I perché del cambiamento

Egregio Direttore,
Giovanni Dotti con la sua lettera “la voglia di cambiare” apparsa ieri su IMG Press, http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=68238&idSezione=2 penso che ci abbia spiegato abbastanza esaurientemente il perché del cambiamento riscontrato con l’esito delle recenti consultazioni elettorali, anche se parziali. Egli fornisce ai lettori una dettagliata elencazione di fatti e misfatti commessi in questi ultimi anni dai nostri “politicanti” senza onore e senza dignità.
Mi compiaccio per la sua attenta analisi che ha svolto e per aver detto “pane al pane e vino al vino” ai vecchi tromboni della politica. A coronare il contenuto di detta lettera è arrivata oggi su Varese News e pressappoco sullo stesso argomento, un’altra chicca del signor Giovanni Mele,
http://www3.varesenews.it/comunita/lettere_al_direttore/articolo.php?id=234775 il quale chiude la sua epistola dicendo: “Sarebbe opportuno che i simboli dei partiti stiano lontani dalle liste comunali. Occorre puntare su liste civiche, le uniche capaci di unire i cittadini a sostengo di candidati”. E io aggiungo che soltanto così possiamo scalzare i professionisti della politica e coloro che vengono imposti dalle segreterie dei partiti sostituendoli con gente nuova che presenta programmi nuovi e comprensibili per i cittadini. E inoltre, se l’innovazione funziona, come in parte si è sperimentato con le attuali elezioni comunali, la si potrebbe applicare anche per elezioni provinciali, regionali e, perché no, anche per le politiche.
Grazie per l’attenzione.
Martino Pirone