SIAMO SDEGNATI DAL SILENZIO DI ROBERTO CORONA

La Sicilia è sull’orlo del fallimento. Eppure a Palermo il governatore Raffaele Lombardo sembra non interessare. Le sue lacrime come quelle di molti suoi assessori sono finte. Il Premier Mario Monti ha letto la disperazione nei volti di molti siciliani e per questo ha scritto al Governatore: “ti dimetti, sì o no?”… Apprezziamo lo scrupolo morale di Monti e siamo certi che questa sua iniziativa servirà a fare chiarezza sui giochi di Lombardo. A noi però interessa di più sapere se i siciliani hanno ancora la voglia di credere in un progetto politico. E per questo dobbiamo capire se le persone sono disilluse o coltivano speranze? Messina come Palermo. Ebbene, nonostante la rinuncia alla poltrona all’Ars il sindaco Peppino Buzzanca continua a tramare per nuovi incarichi. Prospettive che minano il suo lavoro da primo cittadino. In Consiglio comunale vige il caos così come nelle stanze dei suoi assessori… sugli esperti sapete come la pensiamo da tempo: sono troppi, sono impalpabili. Ci costano, anche se sulla carta dichiarano di essere gratuiti, ma non sono utili. Questa è mancanza di rispetto manifesta: il sindaco calpesta la dignità dei cittadini in cambio di nuove poltrone. Non è un segreto che uno dei suoi favoriti per le Regionali sarà l’ex sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Candeloro Nania e che l’altro posto se lo giocheranno Nino Beninati e Santino Formica perché Buzzanca pretende una poltrona romana. E pur di vincere, pur di fare i loro interessi sono pronti a ricandidare persone impresentabili e politici sotto inchiesta: il caso Roberto Corona è lampante. Uno che deve spiegare ai magistrati tante di quelle anomalie e pagare 300 mila euro di debiti causati dalla gestione della squadra di basket dell’Ascom Patti come farà a pianificare la sua campagna elettorale? Chi pagherà i suoi conti? I suoi manifesti? Chi i suoi spostamenti durante i comizi? Amici? Sostenitori? Parenti? Perché Corona prima di rimettersi in gioco per le Regionali non paga i conti con il passato? O crede che far finta di nulla condona i debiti maturati? O magari è immune al giudizio dei media sol perché va in chiesa e si batte il petto la domenica? Il pentimento per essere credibile deve essere sincero. I cittadini proprio per questo sono attesi a una prova di coraggio: mandare a quel paese chi promette favori in cambio di voti, chi mente sapendo di mentire. E per farlo i cittadini devono tenere alta la testa. Stringere la cinghia per combattere i prepotenti e gli affaristi. Ma i messinesi, i siciliani sono disponibili al cambiamento? Sono disponibili all’impegno civico? Sono disponibili alla rinunzia alla delega in bianco? Sono disponibili a disertare le "segreterie" con il cappello in mano? Sono disponibili a non arrendersi ai "vaffanculo"? Certo è una battaglia titanica, è una di quelle imprese che si battezzano come missione impossibile. Ma si può sempre tentare, no?