C’è qualcosa di intelligente nei comunicati stampa del Comune di Messina? Inizia tutto per gioco ma poi – fateci caso – si trasforma in uno spottone elettorale pagato con i soldi dei messinesi. Vendere l’immagine della città è una cosa, camuffare fallimenti per opere grandiose, un’altra. Crediamo, che non spetti all’Ufficio Stampa di Palazzo Zanca sostituirsi al portavoce di questo o quel partito, a meno che… a meno che tutto sia in mano al Partito UNICO di Messina con il risultato di favorire obiettivi comuni, in questo caso il mantenimento del controllo di Palazzo Zanca. In questo caso, però, abbiamo necessità di sapere quanto ci costano gli spot camuffati da informazioni. L’ultimo particolarmente curioso ha come tema il Water front: “SUL WATER FRONT DI VIA DON BLASCO RICOMPAIONO I BAGNANTI DOPO PIÙ DI SESSANTA ANNI”. Il lancio è stile notizia bomba: “In queste giornate di gran caldo e di avvio della stagione balneare, una novità si è registrata sulla spiaggia limitrofa a via don Blasco, con la ricomparsa di alcuni bagnanti. E’ un’immagine che si registra a quattro anni dal varo del programma di interventi che l’Amministrazione comunale ha messo in atto per la liberalizzazione del water front, e che riporta ad oltre sessanta anni fa quando erano molti i messinesi che frequentavano il lido sud e la spiaggia di Maregrosso, zone a cui i più anziani continuano a legare i ricordi, anche se sbiaditi, del periodo estivo trascorso su quella spiaggia aperta sullo Stretto. Il sindaco, on. Giuseppe Buzzanca, e l’assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, hanno più volte evidenziato che il recupero del waterfront si inserisce nel programma dell’Amministrazione per riqualificare l’affaccio a mare per gli ovvi “talenti naturali e di posizione/esposizione, di esclusività e unicità; di potenziale attrattivo inespresso, di luogo naturale e storico di confluenza. Punto di forza di questa azione è il cittadino; attore locale di un sistema di governance democratico, che rappresenta il soggetto determinante del successo del progetto”. Che altro doversi aspettare da chi propina una simile realtà?Immaginiamo la felicità tra i cittadini dello Stretto alle prese con IMU, RIFIUTI, AGENZIE DELL’ENTRATE! Questa estate niente ferie alle Isole Eolie ma a MAREGROSSO, l’impatto è uguale, lo certifica il Comune. Se non è uno scherzo, poco ci manca. È mai possibile che esistano ancora idee simili? E’ possibile che la politica di questa città saccheggiata non sappia fare altro che vendere fumo? I cittadini sono stufi: a un certo punto della vita bisogna pur mettersi alle spalle chi non è stato capace di mantenere impegni e programmi? Voi che ne dite? È proprio necessario che un sindaco, l’assessore, l’ufficio stampa, sublimi le frustrazioni del potere, del SISTEMA dando sfogo a un malcelato cinismo? Non è triste che per un pugno di euro in più qualcuno si presti a queste baracconate? È possibile, è tutto possibile, ne abbiamo le prove. Strade piene di buche, sporche, mal funzionanti; spiagge in mano ai rifiuti, agli insetti e agli scoli fognari; verde pubblico stile foresta tropicale e zanzare a iosa. Che cosa si aspetta ancora per risolvere le emergenze quotidiane? Forse la visita del Papa? Quale carismatico professionista si presterà domani a trasformare la realtà in un favola di successo? Ecco, potremmo fare questo annuncio: Messina è meglio di Miami, venite gente, venite a trascorrere bellissime vacanze. Va bene così?