Caro direttore,
le elezioni sono per antonomasia lo strumento democratico per esprimere i propri rappresentanti in seno ai vari organi, ma non all’Università di Messina.
Le elezioni appena concluse presso l’ateneo peloritano hanno sancito la non-democracità di quest’ultime, infatti ciò che le varie associazioni studentesche avevano denunciato si è avverato, ovvero la forzatura del Rettore nel voler votare entro la metà di Luglio ha fatto si che si recassero alle urne circa il 6% degli aventi diritto, ciò fa pensare che questa sia una mossa voluta visto che controllare una massa di 7000 persone è più facile rispetto ad una di 20000, soprattutto se gli eletti in questa tornata faranno parte dell’elettorato che voterà il nuovo rettore.
Una ulteriore dimostrazione di questa intenzione da parte del Magnifico Rettore è che nel nuovo statuto appena entrato in vigore non è previsto il quorum, a dispetto della maggioranza degli altri atenei italiani dove se non si presentano alle urne almeno il 10% degli aventi diritto le elezioni vengono invalidate e ripetute.
C’è un dato particolare che merita di essere analizzato attenente, in tutti i dipartimenti, visto il periodo, c’è stato un abbassamento del numero di votanti, tutti tranne una singola facoltà, quella di Economia.
Le precedenti elezioni tenutesi 1-2-3 Marzo del 2011 hanno visto partecipare al voto 1097 studenti della facoltà di Economia, nelle elezioni appena svolte il nuovo dipartimento di Economia pur avendo un elettorato attivo minore rispetto a quello della facoltà di Economia, e nonostante il periodo delle elezioni, che come già detto ha fatto registrare un calo generale, è riuscito a INCREMENTARE il numero dei votanti fino a sfiorare quota 1200, il 25% dei votanti complessivi!!!.
Delle due l’una, o gli studenti economisti tengono in particolar modo ad eleggere i propri rappresentanti, oppure ci sono determinati soggetti che al fine di consolidare la propria posizione lavorativa, viste le carenze professionali, non solo “invitano” gli studenti a votare, ma li “indirizzano” in maniera ben precisa verso candidati che fanno a loro riferimento, andando ad influenzare la volontà dell’elettore.
E se non sei nell’elenco degli aventi diritto???
Non c’è nessun problema, l’ateneo ha predisposto l’autocertificazione che interviene a sostegno di questi soggetti. Presenti l’autocertificazione al seggio e puoi votare!!!
Ultima anomalia, le schede scrutinate custodite nei borsoni dell’ufficio elettorale nel seggio 1 di Giurisprudenza la notte del Giovedì, vengono spostate senza avvertire i vari rappresentanti di lista durante la notte per poi riapparire la mattina del Venerdi nell’aula Cannizzaro riscontrando qualche borsone aperto.
Queste mie riflessioni Le faccia sue nel momento in cui decida di scrivere un articolo su questo argomento.
Lettera firmata