Emergenza abitativa: è ancora “paralisi” nonostante il nuovo regolamento

900 domande di altrettante famiglie in emergenza abitativa che giacciono da anni nei cassetti del Dipartimento Risanamento senza nessuna certezza per il loro futuro!

E’ questa l’amara constatazione del consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni che aveva presentato il 2 maggio scorso una interrogazione scritta al Sindaco Buzzanca e all’assessore alle politiche abitative Roberto Sparso per invocare la necessaria chiarezza sull’iter amministrativo di queste istanze dopo l’approvazione, il 19 aprile scorso, da parte del Consiglio Comunale del nuovo Regolamento per l’assegnazione alloggi che era stato deliberato il 10 settembre 2011 dalla giunta.

Finora, però, la “chiarezza” invocata da Gioveni non c’è stata affatto; solo CAOS e INCERTEZZE, infatti, la fanno da padrone fra gli aventi diritto, con una deleteria aggravante che già da tempo aleggia nell’aria: la volontà, da parte degli uffici di via Trento, di voler addirittura “azzerare” tutte le circa 900 istanze di emergenza abitativa presentate, dal gennaio 2009 a oggi!

Se ciò dovesse verificarsi, si assisterebbe senza mezzi termini, per la seconda volta in 3 anni, ad un inaccettabile “modus operandi” che saprebbe di autentico SBERLEFFO nei confronti di una categoria di cittadini certamente svantaggiata!

Occorre ricordare, infatti, che molte di queste famiglie, all’atto della pubblicazione del bando per l’emergenza abitativa esitato dall’ex assessore al ramo Pippo Rao con delibera di giunta del 16 ottobre 2008 e successivamente varato con atto dirigenziale del 5 gennaio 2009, si erano già viste definitivamente archiviare le loro istanze presentate negli anni per l’assegnazione di un alloggio, proprio a causa del subentrare di nuove regole e requisiti voluti da codesta Amministrazione (sfratto esecutivo e ordinanza di sgombero).
E già allora, quindi, l’annullamento delle vecchie istanze suonò come un mero atto di ingiustizia che, seppur non immediatamente digerito dagli interessati, venne alla fine accettato! ….MA ADESSO NON SI PUO’ PIU’!!!

Occorre evidenziare, inoltre, che l’offerta rappresentata dal patrimonio immobiliare disponibile (gli alloggi liberi in città si contano sulle dita di una mano!!!) non sembra affatto soddisfare la domanda rappresentata dalla moltitudine di famiglie che vivono in comprovato stato di disagio abitativo, per cui risulterà senz’altro difficile a Palazzo Zanca soddisfare nel concreto le aspettative degli aventi diritto.

E le nuove istanze? Dove le mettiamo?? Perché alimentare facili speranze a chi vive autentici drammi che probabilmente rimarranno tali ed irrisolti per decenni?

Insomma, come detto, parola d’ordine “CHIAREZZA”!