Minisvincolo e Centro Commerciale Auchan: fa sempre un certo effetto parlare di riqualificazione urbana, salvaguardia dell’ambiente, tutela del territorio e poi, senza che qualcuno dei politici messinesi, diventi rosso per le vergognose bugie, ricevere conferme sull’estrema facilità con cui il virus del cemento attecchisce in zone del territorio ritenute particolari. Ivano Cantello, consigliere comunale ritiene però che il problema ambiente – cemento – business – politica vada posto. “Ritengo che per questioni e materie così importanti non può non essere interessato il Consiglio Comunale che tra l’altro è soggetto competente in materia di politiche del territorio (urbanistica). Altresì sono sicuro che i problemi legati alla viabilità sussistano e pertanto è importante che ci siano garanzie rilasciate per iscritto circa il fatto che tutte le necessarie opere di urbanizzazione, rotatorie, eventuali spartitraffico, e le opere compensative siano effettivamente realizzate tutte e prima. Non si può rischiare di mandare al collasso una fetta di territorio già resa invivibile dall’intenso traffico veicolare e dal forte inquinamento acustico. Già a Zafferia ci sono lamentele per i forti frastuoni che provengono dal nuovo centro commerciale (transito di tir e rumori che provengono la notte dai motori del supermercato), e oltre al previsto centro commerciale Auchan, mi è stato riferito che sembrerebbe autorizzato un altro insediamento Commerciale sulla SS 114, proprio di fronte il centro di raccolta dei rifiuti”. Possibile? Non ci possiamo credere che la classe dirigente di Messina possa far queste scelte. Cemento, tir, costruzioni su costruzioni: e dopo ci lasciamo andare all’auto assolutorio commento… ma chi l’avrebbe mai detto? Con l’articoletto di turno in salsa buonista utile alla pronta archiviazione di quel qualcosa che in fondo alla mente insinua una certa inquietudine. La vicenda del “Minisvincolo e Centro Commerciale Auchan” non può essere l’ennesima svista politica. Non v’è dubbio, in tal senso, che l’esperienza maturata in materia di cose inutili spacciate per pubblica utilità non avrebbe dovuto lasciare spazio ad attendismi e sottovalutazioni. Ha ragione Cantello nel preoccuparsi e nel chiedere l’intervento del Consiglio comunale. Benvengano, dunque, azioni mirate, capaci di interrompere trame affaristico – clintelari già fin troppo disconosciute. La tutela del territorio e la salvaguardia dell’ambiente dopo i lutti e le calamità recenti sono tema di inchieste giudiziarie ma non per questo la politica sana deve restare in silenzio: non sempre la magistratura arriva in tempo. A Messina non è cambiato molto e c’è chi pensa che i posti di lavoro giustifichino tutto: anche la cementificazione selvaggia e il traffico. Noi come Cantello invece riteniamo di no: e oggi sembra gettare un’ombra più cupa del passato.