VERTENZA ATM: ACCORATO APPELLO DELLA UIL E DELLA UILTRASPORTI

Una vera e propria emergenza sociale della quale le istituzioni non possono non tener conto. Questa in estrema sintesi la conseguenza drammatica della vertenza ATM Una vertenza dai profondi risvolti sulla cittadinanza. Messina già mortificata dalla carenza dei mezzi – spiegano Costantino Amato, segretario generale della CSP UIL Messina e Silvio Lasagni, segretario provinciale della UILTRASPORTI – rischia seriamente, da qui a poco di non avere più il servizio di trasporto pubblico. Un fatto gravissimo davanti al quale il sindacato, a prescindere dal dovere di intervenire a tutela dei lavoratori, non può non esprimere viva preoccupazione. Allo stato attuale – spiegano Amato e Lasagni – la vertenza è a un punto morto, così come è a un punto morto il processo di riqualificazione e rilancio dell’azienda auspicato dal Consiglio Comunale al momento della discussione della delibera sulla messa in liquidazione da parte della giunta comunale. Da mesi il sindacato si batte affinché tale riqualificazione non resti lettera morta, scontrandosi con l’amara constatazione che dell’ATM non importa nulla a nessuno. Non comprendere, infatti, che i numerosi decreti ingiuntivi da parte dei fornitori (Bredamenarinibus, Mediterranea Autobus, Comeco, CircumEtnea, Siciliana Carbonio, Point Service, Q8 Quaser, Esperia, Alstom Ferroviaria, Ventura e quanti allo stato attuale sono ancora creditori silenti), al di là della volontà dei lavoratori, finiranno per non consentire più l’erogazione del servizio, costituisce un grave atto di irresponsabilità. La Regione, il cui obiettivo dichiarato è proprio quello del mantenimento del servizio di trasporto pubblico, non può chiamarsi fuori, rimandando responsabilità e competenze a soggetti diversi, Comune e ATM. Ecco perché LA UIL e la UILTRASPORTI chiedono l’immediato intervento delle massime autorità politiche ed istituzionali affinché venga convocata una riunione con il Presidente della Regione Lombardo ed il competente assessorato ai trasporti, unici soggetti allo stato attuale in grado di trovare possibili soluzioni alla vertenza. Chiediamo quindi al prefetto di farsi promotore di questo confronto a tutela dei lavoratori si, ma soprattutto del diritto alla mobilità di tutti i cittadini.”