Egregio Direttore,
ha perfettamente ragione ORBILIUS (lettera a VARESE NEWS del 3/5) che attribuisce a quella che chiama “la dittatura dell’ ignoranza” la causa della nostra tragica situazione nazionale.
In un momento storico di crisi di valori, di ideologie e di ideali come l’attuale, la “CULTURA DELL’IGNORANZA” ha scalzato ogni altra forma di cultura e la fa da padrona, permettendo che capipopolo astuti e scaltri irretiscano con messaggi rozzi ed elementari e roboanti parole, spesso anche volgari, un popolo sempre più ignorante e superficiale che facilmente si lascia convincere dalle loro false promesse. Promesse che fanno leva sull’inconscio individuale e collettivo, sugli istinti di base e l’irrazionalità elevati quasi alla soglia degli altari, sul vuoto di sapere e di conoscenza, e sull’accantonamento di valori come giustizia, uguaglianza e libertà.
Così quella “subcultura”, ormai diffusa nel popolo, che guarda solo al profitto immediato, al contingente e all’appagamento dei desideri più bassi senza por mente al futuro, ha indotto tanti “illusi” ad osannare a quegli imbonitori nazionali che, con machiavellica astuzia e con l’aiuto di tanti interessati “lacché” posizionati nei gangli più vitali dello Stato, della Pubblica Amministrazione e dell’informazione, hanno instaurato nel nostro Paese una vera e propria “DITTATURA DELL’ IGNORANZA”, che ora regna sovrana in ogni settore della vita pubblica e sociale. Ed il popolo, imbesuito da questa subcultura ed assenza di valori, ha finora accettato passivamente, quasi senza opposizione (anche parlamentare), le politiche di una maggioranza che ha pensato principalmente ad alimentare i propri redditi immediati ed i propri privilegi a svantaggio della restante società, in un clima generale allucinante e quasi surreale di plauso e di complicità coi governanti, senza accorgersi che costoro lo stavano portando alla rovina.
Recitino quindi il “MEA CULPA” tutti coloro, anche della parte avversa, che non hanno contrastato validamente, ed anzi in certi casi hanno finanche favorito, l’instaurarsi e il perpetuarsi di un vero e proprio regime dittatoriale (perché altro non è) che si regge appunto su questa “subcultura”, su questa assenza di valori, in altre parole sulla “CULTURA DELL’ IGNORANZA” che, come ho cercato di spiegare è la causa primaria e più profonda di tutti i nostri malanni (ricordiamoci che la politica non è che lo specchio fedele della società). Per questo le “Sinistre” e tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo ordinato, democratico e “giusto” della Società civile e combattono contro il suo attuale “imbarbarimento” devono puntare anzitutto all’elevamento del livello culturale ed al conseguente miglioramento del senso critico e razionale delle masse popolari, perché capiscano che sono state turlupinate, reagiscano razionalmente e non si lascino ancora irretire da avventurieri squallidi e senza scrupoli come quelli dell’ultimo “ventennio”.
Giovanni Dotti