RADIO ZANCA: ORA CHE NON HO EURO COME LI COMPLETO GLI SVINCOLI?

Casca male il sindaco di Messina. Le bugie hanno le gambe corte e le sue ancora di più. Le sedute del Consiglio Comunale possono essere interpretate in diverso modo da parte di chi assiste, ma certi fatti d’aula, di notevole spessore, non dovrebbero essere sottaciuti o distorti da parte di chi è vincolato da precisi obblighi di una corretta informazione. Il sindaco oggi scopre i buchi: non ci sono gli euro per completare gli Svincoli. Una non notizia dato che è da mesi che IMG Press lo sostiene, purtroppo, senza essere ascoltata dalle Istituzioni. Gli Svincoli, come l’Atm e l’Ato3 o i Servizi Sociali. Esiste un muro di gomma che è difficile da rompere pure per Noi se i partiti, i sindacati tengono il sacco – tacendo – sulle cattive abitudini della politica. Adesso che cosa pensano di fare per salvare gli Svincoli? Si spara a zero quando si dovrebbe trovare una soluzione – elemento tipicamente messinese – da una parte, certi fatti sono interpretati in chiave buonista, filo politica, dall’altra si ha la consapevolezza che la politica non può condizionare certe questioni prettamente tecniche e che riguardano precise previsioni normative oltre che responsabilità evidenti da parte di chi rappresenta il popolo sovrano e a esso deve rispondere a prescindere dai partiti che lo hanno sostenuto, e quindi decide di dare una informazione quanto più chiara e coerente possibile. I fatti di oggi sono eloquenti, al di là di essere pro o contro Buzzanca. Ancora oggi determinati tatticismi creano ritardi nella gestione delle attività consiliari, allorquando ci sono atti di pregnante importanza che il Consiglio Comunale deve trattare obbligatoriamente senza ritardo, anche perché incombono le prescrizioni dettate dalla Corte dei Conti. Ma a nessuno sembra importare. Quindi la questione si sarebbe potuta chiudere oggi. Tutti sono consapevoli che bisogna incrementare le Entrate correnti, e tagliare le Spese correnti. Ma abbiamo scoperto l’acqua calda? Come? La città attende… Il Pd forse preso dai tanti rimorsi per non aver adempiuto al suo ruolo d’opposizione in queste ore tuona contro Buzzanca: “la questione morale attiene anche al modo in cui si esercita il proprio ruolo. La doppia carica porta il Sindaco ad essere assente dalla città per almeno tre giorni la settimana, posta la sentenziata sua incompatibilità, ci chiediamo: costa? e se si, quanto costano alle casse comunali gli spostamenti Messina/Palermo e viceversa dell’onorevole primo cittadino, posto che lo stesso è dotato, ex lege, di macchina e di autista al seguito? Circostanza e dati che, ovviamente, verificheremo. L’assenza del predetto dalla città, inoltre, lascia senza guida l’Amministrazione Comunale per metà settimana, certo questo non pare proprio etico. Il Pd, nel rispetto delle indagini e delle persone coinvolte, ha preferito non esprimersi per un principio di garanzia che è connaturato al nostro DNA. Ma, certamente, la lezione di morale non possiamo accettarla dal Sindaco di Messina. La legge che consente ai dipendenti privati di esercitare il proprio mandato elettivo garantisce la partecipazione a tutti alle cariche pubbliche. Diversamente dovremmo concludere che la politica deve essere prerogativa di dipendenti pubblici, professionisti o benestanti. Altra cosa, per contro, sono gli abusi e le applicazioni distorte della legge, quelle vanno combattute e respinte”. Polemiche, veleni, slogan: continuando di questo passo la disaffezione generale raggiungerà il top. Proprio Buzzanca dovrebbe essere il primo a riflettere dimettendosi non solo da sindaco, ma anche dalla Politica: non è il suo mestiere amministrare la cosa pubblica. Torni a fare il dietologo a tempo pieno e lasci, a chi ne ha le capacità, di risanare Palazzo Zanca. Il Pd e la galassia di Francantonio Genovese hanno di che dolersi: aver permesso che l’interesse personale avesse la meglio su quello dei cittadini. Un solo dato certo alla fine. Per tutti, amministratori, oppositori, contenti e delusi: adesso per i prossimi anni non si potrà più giocare al Comune. Non ci sono risorse, non c’è un tesoretto da scovare. Solo buchi da coprire, al più presto. E, soprattutto, degli Svincoli da ultimare per non essere beffati dalla cattiva politica una volta di più.