Istituto diretto da Pietro Vento, afferma che i partiti dovrebbero rinunciare alla prossima tranche di rimborsi prevista nel mese di luglio. Colpisce la percentuale, ma anche la trasversalità: oltre 9 elettori su dieci di Centro Destra e di Centro Sinistra; il 97% di chi si dichiara politicamente non collocato.
"Univoco – ha argomentato il direttore di Demopolis Vento – è il pensiero degli italiani sull`ipotesi di dimezzamento dell`entità dei rimborsi elettorali: si dichiara d`accordo l`88% dei cittadini intervistati, che considerano l`attuale meccanismo non più accettabile. Sintomo, anche questo, di una profonda delegittimazione della classe politica. La stessa fiducia nella democrazia, come rivela il trend del Barometro Politico Demopolis, mostra preoccupanti segni di caduta. Poco più di un italiano su dieci si fida oggi del Parlamento, mentre la credibilità dei partiti è crollata dal 20% del 2008 all`odierno 5%: quattro punti percentuali in meno da dicembre ad oggi. Un dato senza precedenti. Se ci si recasse oggi alle urne 3 italiani su 10 resterebbero a casa, ed il 22% non saprebbe per chi vota".