ANDARE A VOTARE CON L’ATTUALE LEGGE ELETTORALE è UN SUICIDIO

Egregio Direttore,

credo che su questo siamo tutti d’accordo (tranne certo i diretti e indiretti interessati): ci troveremmo in Parlamento gli stessi personaggi di ora, “scelti per noi” dai grossi papaveri degli attuali partiti. GRAZIE, MA NON CI STIAMO. Il giochino sarà anche bello, ma preferiremmo sceglierceli noi i candidati, se lor signori permettono. E siccome l’attuale ordinamento costituzionale non prevede alcuna riduzione del numero dei Parlamentari rapportata al numero dei votanti (una mia precedente proposta di una loro riduzione proporzionalmente al numero dei non votanti e delle schede bianche e nulle è caduta nel vuoto, nessuno degli attuali sedenti in Parlamento l’ha presa in considerazione) credo che ai normali Cittadini non restino che due strade: o una RIVOLTA CIVILE contro questa “casta” di incompetenti e corrotti, o L’UTILIZZO INTELLIGENTE E RESPONSABILE DEL VOTO per mandare a casa il più alto numero possibile dei rappresentanti dell’attuale inetta (tranne pochissime eccezioni) classe politica, onde evitare che continuino a recar danno a tutto il Paese. COME ? Mi permetto di suggerire una semplice modalità: o NON ANDARE A VOTARE o VOTARE PER QUELLE FORMAZIONI POLITICHE che nei loro programmi elettorali garantiscano: 1) l’IMMEDIATA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE, e 2) l’INTRODUZIONE DI MECCANISMI DI DEMOCRAZIA DIRETTA E DI CONTROLLO da parte dei comuni Cittadini sia al loro interno sia nelle attività parlamentari, in modo che gli elettori abbiano la possibilità di avanzare proposte e di confutare “in corso d’opera” (ad es. con REFERENDUM PROPOSITIVI a scadenze prefissate, possibilmente abbinati alle Elezioni Amministrative per evitare inutili spese) l’operato degli eletti ed eventualmente mandarli a casa anche prima della naturale scadenza del mandato qualora si accorgano che essi non rispettino i programmi elettorali o tradiscano le loro aspettative. Ma per far ciò BISOGNA CAMBIARE LA MASSIMA PARTE DELL’ATTUALE CLASSE POLITICA (che tali vere “riforme” non farebbe mai!), per cui l’unico sistema possibile mi sembra sia quello sopra suggerito. Solo UN PARLAMENTO RINNOVATO infatti potrà avanzare proposte di MODIFICHE COSTITUZIONALI in tal senso, per rendere più democratico, più agile, più serio e più trasparente il nostro ingarbugliato sistema politico-istituzionale. Mi auguro che tali suggerimenti non cadano nel vuoto, perché votando per i soliti partiti e soprattutto con questa vergognosa legge elettorale ci troveremmo daccapo come prima e nessun rinnovamento in senso democratico sarebbe possibile.

Giovanni Dotti