Oltre 7 italiani su 10 si sentono oggi poco o per niente rappresentati dal partito votato alle Politiche del 2008. La crescente insofferenza verso i partiti politici che hanno governato l’Italia negli ultimi anni sta determinando la crescita esponenziale del Movimento 5 Stelle che – secondo il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis – passa dal 2,4% del giugno 2010 al 7,8% dell’aprile scorso, per attestarsi oggi al 12%.
“È l’effetto, anche emulativo, della risonanza mediatica che ha seguito il recente successo alle Amministrative, afferma il direttore dell’Istituto di ricerche Pietro Vento; di fronte all’assenza di concreti e percepibili segnali di rinnovamento da parte dei partiti tradizionali, il Movimento di Grillo diviene oggi, virtualmente, la terza forza politica nel Paese, con un bacino potenziale che tocca il 20%: un italiano su cinque prenderebbe in considerazione l’ipotesi di un voto al movimento del comico genovese. Il 43% di chi voterebbe oggi il Movimento 5 Stelle – prosegue Pietro Vento – attribuisce la propria scelta all’esigenza di contribuire ad un radicale cambiamento della classe politica; il 28% perché non si sente più rappresentato da alcun altro partito, il 19% per dire “basta” alla politica economica dell’Unione Europea e del Governo Monti”.
Significative sono le differenze nella penetrazione territoriale registrate da Demopolis: il Movimento appare in ulteriore crescita al Nord, dove raggiunge il 16% e nelle regioni del Centro, mentre si posiziona intorno al 6% al Sud e nelle Isole. Cinque Stelle ha il suo bacino più forte nell’elettorato sotto i 50 anni, ottiene consensi superiori alla media tra i laureati e soprattutto tra i navigatori abituali della Rete (21%): uno su cinque, se ci recasse alle urne per il rinnovo del Parlamento, sceglierebbe Grillo. Gli elettori grillini, critici verso il sistema, rivelano un grado di attenzione verso la politica nettamente superiore al dato medio nazionale.
L’Istituto Demopolis ha analizzato infine – per il programma Otto e Mezzo de LA7 – la provenienza del consenso in base al voto espresso alle Politiche del 2008: su quasi 4 milioni di elettori stimati oggi per il Movimento 5 Stelle, circa un quinto proviene dall’area del non voto. 24 su 100 avevano votato per il PD nel 2008, 22 per il PDL: in buona parte elettori delusi, indifferentemente di Centro Destra e di Centro Sinistra. Grillo inizia a sottrarre consensi anche all’IDV di Antonio Di Pietro. Il Movimento 5 Stelle – secondo l’analisi dell’Istituto Demopolis – risulta anche avvantaggiato, in questo frangente, dalla crisi della Lega Nord, con una componente significativa del 18% sottratta proprio al partito fondato da Umberto Bossi.
Nota metodologica ed informativa
L’indagine è stata condotta dal 14 al 16 maggio 2012 – per il programma Otto e Mezzo de LA7 – dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis su un campione di 1.004 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Direzione della ricerca a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione demoscopica di Marco E. Tabacchi. Nota metodologica completa e approfondimenti su: www.demopolis.it