Il Prof. Romano Prodi qualche giorno fa durante un’intervista si è lasciato scappare “Non saranno primarie se non scorrerà sangue…”. E nel partito democratico, il primo a portare questa competizione nel nostro paese, di sangue sono pronti a versarne molto. La decisione di Bersani di aprire il Pd alla sfida per la selezione del premier ha messo subito in moto le macchine organizzative per le campagne elettorali dei vari candidati. Ma la vera sfida, quella dove la frase di Prodi troverà sicuramente una conferma riguarda Bersani e Renzi. Il sindaco di Firenze, il “rottamatore” che vuole mandare a casa il vecchio gruppo dirigente, non aspettava altro: una chance per lanciare un’opa a quello che oggi tutti i sondaggi danno come il primo partito italiano. E il termometro politico di queste primarie registra già da adesso temperature altissime; Fassina qualche giorno fa ha dato dell’ex portaborse a Renzi che ha replicato con un "A chi insulta rispondiamo con un sorriso". In attesa di sapere quali saranno le regole per le primarie, la questione sarà affrontata nell’assemblea del Pd del 13 e 14 luglio, Tweetpolitico.it ha lanciato la sfida su twitter. Nell’ambito del nostro osservatorio sulle primarie via twitter abbiamo messo di fronte il campione in carica, Bersani, lo sfidante, Renzi, e l’outsider, Stefano Fassina. Il vincitore? La spunta il “rottamatore” Renzi su Bersani per 2 a 1 (livello di leadership e follower contro elettori raggiungibili).
Anche in questo caso la classifica finale tra i vari leader politici è stilata tenendo conto degli indici originali elaborati dai tecnici del tweetpolitico.it. Vediamo allora in cosa consistono questi indicatori. L’indice di leadership è calcolato in base al numero di followers, al numero di citazioni e retweet da parte dei propri followers, al numero di citazione e retweet di altre persone che non sono followers diretti. Elettori raggiungibili ci da la misura del numero di elettori raggiungibili dal leader politico, viene calcolato sulla base del numero dei followers diretti e degli utenti raggiungibili grazie al retweet dei propri followers. Il rapporto Elettori raggiungibili/Followers ci da una misura di quanto l’elettorato potenziale venga raggiunto direttamente o attraverso il retweet: un rapporto prossimo a 1 indica che il leader politico raggiunge direttamente con i tweet la totalità del proprio elettorato potenziale; un rapporto alto indica che lo raggiunge con i retweet dei propri follower.
Pierluigi Bersani
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani è attivo su twitter dal 30 giugno del 2009 realizzando le seguenti statistiche: 3.826 tweet, 49.704 following e 121.277 follower. Bersani tweetta quotidianamente: gli ultimi 200 tweets sono stati inviati con una frequenza media di 0,1 tweets per ora, o 3.5 tweets al giorno. La maggior parte dei tweets recenti (28,5%) di Pier Luigi Bersani sono state inviati nel tardo pomeriggio. Se analizziamo la cronologia delle ultimi 200 tweets scopriamo che Bersani lavoro poco sul feedback con gli altri utenti. In 46 tweets (23,0%) Bersani ha menzionato un altro utente. Un solo tweet (0,5%) è una risposta a un altro profilo. In totale sono stati menzionati 32 differenti profili. Il segretario del Pd se la cava meglio sul versante dei retweet. Degli ultimi 200 tweet il 92.5% (185) sono stati retweettati 3.644 volte da altri profili. Bersani, tra i leader analizzati, è quello con la più alta percentuale di retweet.
Indice di leadership: 46,1/100
Elettori raggiungibili: 302.728
Elettori raggiungibili/Followers: 2,45
Matteo Renzi
Il sindaco di Firenze è il primo dei leader analizzati ad iscriversi su twitter: l’8 gennaio del 2009. I suoi numeri dicono: 2.147 tweet, 422 following e 124.075 follower. Il tempismo di Renzi nel crearsi un account non lo fa essere però il leader più cinguettante. Gli ultimi 200 tweets del sindaco “rottamatore” sono stati inviati con una frequenza media di 0,1 tweets per ora, o 2,5 tweet al giorno. La maggior parte dei tweets recenti (20,0%) da parte di Matteo Renzi sono stati inviati nella tarda mattinata. Matteo Renzi, dunque, tweetta sicuramente più di Fassina ma meno di Bersani. A livello di interazione con gli altri profili twitter il giovane esponente del pd dimostra di cavarsela meglio degli altri 2 colleghi analizzati. Prendendo in considerazione gli ultimi 200 tweets è menzionato menzionato un altro utente in 71 tweets (35,5%); Le risposte date sono 46 (23,0%), i diversi utenti citati in questi tweets sono
sono stati 86. Sui retweet Renzi perde la sfida con Bersani. Degli ultimi 200 tweets sono stati retwettati da altri profile 170 tweets (85%), per un totale di 7,439 volte.
Indice di leadership: 51/100
Elettori raggiungibili: 156.426
Elettori raggiungibili/Followers: 1,26
Stefano Fassina
Il responsabile economico del Pd si è iscritto su Twitter il 19 maggio del 2011. I suoi numeri sono piuttosto bassini: 51 tweet, 69 following e 5.231 follower. Il giovane turco del pd tweetta pochissimo: i suoi ultimi 51 tweet dsono stati inviati con una frequenza media di 0.0 tweets per ora, o 0.1 tweets al giorno. La maggior parte dei tweets recenti (37,3%) di Stefano Fassina sono stati trasmessi in prima serata. Anche il livello di interazione con i suoi follower o comunque gli altri utenti di twiter è molto basso. In 8 tweets (15,7%) un altro utente è stata menzionato ed una sola riposta è stata fornita da Fassina ad un altro profilo. Sono 6 i diversi utenti citati in questi 51 tweets. Sui retweet la situazione di Fassina migliora nelle statistiche ma non nei numeri: dei suoi 51 tweets 42 (80%) sono stati retwettati per un totale di 290 volte.
Indice di leadership: 9,2/100
Elettori raggiungibili: 71.715
Elettori raggiungibili/Followers: 13,62
Classifica per indice di leadership:
1. Matteo Renzi
2. Pierluigi Bersani
3. Stefano Fassina
Classifica per elettori raggiungibili:
1. Pierluigi Bersani
2. Matteo Renzi
3. Stefano Fassina
Classifica per follower:
1. Matteo Renzi
2. Pierluigi Bersani
3. Stefano Fassina