Caro Segretario,
la segreteria provinciale e cittadina di Messina sentono il bisogno di coinvolgere la segreteria nazionale, e in particolare la tua persona, su una questione che da anni colpisce al cuore i diritti dei messinesi e dei siciliani. Ci riferiamo alle progressive dismissioni operate da Ferrovie dello Stato sia nel comparto della navigazione sullo Stretto di Messina sia nel comparto treni trasporto passeggeri e merci. Tali continue dismissioni, frutto di una precisa scelta di politica aziendale avallata dal Governo Berlusconi che ha concentrato le proprie attenzioni sul nord del Paese, hanno comportato una grave lesione del diritto dei nostri concittadini alla mobilità ed alla continuità territoriale. Abbiamo assistito, non certo inermi, alle rassicurazioni dell’ex Ministro Matteoli che garantiva sulla tenuta di un sistema di trasporto ferroviario che non avrebbe più penalizzato, a suo dire, la nostra provincia e la Sicilia. Oggi, invece, siamo all’epilogo di un lungo e travagliato piano di abbandono del nostro territorio da parte di Trenitalia.
Messina e il suo hinterland hanno vissuto le proprie aspettative di sviluppo all’ombra del Ponte sullo Stretto: un’opera che è stata il vero freno alle prospettive di un’economia fondata su risorse naturali e su processi economici ecocompatibili. Il contesto socio-economico è sempre meno competitivo perché le scelte di Ferrovie dello stato oltre alla lesione del diritto alla mobilità ed alla continuità territoriale dei cittadini stanno determinando una forte penalizzazione per gli operatori economici, che devono subire costi più elevati per il trasporto merci, dovuti alla soppressione dei treni cargo.
All’interno di questa cornice riguardante le scelte aziendali di Ferrovie dello Stato accompagnate da scelte politiche del Governo Nazionale, c’è la non secondaria vertenza occupazionale divenuta ormai la vertenza simbolo di una città che è stanca di subire disparità di trattamento. Gli ottanta lavoratori ex Servirail (cuccettisti) licenziati dal mese di dicembre in conseguenza della soppressione dei treni a lunga percorrenza che collegavano la Sicilia con il resto del Paese. Dopo varie iniziative di lotta occupano da venti giorni il campanile della Cattedrale di Messina. Il partito locale, insieme con i propri rappresentati istituzionali, è al loro fianco ed al fianco di tutti i lavoratori del comparto ferrovie che hanno perso il posto di lavoro in seguito a precise scelte di isolamento della Sicilia e di Messina in particolare.
Per i lavoratori è inaccettabile, e per noi incomprensibile, che in tutte le altre regioni d’Italia, Ferrovie dello Stato abbia trovato soluzioni per reimpiegare i cuccettisti mentre per gli ottanta messinesi non ci sia stata la stessa disponibilità. Si sono moltiplicate le iniziative e da ultimo un incontro promosso dal deputato del PD di Messina Francantonio Genovese che ha sollecitato il governo con il Sottosegretario Improta ad affrontare il problema occupazionale e più complessivamente la “questione siciliana del trasporto ferroviario”.
Ferrovie dello Stato continua ad offrire sul tavolo della trattativa proposte irricevibili per i lavoratori, ossia il reimpiego di 20 unità come cuccettisti e di 60 negli appalti delle pulizie, settore che non da garanzia per i sindacati che sostengono l’esistenza esuberi anche in quel settore. La proposta lanciata dai Sindacati è stata quella di un contratto di solidarietà riguardante tutti i cuccettisti che operano in Italia, attraverso la rinuncia ad un’ora giornaliera per tutti al fine di assicurare il lavoro per tutti i soggetti impiegati nel settore. Per tutta risposta, di fronte al senso di responsabilità delle forze sindacali, il gruppo dirigente di Ferrovie dello Stato risponde con continue provocazioni che non fanno altro che aumentare la tensione sociale e la disperazione di lavoratori e messinesi.
Segretario, il Partito Democratico ha deciso responsabilmente di sostenere questo governo di transizione al fine di affrontare la grave emergenza economia che affligge l’Italia e l’Europa. Siamo il partito della responsabilità e siamo anche il partito della coesione territoriale che deve dare un segno tangibile di inversione di rotta rispetto alle politiche leghiste del Governo Berlusconi.
La “questione siciliana” c’è e va affrontata a partire dai trasporti.
Siamo certi che la tua sensibilità verso le ragioni del mezzogiorno e dei diritti di lavoratori e cittadini darà un impulso forte al fine di ottenere un cambio di passo nelle scelte strategiche nazionali. Ti chiediamo di sostenere con forza le ragioni di Messina e del Mezzogiorno e di promuovere azioni incisive sulle questioni sollevate con la presente lettera investendo i Gruppo Parlamentare del PD ed il Governo ad adoperarsi per affrontare con equità i problemi di coesione del territorio italiano.
Noi siamo sul fronte e incassiamo il malessere e la disperazione di chi si sente abbandonato dalle Istituzioni. Vogliamo e dobbiamo dare speranza, ma per farlo con credibilità abbiamo bisogno di un partito che ci sostenga e si occupi dei problemi concreti. C’è una grande potenziale forza di cambiamento che cova sotto di noi e questa forza di cambiamento va guidata per riprendere la speranza e dare una visione di futuro.
Ci aspettiamo da te azioni concrete con fiducia e stima ti auguriamo buon lavoro.
Il Segretario Provinciale
Nino Bartolotta
Il Segretario Cittadino
Peppe Grioli