Non sappiamo chi abbia pensato di ristrutturare il Pdl a Messina e cosa abbiano chiesto gli architetti per metterci mani. Ma da quello che si inizia a scorgere non ci sembra uno dei progetti megliori: a meno che la mission che si sono dati non sia di ristrutturazione, bensì di distruzione. In questo caso tutto procede a meraviglia. Il Pdl riuscirà a rivincere? Non è facile dare una risposta in proposito: Buzzanca, Garofalo, Germanà, Beninati, Corona… sembrano possedere lo zelo dei funzionari che inquisiscono sull’onorabilità e il decoro professionali della truppa. Complice magari un Giovanni Cocivera troppo impegnato a fare il medico piuttosto che il capogruppo a Palazzo Zanca, censurano Pippo Capurro ma non altri indagati per cose ben più gravi, frenano Roberto Sparso, tengono ai morsi Salvatore Ticonosco, in un angolo Roberto Nicolosi, ma al tempo stesso, sorvolano sulle scivolate di Pippo Isgrò e le zingherate di Giovanna Grifò. Forse la serietà politico – amministrativa di questi segugi persi nello scirocco e nel mare di luglio potrebbe anche spiegare il motivo perché non c’è da scommettere sul loro successo. Non si vedono infatti alle porte dei talentuosi campioni da mercato estivo capaci di far sognare gli elettori. Questo Pdl messinese è – a nostro modesto avviso – una di quelle commedie dei malintesi che hanno fatto grande il teatrino della politica. L’idea ispettiva di mettere fuori gioco oggi Capurro dopo averne apprezzato le doti per tantissimi anni, anche quando tradì la causa nel 2005 per saltare il fosso, è infatti unica nel suo genere perché riporterebbe Capurro a emigrare di nuovo dall’altra parte della barricata. Ci sarebbe cioè la solidarietà del Pdl dietro la sua nuova vita da uomo di sinistra – centro. E con lui chissà quanti altri sarebbero autorizzati a “tradire”. Questi politicanti infatti sanno di contare e sanno di poterci insegnare qualcosa anche a noi. Perché tradire una causa non è da tutti: solo chi non ha scxrupoli né amore tradisce la propria donna o il proprio uomo. Il tradimento si maschera con il sentimento, però, sempre tradimento è… o no? Tuttavia solo per il Pdl di Messina la situazione attuale non è grave né compromessa: la gatta berlusconiana cova un conflitto di interessi grande quanto una lottizzazione. Altro che caso Messina, è un caso Nazionale. Purtroppo per i cervelli del Pdl i cittadini non sono dei fessi: d’accordo pensatelo pure ma non costruite castelli sulla sabbia. Non lo sono per esempio i ragazzi che affollano le feste nei Lidi, né quelli che mandate a sudare dietro un vicolo di strada per una miseria da vergogna, né quelli fatti assumere nei Centri commerciali costretti a prendere uno al posto di tre. E non sono cretini i tanti, tantissimi giovani e candidi per forza o per fedeltà dei genitori alla causa del SISTEMA, persone di buoni sentimenti che ingenuamente riversano nella schiavitù tutta la codardia del mondo. E dunque che progetto ha in mente il PDL di Messina? Vuol davvero trionfare con Giacomo Caci, Nicola Crisafi e Pippo Isgrò? O la carta vincente di Enzo Garofalo si chiama Antonio Fazio? Se dunque questi sono gli assi che hanno nel mazzo sarà duro per il comitato salvaguardia verginità Pdl dimostrare che la ristrutturazione del partito è la strategia vincente, perché il diritto di una comunità di essere (bene) amministrata vale più della loro causa di comandare. La voglia di cambiamento arriva e non guarda in faccia nessuno: festa o non festa, raccomandazione o non raccomandazione. E quindi vogliamo citare solo un dettaglio: il crollo dei consensi nel resto del Paese. E non basta un passaggio sottopancia televisivo a pagamento che promette ricchi premi e sveltine per mutare la fine.