Gentile signor Gugliotta,
è evidente che lei non mi conosce ne sa chi sono, altrimenti non parlerebbe in certi termini di me. Felice di sapere che è libero da padroni, le comunico che abbiamo almeno una cosa in comune. Trovo il suo articolo di cattivo gusto, per toni e nomignoli, e la invito a informarsi prima di fare il mio nome… Non conosco l’onorevole Germanà, né ho rapporti politici di qualsiasi tipo con Giacomo Caci e Nicola Crisafi, ho fatto un percorso con "Albertino De Luca" dal momento che entrambi ci siamo trovati a condividere le posizioni di Gianfranco Fini. Se domani Alberto, Giacomo, Nicola, o qualsiasi altro, decidessero di sposare il progetto politico dell’onorevole Nino Germanà non potrò che essere felice, perché a prescindere dalla mia idea politica, sono sempre contenta di vedere giovani che si attivano per la città. La sua generazione ha evidentemente fallito, le chiedo, prima di attaccarmi, di darmi la possibilità di dimostrare quanto valgo. Come saprà, il mio incarico è elettivo (non per questo mi sono cullata, se fa un giro all’interno dei locali dell’ateneo, che mi dicono conosca bene, sentirà che ho portato avanti una serie di iniziative a favore degli studenti, spesso e volentieri inimicandomi docenti, presidi e lo stesso rettore) e, a dimostrazione del fatto che non me ne importa proprio nulla delle poltrone, ci sta il fatto che io non sia ricandidata, avendo preferito mettere al mio posto un ragazzo più giovane, nella speranza di fargli fare esperienza. La mia precisazione sugli articoli del suo giornale voleva solo essere una battuta, non giudico il suo operato non conoscendo la sua storia. Mi auguro di meritare da parte sua lo stesso rispetto che le ho dimostrato nel corrente messaggio. Mi perdonerà se la sintassi non è delle migliori, ma mi trovo a doverle scrivere dal cellulare sul posto di lavoro. Se mai vorrà incontrarmi e discutere con me di quello che sarà il mio destino, assolutamente libero e indipendente, le consiglio di non recarsi al Vintage (né in nessun’altra discoteca) perché ha attaccato una 23enne atipica che, dopo 8ore di lavoro quotidiane, la sera preferisce andare a dormire presto. La ringrazio comunque per la sua pubblicità gratuita, e mi scuso se all’inizio non avevo capito che l’articolo era stato scritto dal direttore del giornale in persona, sa, a volte, mi sottovaluto, credendo di non essere conosciuta "ai piani alti".
Cordialmente
Federica Mulè