Minisvincolo & Centro Commerciale Zafferia: il silenzio in Consiglio

Casca male chi pensa che la politica è una cosa seria: molte scelte sono frutto di accordi segreti piuttosto che di opportunità sociali. Quasi sempre in ossequio all’obbligo di compiacere il potente perché ci sarà un regalino per lui. Ecco perché vogliamo anche noi vederci chiaro sull’ultima trovata messinese bipartisan: il progetto minisvincolo per il Centro Commerciale Zafferia in molti minimizzano il pericolo ambientale. Nessuna marcia, nessuna protesta in piazza. Nessuna alzata di scudi in Consiglio comunale. Se in tanti hanno detto e scritto che l’ambiente è sotto osservazione in pochi oggi si chiedono quanto sia fondamentale salvaguardare la qualità della vita dei cittadini della zona sud. Il sindaco di Messina deve riflettere su quanto dichiara il consigliere comunale Ivano Cantello: per raggiungere l’imbocco autostradale di Tremestieri da Zafferia e dai villaggi limitrofi per il tramite della SS 114 nelle ore di punta ci vogliono più di trenta minuti, lo stesso tempo che ci si impiega per arrivare a Taormina, solo che sono 25 km di distanza. La Zona Sud della città di Messina soffre il traffico, sia in entrata sud che nord, con file che mandano in tilt gli automobilisti a qualsiasi ora del giorno, in aggiunta i tir che provenienti da e per gli insediamenti industriali e Centri Commerciali esistenti, generano gravi problemi di ordine e sicurezza pubblica.Insomma nel continuare a cementificare non è solo l’orrore del grigio che fa paura: c’è una politica diversamente onesta che passa sopra gli interessi della comunità. Le trappole disseminate sul territorio dovrebbero drasticamente ridursi di numero invece accade l’esatto contrario. A breve, si ipotizza, saranno avviati i lavori per la realizzazione di una serie di opere, minisvincolo, un insediamento commerciale di vasta portata, che secondo alcuni, una manna dal cielo che potrebbe alleviare il traffico e portare posti di lavoro. "Sicuramente ha portato e porterà dei benefici per alcuni e posti di lavoro per altri (come sempre non per i messinesi), anche se l’errore dell’amministrazione sia quella attuale che la precedente, è di aver pensato poco alla vivibilità e alla sicurezza dell’intero territorio cittadino, alla tutela ambientale, e al rilancio dell’economia a favore delle piccole realtà aziendali magari artigianali che generano sicuri posti di lavoro, compiendo delle grandi ingenuità, dimenticandosi la creazione di utili servizi per la collettività e meno opere di facciata che devastano irrimediabilmente la originalità dei territori mutandone la naturale destinazione e vocazione". Cosa dicono gli ambientalisti? Non è che spesso gli amanti del verde vogliono apparire migliori di quanto siano solo perché indossano la canotta No Ponte? Noi non vogliamo crederlo come non vogliamo credere che il Pd sia cieco solo perché sotto sotto ci sono interessi da tutelare: Beppe Grioli nel 2007 dichiarò la sua sfiducia nel progetto. Oggi, forse avrà cambiato opinione se tace. D’accordo compagni, Capo Peloro merita una marcia, ma anche Zafferia: l’ennesima bomba ambientale è dietro l’angolo.